Habitante a tavola: Italia, primo Paese europeo per consumo di acqua potabile, come migliorare?

Consumo di acqua potabile|aumento bolletta dell'acqua

Ogni anno nel nostro Paese vengono consumati oltre 9 miliardi di metri cubi di acqua potabile. Questo dato rende l’Italia il primo paese in Europa per consumo di acqua potabile. Questo il dato significativo emerso nella terza edizione del Forum nazionale Acqua tenutosi di recente a Roma.

L’Italia è il primo Paese europeo per consumo di acqua potabile

L’associazione ambientalista Legambiente ha specificato che con il dato relativo al consumo di acqua potabile è stata ampiamente superata la soglia per l’impiego di risorse idriche rinnovabili. In buona sostanza, se ne consuma mediamente tra il 30-35% in più rispetto all’obiettivo di efficienza europeo, che prevede di non usarne più del 20%. Tale spreco è dovuto da una parte alle cattive abitudini quotidiane e dall’altra a inadempienze relative alla gestione pubblica. Difatti la rete di distribuzione ad oggi risulta obsoleta e questo implica forti perdite di acqua. Per di più non è ancora stato messo a punto un sistema per il riutilizzo delle acque reflue depurate.

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Interventi suggeriti da Legambiente

Gli interventi proposti da Legambiente sono sei e sono da associarsi ai piani di adattamento al clima e al miglioramento delle risorse.

  1. Interventi strutturali, quali separazione delle reti fognarie, investimento sullo sviluppo di sistemi depurativi innovativi e con tecniche alternative.
  2. Introduzione di strumenti di incentivazione e defiscalizzazione, come già avviene per l’efficientamento energetico.
  3. Obbligo di recupero delle acque piovane, installazione di sistemi di risparmio idrico e recupero della permeabilità in ambiente urbano.
  4. Utilizzo dei Criteri minimi ambientali nell’ambito dell’edilizia per ridurre gli sprechi e implementare i sistemi di recupero e riutilizzo delle acque.
  5. Riutilizzo dell’acqua nei cicli industriali.
  6. Garanzia di un servizio di depurazione dedicato per una migliore qualità dell’acqua di scarico.
primo Paese europeo per consumo di acqua potabile
Italia, primo Paese europeo per consumo di acqua potabile, come migliorare? – SHUTTERSTOCK di sukiyaki

Come ottimizzare il consumo dell’acqua potabile in casa

Oltre a ciò che può essere migliorato a livello macroscopico nella gestione pubblica dell’acqua potabile cosa possiamo fare all’interno delle nostre case per ottimizzare i consumi e minimizzare gli sprechi?

  • Chiudere i rubinetti mente ci si lava i denti, ci si rade o ci si insapona, consente di risparmiare 6 litri d’acqua al minuto.
  • Utilizzare i rubinetti con un flusso d’acqua basso.
  • Effettuare una manutenzione costante dei rubinetti. Un rubinetto che gocciola costa in un anno un consumo di acqua pari 21.000 litri.
  • Preferire la doccia alla vasca, questa scelta permette di diminuire del 75% il consumo d’acqua.
  • Diminuire il tempo della doccia ogni minuto in più passato nella doccia ci costa uno spreco di acqua che va dai 6 ai 10 litri.
  • Scegliere una cassetta del water dotata di doppio getto, da 6 o 12 litri, da usare secondo le necessità.
  • Acquistare elettrodomestici di nuova generazione, lavatrici o lavastoviglie appartenenti a tale categoria permettono un risparmio del 50% dell’acqua impiegata rispetto ai vecchi apparecchi. Per un’ottimizzazione maggiore è bene avere l’accortezza di utilizzare questi elettrodomestici a pieno carico e possibilmente in modalità eco.
  • Raccogliere l’acqua piovana e usarla, per esempio, per innaffiare le piante o il giardino.
  • Riutilizzare l’acqua del deumidificatore o del condizionatore, per esempio, per stirare o per lavare i pavimenti.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Si stima che ogni italiano consuma in media circa 220 litri di acqua al giorno. La maggior parte dell’acqua potabile viene utilizzata per la doccia e il bagno in generale (il 39% circa), per il lavaggio delle stoviglie, per fare le lavatrici, per le pulizie domestiche e per innaffiare piante e giardini.
  • Una doccia comporta all’incirca un consumo di acqua pari a 120 litri. Lavarsi i denti tenendo il rubinetto aperto costa ben 30 litri, radersi senza chiudere l’acqua comporta invece un consumo di 70 litri. 

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