Quante volte ti è capitato di fare la spesa di corsa, magari nella pausa pranzo o alla sera prima che il supermercato chiudesse? E quante altre volte hai preparato la cena di fretta senza prestare troppa attenzione a ciò che mettevi nel piatto? Magari una fettina di carne alla piastra e un’insalata di contorno, un pasto anche valido dal punto di vista nutrizionale, ma conoscevi davvero gli ingredienti che hai usato? La provenienza, la qualità, ecc. In buona sostanza ti sei mai chiesto se la tua lista della spesa è sostenibile? Ciò che acquisti abitualmente che impatto ha sull’ambiente e sul clima?
La lista della spesa sostenibile
Il settore legato all’alimentazione provoca circa il 30% delle emissioni di gas serra nell’ambiente. Si tratta di una percentuale superiore a quella generata dall’intero settore dei trasporti e della produzione elettrica. Quest’unico dato è più che esplicativo per comprendere come il nostro comportamento in fatto di cibo possa influire nel bene o nel male sulla salute del pianeta.
Per fare la spesa, cucinare e mangiare in maniera sostenibile è necessario fare un passo indietro e saltare di un paio di generazioni. Perché? Perché la dieta mediterranea, quella seguita dai nostri nonni, è anche una dieta sostenibile. Oggi, non a caso, è stata riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’Umanità nel 2010. Il modello alimentare mediterraneo, quindi, non solo è salutare per le persone ma lo è anche per l’ambiente.
Habitante a tavola: come cucinare in maniera sostenibile, consigli da mettere subito in pratica
10 regole da ricordare per fare una spesa sostenibile
- Comprare frutta e verdura di stagione, biologica e di produzione locale.
- Ridurre il consumo di carne.
- Acquistare uova da allevamento biologico all’aperto.
- Limitare il consumo di latte e derivati.
- Privilegiare il pesce locale pescato con metodi artigianali.
- Puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità degli alimenti.
- Eliminare mode alimentari passeggere e poco sostenibili per il pianeta.
- Preferire le proteine vegetali (come per esempio i legumi).
- Acquistare alimenti sfusi e non imballati.
- Evitare i cibi processati.
Idee di ricette sostenibili
Il concetto del “riduci, riusa, ricicla” dovrebbe essere ripetuto come un mantra in tutti gli ambiti della vita di tutti i giorni, quindi anche e soprattutto in cucina. Questo è il posto in cui il concetto di riciclo può esprimersi all’ennesima potenza. Gli alimenti possono essere mixati in mille modi diversi per farne sempre ricette creative ma in primis sostenibili e no waste (senza spreco).
Spesso si tende a mangiare sempre gli stessi alimenti e cucinati sempre nello stesso modo. Questa monotonia non giova affatto. E spesso siamo poco informati sul cibo che acquistiamo. Per esempio, sapevi che le foglie delle carote o quelle dei ravanelli si possono mangiare? Probabilmente no. Di seguito proponiamo alcune ricette sostenibili da replicare oggi stesso.
Pesto di gambi di asparagi
Si sa che degli asparagi si consumano in genere le punte, che sono più tenere, e si butta invece il resto. Proprio con la parte terminale degli asparagi, più dura e fibrosa, potete preparare un ottimo pesto per condire della pasta o del riso. Ecco cosa fare. Lavate e tagliate i gambi degli asparagi a pezzetti, poi scottateli in acqua bollente. Una volta cotti scolateli e conditeli con 2 cucchiai di olio e del sale. Quando si saranno intiepiditi poneteli in un mixer insieme a formaggio grattugiato, scorza e il succo di limone, pinoli e pepe. Frullate fino ad ottenere una salsa liscia e omogenea.
Vellutata con baccelli di piselli
Questa ricetta è l’anti-spreco per antonomasia. Ciò che si fa abitualmente, quando si acquistano i piselli freschi, è scartarne i baccelli e consumare solo i piselli. Ma sapevi che le bucce possono essere mangiate e che peraltro contengono ottimi nutrienti? Per preparare la vellutata serviranno: i baccelli e una patata. Lavate bene le bucce dei piselli, togliete il peduncolo, divideteli a metà e fatele bollire insieme a una patata. Una volta cotte frullatele direttamente nella pentola con un frullatore a immersione. A questo punto riportate il tutto a bollore e infine servite la vellutata. Per renderla più gustosa potete aggiungere del formaggio grana grattugiato oppure della ricotta.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Si stima, in media, che per ottenere 100 calorie la dieta mediterranea provoca un impatto ambientale di circa il 60% in meno rispetto ad una alimentazione di tipo nordeuropeo o nordamericano, in cui prevale il consumo di carni e grassi animali, piuttosto che di vegetali e cereali.
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