Abbiamo intervistato il dott. Gary Fabris, manager di ITALWIN, storico marchio italiano legato alla produzione di biciclette elettriche. Un brand che, dal 2003, è diventato sinonimo di qualità Made in Italy.
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Il mercato della bici elettrica incontra sempre di più il gusto degli abitanti italiani con 1.595.000 di biciclette vendute solo nel 2018. Ma la storia ci insegna che non è sempre stato rose e fiori.
Infatti. Quando iniziai a lavorare nel settore, circa vent’anni fa, come responsabile commerciale, la bicicletta elettrica era un mezzo visto con diffidenza, soprattutto dai rivenditori, i nostri interlocutori diretti.
Il mezzo elettrico provocava malumore ed erano frequenti episodi in cui il venditore accommiatava bruscamente i fornitori, perché non lo considerava un mezzo appetibile per la propria clientela: una perdita di tempo insomma.
Visto come un mezzo inutile, una via di mezzo tra bicicletta e scooter, che non soddisfava le aspettative. Inoltre i puristi della bicicletta storcevano il naso di fronte a un oggetto che consideravano dissacrante.
Vent’anni fa erano frequenti episodi in cui i venditori accommiatavano bruscamente i fornitori di bici elettriche, perché le consideravano un mezzo inutile.
I commercianti di bici tradizionali erano inoltre spaventati dalla componente elettrica: avendo conoscenze esclusivamente di tipo meccanico la loro inerzia mentale rifiutava il confronto con un mezzo che non avrebbero saputo gestire, ma soprattutto vendere.
Viceversa i negozianti di moto non concepivano perché un motore dovesse avere i pedali. Non ne comprendevano le potenzialità, come la possibilità di entrare nei parchi pubblici, nelle zone proibite ai motorini, pur avendo prestazioni analoghe.
Poi, è accaduto qualcosa di inaspettato… ce lo racconta?
Le condizioni sono cambiate nel giro di pochi anni, e non perché i rivenditori abbiano compreso da subito le potenzialità del mezzo, ma perché hanno dovuto soccombere alla forza del mercato. Sono stati costretti: hanno scelto per loro gli abitanti italiani.
Accadeva infatti che alcuni rivenditori mandassero via i clienti che volevano un mezzo elettrico, dopo aver cercato di convincerli denigrandone le caratteristiche.
E così facevano anche nei confronti delle aziende che li proponevano. In questo modo perdevano sia la vendita, sia un potenziale cliente.
Quando i clienti persi cominciarono a crescere ogni mese, compresero loro malgrado che, forse, sarebbe stato economicamente vantaggioso proporre anche loro il prodotto.
Improvvisamente ne compresero le caratteristiche e iniziarono a decantarne i pregi dimenticandosi del cattivo rapporto che avevano avuto in passato con la nuova tecnologia.
Chi è il cliente tipo di una bici elettrica?
Il settore è diviso nettamente in due: mobilità elettrica urbana e lato sportivo. Due mondi completamente diversi. Anche nella crescita di mercato.
Noi come azienda siamo improntati per la mobilità urbana. Vediamo la bici elettrica come mezzo per spostarsi in città. Che offra dei vantaggi ai cittadini: come la decongestione del traffico. Un modo insomma per utilizzarle nella quotidianità. Questo è un settore che cresce anno dopo anno in maniera continua ma graduale.
ITALWIN si conferma leader nel mercato della mobilità elettrica, offrendo un prodotto che rappresenta una valida alternativa a chi vuole muoversi in città, in modo economico, sostenibile, senza sforzo e senza inquinare l’ambiente.
Invece il settore sportivo, quello delle Mountain Bike elettriche, ha cominciato a fiorire negli ultimi 5 anni con una crescita esplosiva e incrementi annuali superiori al 100%. In maniera più repentina rispetto alle bici da città.
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Per spiegare questo fenomeno dobbiamo comprendere le motivazioni di chi acquista una Mountain Bike elettrica. Le dinamiche del mercato sono simili a quelle del settore moda. Il passaparola è rapido. Gli utenti di questo mezzo sono persone che usano la bici per avvicinarsi alla natura, tenersi in allenamento ma senza esagerare, ovvero non necessariamente raggiungere prestazioni sportive di punta.
