Le contaminazioni da batteri, virus, sostanze chimiche, contaminanti accidentali o introdotti di proposito, o allergeni possono avvenire in qualsiasi fase della filiera produttiva e distributiva di un alimento, dalla materia prima al prodotto finale
Fin dai tempi della preistoria mangiare è un’attività sostanzialmente a rischio. A tutela del consumatore oggi non mancano i riferimenti normativi, italiani ed europei.
Regole e controlli, che a seconda dei casi, possono essere obbligatori (sistema HACCP) o volontari (Standard ISO 22000) in tutte le fasi della filiera produttiva.
Al sistema di controllo HACCP il nostro ordinamento si è adeguato con il D.Lgs. n. 155/1997 in attuazione della direttiva 93/43/Cee sostituita, poi, dal Reg. 852/2004 e dal cosiddetto Pacchetto Igiene attuato con il D.Lgs. 193/2007.
Non solo per chi produce alimenti, ma anche per chiunque lavori in una cucina ci sono regole fondamentali che dovrebbero essere seguite e ricordate, valide sia per lo chef stellato che per qualsiasi casalinga.
Perché osservarli? Bè, perché in questione è posta non solo la sicurezza alimentare del singolo, ma anche e soprattutto la sua salute.
Il rischio zero non esiste, ma è importante provarci.
Ecco, quindi, alcuni semplici consigli da seguire:
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Cuocere accuratamente i cibi
Gli alimenti andrebbero preferibilmente consumati cotti, cucinati ad alte temperature specialmente carne, pesce. Portare a ebollizione, almeno 70° C, minestroni, zuppe o ragù.
Conservare correttamente al fresco i prodotti deperibili
È importante mantenere la catena del freddo, riponendo gli alimenti portati a casa alla temperatura giusta e in modo corretto nel frigo. Accertarsi che la confezione sia integra. Attenzione al trasporto dell’alimento, soprattutto quando fa caldo, va tenuto a temperatura ambiente il meno possibile.
Non ricongelare gli alimenti
Ricongelare alimenti scongelati è un errore che può essere fatale. Si corrono infatti due rischi: aumenta la carica microbica e si perdono sostanze nutritive. Scongelare e ricongelare cibi è pericoloso per il proliferare dei batteri.
Attenzione a cibi cotti o preparati in casa
Non bisognerebbe mettere a contatto sul piano d’appoggio in cucina alimenti o cibi cotti con quelli crudi. Gli avanzi vanno riutilizzati in tempi brevi entro e non oltre 3-4 giorni.
Dopo la cottura non lasciare il cibo a temperatura ambiente, e comunque mai oltre le due ore.
Imparare a leggere le etichette
Ma fidarsi anche di vista e olfatto. In caso di dubbi sempre meglio non acquistare o eliminare l’alimento dal frigo.
Mantenere in condizioni igienicamente sicure la cucina
Lavare sempre le superfici di lavoro che entrano in contatto con il cibo con acqua e prodotti idonei. Lavare le spugne frequentemente perché sono un ambiente ideale per i batteri.
Prestare attenzione all’igiene personale
Bisognerebbe lavarsi sempre le mani con acqua calda e sapone prima di toccare un alimento e dopo aver toccato cibi crudi, specialmente carni o pesce. Non toccarsi bocca o naso mentre si cucina e non fumare.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
L’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta pubblica regolamente utili guide sulla sicurezza alimentare, come Ok il pesce è giusto, guida pratica all’acquisto consapevole del pesce
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