Habitante a tavola: uova vegane, la scelta migliore per un futuro sostenibile

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Oggi il settore legato all’alimentazione sta sperimentando alternative sostenibili che vadano a sostituire quei cibi responsabili di buona parte delle emissioni di CO2. Sono difatti in molti coloro che scelgono di eliminare alimenti come la carne e le uova. Dopo la carne “coltivata” in laboratorio arrivano sul mercato le uova vegane, ovvero uova a base vegetale.

Uova vegane per un futuro sostenibile

La produzione di 1 chilogrammo di uova “tradizionali” arriva a generare quasi 5 chilogrammi di CO2 ed è ormai risaputo che l’allevamento delle galline ovaiole produce una serie di problematiche ambientali quali l’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria circostanti. Giungere a un prodotto alternativo è quindi una necessità e non solo un modo per ampliare la scelta alimentare di vegetariani e vegani.

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Il mondo sta lavorando per produrre le prime uova vegane

Le uova sono uno dei prodotti alimentari preferiti nella maggior parte delle case in tutto il mondo. In alcuni paesi, soprattutto quelli più poveri, questo alimento costituisce una preziosa fonte di nutrienti ad un prezzo relativamente basso se confrontato per esempio con quello della carne. Ma come abbiamo visto, la produzione delle uova ha un impatto ambientale non indifferente.

Una risposta sostenibile a tale esigenza arriva dal Giappone, dove un’azienda ha messo a punto un uovo “alternativo”. Si chiama Next Egg 1.0 l’uovo vegano preparato con soli ingredienti vegetali. Queste uova vegane saranno presto disponibili sui canali B2B della suddetta azienda, per poi arrivare ai consumatori e, se supereranno il test del pubblico, anche in altri Paesi.

Non solo il Giappone, anche un’azienda californiana ha dichiarato che sta lavorando ad un uovo vegano. Questo non solo è considerato un’alternativa sostenibile poiché andrebbe a sostituire le uova tradizionali e il loro ingente impatto ambientale ma perché promette di utilizzare, per i suoi prodotti, il 98% in meno di acqua e di produrre il 93% di gas serra in meno rispetto all’equivalente animale.

Anche l’Italia ha sta dando il suo contributo. Difatti l’Università di Udine ha depositato un brevetto per produrre uova sode vegane, inventato da quattro studentesse. In questo caso specifico si tratterebbe di un prodotto refrigerato, pronto al consumo, da mangiare in insalata o in abbinamento a diverse salse.

uova vegane
Habitante a tavola: uova vegane, la scelta migliore per un futuro sostenibile – SHUTTERSTOCK di zannaz

Come sono fatte le uova vegane?

L’uovo vegano, oltre al discorso legato alla sostenibilità e alle scelte alimentari delle persone, è una valida alternativa anche per coloro che soffrono di allergie e intolleranze. Ma cosa c’è dentro tale alimento? Le aziende produttrici non fanno trapelare troppi dettagli se non che si tratta di ingredienti 100% vegetali e naturali.

Per quanto riguarda l’uovo vegano giapponese ciò che sappiamo sino ad ora è che si tratta di un mix calibrato di proteine vegetali derivanti dalla soia e che il nuovo prodotto riesce a replicare molto bene il gusto e la consistenza dell’uovo tradizionale. Mentre per quanto riguarda quello italiano sappiamo che si tratta di un alimento interamente costituito da ingredienti per lo più proteici, in particolare farine di diversi legumi, oli vegetali, un gelificante e un sale speciale.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Ogni anno in Italia si producono 12 miliardi e 900 milioni di uova. Secondo i calcoli fatti da Unaitalia, Unione dei Produttori di Carne e Uova, questo significa che mangiamo all’incirca 142 uova all’anno.
  • Il Giappone è il paese che consuma più uova di qualsiasi altra parte del mondo, in media ogni giapponese ne mangia 320 ogni anno. Subito dopo si posiziona il cittadino paraguaiano medio che mangia 309 uova ogni anno. Abbiamo poi la Cina per cui le uova costituiscono nella dieta orientale un cibo conveniente perché economico ma nutriente, queste sono una fonte essenziale di proteine e ogni cinese ne mangia 300 all’anno.

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