L’acqua del rubinetto di Milano: super controllata grazie alle tecnologie digitali

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L’acqua di Milano è una delle più controllate al mondo. Tecnici, operatori, ingegneri, chimici, operai: un mix di competenze, ricerca scientifica e nuove tecnologie per la sicurezza dei cittadini.

L’acqua di Milano

L’acqua di Milano viene prelevata al 100% dalla falda, a una profondità che varia dai 60 ai 100 metri attraverso più di 588 pozzi attivi che alimentano le 33 centrali dell’acquedotto.
Una volta trattata, l’acqua viene distribuita alla città, tramite oltre 2.235 km di tubature (pari alla distanza tra Milano e Il Cairo).

Per gestire al meglio una risorsa pubblica così preziosa come l’acqua, MM, società del Comune di Milano e gestore del servizio idrico integrato, ha investito molto nella ricerca. E oggi può vantare laboratori di analisi tra i più avanzati d’Europa, la presenza di reti in fibra che connettono le Centrali di pompaggio, sonde multi parametriche, sistemi A.I. e satelliti.
Così, l’acqua del rubinetto delle case di Milano è una delle più controllate al mondo. Tecnici, operatori, ingegneri, chimici, operai: un mondo di competenze che si avvale della costante ricerca scientifica e del supporto delle nuove tecnologie digitali.

campioni d'acqua da analizzare
Campioni d’acqua da analizzare – foto per gentile concessione di MM spa

I Big Data dell’acqua di Milano

Milano ha uno strumento innovativo per osservare e valutare, nel sottosuolo cittadino, le caratteristiche e la collocazione delle reti e degli impianti del servizio idrico, gli interventi manutentivi e il loro impatto in termini di cantieri.
Tutte le reti e gli impianti del Servizio Idrico Integrato della Città di Milano, il reticolo idrico superficiale e le linee metropolitane progettate da MM hanno un sistema informativo e innovativo Web GIS senza precedenti in Italia per la rappresentazione e il monitoraggio del sottosuolo.

Grazie alla tecnologia Web Gis è possibile infatti: 

  1. avviare una rapida mappatura dell’intero patrimonio delle reti e degli impianti; 
  2. integrare e completare la gestione dei dati anagrafici degli asset dotando di uno strumento di consultazione web i propri operatori e gli Enti terzi presenti sul territorio; 
  3. fornire una piattaforma integrata per le attività di rilievo e consultazione sul campo tramite tecnologia “mobile”.

Potremmo parlare quindi di big data sull’acqua, a disposizione di tutti per fornire e migliorare servizi informativi di vario genere a tutti gli stakeholders.

filtri a carboni attivi
Filtri a carboni attivi – Foto per gentile concessione di MM spa

Il laboratorio all’avanguardia

MM nel corso di questi anni ha investito molto nelle attrezzature, nella certificazione delle competenze e nella ricerca pura, persino nei sistemi di monitoraggio online in grado di verificare in modo tempestivo possibili variazioni impreviste del chimismo dell’acqua. 

laboratorio analisi
Laboratorio di analisi dell’acqua, di MM spa – foto di Polifemo per gentile concessione di MM spa

In aggiunta alle analisi di microbiologia classica richieste dalla normativa vigente (batteri coliformi, E. coli, enterococchi, cariche batteriche a 22 e 36 °C e Pseudomonas aeruginosa) in laboratorio vengono svolte anche analisi di microbiologia rapida.

Da alcuni anni le acque destinate al consumo umano vengono analizzate anche con l’ausilio di un Citometro di flusso. Più di 270 mila prelievi l’anno per migliaia di parametri osservati.

laboratorio analisi acqua
Laboratorio di analisi dell’acqua, di MM spa – foto di Polifemo, per gentile concessione di MM spa

La fibra ottica per contenere le perdite idriche

Uno dei principali problemi da affrontare per una corretta e sostenibile gestione dei sistemi acquedottistici è la questione delle perdite idriche che a Milano si attestano attorno al 14.1% contro una media nazionale del 40%.  La loro individuazione è un’attività centrale, svolta da MM con continuità, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi ed efficientare la rete idrica

Grazie all’utilizzo della fibra ottica all’interno della rete idrica, è possibile monitorare costantemente e con maggiore precisione le tubazioni, alla ricerca di perdite nella rete o di eventuali allacci abusivi. In questo modo si riduce anche il tasso di rottura delle tubazioni.

I cavi in fibra ottica inseriti all’interno delle tubazioni permettono di individuare perdite anche di minima entità non appena esse si generano. La fibra infatti rileva il suono dell’eventuale perdita con un margine di errore di 1-2 m. Un software monitora ciascuna tubazione in cui è installata la fibra e, se viene riscontrata un’anomalia, invia un segnale di allarme. Il fattore tempo nella ricerca perdite è fondamentale, in quanto prendere coscienza quanto prima dell’esistenza di una perdita permette di ridurre significativamente i volumi delle perdite idriche.

Innovazione internazionale

Il livello di alta qualità nella gestione del Servizio Idrico Integrato di Milano è garantito da un processo industriale certificato e tecnologico e dal continuo confronto tra saperi da tutto il mondo. Da molti anni infatti MM è impegnata in diversi accordi di collaborazione internazionali, gratuiti e basati sullo scambio di informazioni. Scambio finalizzato ad aggiornare costantemente gli standard di sicurezza e la qualità dell’acqua milanese. È anche grazie a questa attività di confronto internazionale che è possibile tutelare le risorse idriche della città, elevando gli standard di gestione.

Quanta acqua bisogna bere al giorno?

Innobook

L’Innobook “Build your city, build your future”, giunto quest’anno alla terza edizione, è un vero e proprio atlante dell’innovazione realizzato con l’obiettivo di far conoscere, a  cittadini e stakeholder le attività di ricerca scientifica di alta innovazione, comprese quelle per la tutela e valorizzazione dell’acqua pubblica, che MM Spa persegue da anni. La pubblicazione è gratuita e scaricabile qui.

depuratore di Nosedo
Vasche di depurazione del Depuratore di  Milano Nosedo, foto per gentile concessione di MM spa

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • L’acquedotto di Milano è dotato di sonde multi parametriche in rete e analizzatori in continuo di alcuni parametri di qualità. Tali strumenti consentono il controllo in tempo reale di alcuni parametri chimico-fisici delle acque distribuite. Sono collocati in corrispondenza delle case dell’acqua e delle vasche di accumulo (nella fase precedente alla immissione in rete di distribuzione).
  • L’acqua utilizzata finisce nella rete di fognatura, che si estende nel sottosuolo per circa 1.579 km e confluisce verso i due grandi depuratori della città: Milano San Rocco e Milano Nosedo. Le acque depurate sono poi riutilizzate nei campi a sud di Milano, circa 120 milioni di MQ all’anno.

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