Chi la usa esce normalmente in gruppi di 5-8 persone. Fanno scelte per imitazione, si scambiano consigli per l’acquisto. Succede spesso che prendano spunto dall’amico che con il mezzo elettrico, invece di arrancare faticosamente per 20 km con dislivelli importanti, ne compie il doppio riuscendo ad arrivare alla vetta di un monte.
Perché chi usa la Mountain Bike lo fa per stare in compagnia all’aria aperta, visitare e fotografare ambienti naturali. Capita così che i meno accessoriati tecnicamente rischino di rimanere indietro rispetto al gruppo, e si sentano esclusi. Psicologicamente una Mountain Bike elettrica è un vantaggio, e anche fisicamente perché consente di divertirsi con minore fatica.
Il video seguente propone una bici per percorsi misti, TRAIL advanced ebike di Italwin, con motore centrale FIVE F90; fino a 200 km di autonomia con la nuova #batteria da 17,5Ah.
Parliamo ora di costi.
Anche qui parliamo di due mondi diversi. Mentre la bici elettrica urbana ha un costo medio di 1200 euro, in quella sportiva il prezzo sale, e va da 3500 a 5000 euro.
Parteciperete a qualche evento?
Si, e presenteremo presto nuovi modelli. Il primo appuntamento importante ci vedrà presenti con uno stand con marchio FIVE in occasione fiera di Milano EICMA 2019. Si tratta della fiera più grande al mondo con mezzo milione di visitatori. Ci saremo dal 5 all’10 novembre.
L’Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori, nata nel 1914, da sempre organizzata a Milano, è l’appuntamento più importante al mondo: si tratta, infatti, dell’evento che vanta il maggior numero di espositori, visitatori, operatori e di giornalisti accreditati (di settore e non).
Come azienda FIVE, che detiene nella produzione ITALWIIN, abbiamo creduto e investito molto nella produzione italiana.
FIVE (start up innovativa del gruppo Termal) ha acquisito il marchio ITALWIIN leader nel mercato della biciclette a pedalata assistita, e lo affianca agli altri due marchi proprietari: WAYEL e HINERGYBIKES .
C’è da dire che l’Europa – e dunque anche l’Italia – da gennaio di quest’anno ha introdotto un dazio antidumping. Questo per colpire paesi come la Cina, fortemente concorrenziale con i prodotti europei, che ricorreva a metodi scorretti finanziando le aziende per l’export in modo da renderle più competitive rispetto alle nostre. Il dazio rende non conveniente importare dalla Cina ed esisteva già per le bici tradizionali.
La nostra azienda, tuttavia, ha impostato la propria realtà per la produzione interamente Made in Italy ben prima dell’introduzione obbligatoria del dazio. Ci tengo a dirlo perché in questo modo non solo abbiamo sa sempre migliorato lo standard di produzione e mettiamo mano su tutta la filiera produttiva, con aumento della qualità del prodotto, ma abbiamo il controllo anche sulle componenti. Queste, dato che sono prodotti italiani, aiutano l’indotto con conseguenze interessanti nel mondo dell’occupazione.
Ci può fare qualche esempio?
Certamente. Ad esempio le prime 300 batterie da noi immesse nel mercato non hanno avuto nessun problema e nessun reso (contro il 5% delle batterie cinesi). Con qualità elevatissima. Naturalmente per avere dati statistici coerenti dovremo attendere numeri più alti, ma sono risultati che già ci danno molta soddisfazione.
Altro esempio è la verniciatura: siamo una delle poche aziende italiane che possiede un reparto di verniciatura interno. Vernici ad acqua, dunque basso impatto ambientale.
Oltre alla qualità delle componenti e all’innovazione tecnologica, l’azienda ha anche puntato sullo stile e sul design dei propri modelli, alcuni dei quali nati in stretta collaborazione con prestigiosi marchi italiani, come la DUCATI da cui è nata una linea di bici elettriche, sintesi di forme, tecnologia, eco-sostenibilità e innovazione.
In alto: foto di moreimages su Shutterstock
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Le biciclette elettriche ITALWIN, modello Nuvola, sono state scelte da Barilla come primo premio per il concorso “Cerca Rosita” nelle confezioni dei biscotti del Mulino Bianco.
- In una monografia patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, che raccoglie il meglio del made in Italy, ITALWIN è annoverata tra le cento aziende italiane segnalatesi per migliori idee di prodotto e storie di successo.
Conosci le differenze tra bici a pedalata assistita o a funzionamento autonomo? Leggi il nostro “speciale”: bici elettrica, attenti al codice della strada.
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