Nel 2020 il mercato immobiliare ha visto scendere i prezzi delle case in maniera molto limitata, e, secondo i dati delle Entrate del 2020, le transazioni sono diminuite del 14%. Ma come cambia il mercato della casa nel 2021? Scopriamo insieme la panoramica pubblicata da L’Economia del Corriere della Sera.
Quali saranno le principali richieste nel mercato immobiliare nel 2021?
La casa post lockdown: spazio e balconi
La Pandemia ha messo la casa al centro più che mai, infatti con il lockdown è aumentata la richiesta di abitazioni più ampie e con grandi spazi esterni, come balconi, terrazzi e giardini (anche in città).
Scenari del mercato immobiliare nel 2021: le seconde case
Secondo le previsioni di Nomisma le transazioni saranno ancora in discesa, con scenari immobiliari volti a una crescita a due cifre dei rogiti.
Luca Dondi, Nomisma e responsabile dell’Osservatorio immobiliare, spiega: «Per il prossimo triennio abbiamo identificato uno scenario di base e uno più negativo. Anche secondo le proiezioni meno pessimiste nel 2021 verranno meno al mercato residenziale oltre 5 miliardi di euro di finanziamenti bancari rendendo problematico l’acquisto per molte famiglie».
Per contro Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari, ritiene che si stia creando «una bolla di domanda di residenze post-pandemia (case più grandi, con terrazza, anche nei piccoli centri) che si riverserà sul mercato appena la campagna di vaccinazione sarà a buon punto».
Smart working e piccole città
Smart working, idee salvaspazio: dall’asse da stiro al divano
Lo smart working avrà un ruolo fondamentale sul mercato della casa anche per Roberto Busso, ad Gabetti, «e potrebbero contribuire a rivitalizzare il mercato dei centri più piccoli.
La ripresa delle transazioni fino a oltre quota 500 mila è possibile ma a patto che non vi siano nuovi lockdown anche in versione light. Il terzo trimestre 2020 infatti è andato molto bene ma il quarto ha registrato un lieve rallentamento proprio a seguito delle chiusure parziali delle attività».
Mario Condò de Satriano, responsabile Ufficio studi Fiaip, segnala: «Chi vuol comprare casa oggi deve fare i conti con una stretta del credito ma chi è liquido cerca abitazioni più grandi o immobili da investimento. Negli ultimi anni questo tipo di domanda è stato rivitalizzato certamente dagli affitti brevi, dove hanno un senso, ma anche dalle facilitazioni fiscali per i canoni concordati e l’appeal della cedolare secca al 10% resta molto forte».
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Tra giugno e settembre chi voleva acquistare lo ha fatto velocemente, per paura di un altro lockdown. Mentre c’è stato anche chi si è autoescluso dal mercato delle compravendite per il peggioramento della situazione economica. Nel dettaglio i tempi di vendita si sono portati attualmente nelle grandi città a 112 giorni, nei capoluoghi di provincia a 149 gg ed infine a 154 gg nei comuni dell’hinterland delle grandi città. Tra le metropoli le tempistiche più lunghe si registrano a Bari (178 giorni) e Verona (142 ). Le città “più veloci” sono Milano (56 giorni) e Bologna (57 ). Rispetto ad un anno fa si registra un miglioramento per tutte le realtà. Anche sui prezzi si sono fatti sentire gli effetti della pandemia, anche se solo nel 2021 si avrà il polso della situazione.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it