Oggi, 22 settembre, si celebra la Giornata Mondiale del Rinoceronte, una specie sempre più a rischio di estinzione. Ecco le cause e gli interventi finalizzati a ridurre la scomparsa.
Il rinoceronte è uno degli animali più anziani che ospita la terra. Negli ultimi anni, però, la possibilità di estinzione di questa specie è sempre più grande. Quali sono i progetti per contrastare la scomparsa del rinoceronte?
Il rinoceronte: una specie direttamente dalla preistoria
Il rinoceronte è una specie di animale che popola la terra da milioni di anni e può raggiungere fino alle tre tonnellate di peso. Sulla terra si trovano ben cinque tipologie differenti di rinoceronte. Eppure, negli ultimi anni, il rischio di perdere definitivamente questa specie aumenta sempre di più. Proprio per diffondere una maggiore conoscenza e sensibilità collettiva, il WWF ha istituito, nel 2010, il 10 settembre come la Giornata mondiale del rinoceronte.
Il bracconaggio: la causa principale per la scomparsa dei rinoceronti
Il bracconaggio, nel senso di caccia abusiva, è la minaccia principale per i rinoceronti. Si parla di un numero elevatissimo di animali uccisi, a tal punto che nel 2015 sono stati registrati ben 1.350 morti. Nel 2019, la percentuale è diminuita, arrivando a sfiorare le 876 morti in un anno, ma per un animale come il rinoceronte si tratta comunque di un numero troppo alto. Come spiega Isabella Pratesi, la responsabile di fauna selvatica del WWF, con l’aggiornamento del 2021, la situazione è sempre più peggiorata. “Anche il rinoceronte bianco” afferma “seppur più numeroso in Africa, tra il 2012 e il 2017 ha subito un drastico declino, stimato del 15%, passando da 21.300 a 18.000 individui circa”. La situazione, inoltre, è ancora più drastica per altre specie, come il rinoceronte di Giava o quello di Sumutra.
Un progetto per il ritorno della specie nel Parco Nazionale di Zinave in Mozambico
Il Parco Nazionale di Zinave in Mozambico, ha intrapreso un programma di reintroduzione di ben 2400 animali di 15 specie differenti, tra i quali i rinoceronti. A collaborare, vi sono stati i Peace Parks Foundation, l’Amministrazione Nazionale per le Aree di Conservazione del Mozambico (ANAC) e la Exxaro Resources.
Le parole di Werner Myburgh, amministratole delegato di Peace Parks Foundation
“Oltre all’estinzione in Mozambico, i rinoceronti neri hanno subito un declino radicale in tutto il suo areale di origine: tra il 1960 a oggi il loro numero, sparso dal Kenya al Sudafrica, è sceso del 98% a meno di 6.000 individui. L’obiettivo di questa partnership è quello di creare un ecosistema sano, introducendo popolazioni vitali di animali selvatici, attirare i turisti nel parco e sostenere il sostentamento delle comunità locali che vivono intorno al parco”.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Il rinoceronte bianco ( chiamato anche ‘Ceratotherium simum Burchell’)è la specie più grande di rinoceronte esistente sulla terra. Il bianco maschio è lungo nella media 3,7 metri e pesa ben 2.3000 kg. L’animale femmina, invece, pesa circa 500 kg in meno rispetto al maschio.
- Dal 2015, i rinoceronti appartenenti alla specie di Giava rimasti nel Parco Nazionale di Ujung Kulon sono solo 68. Per quanto riguarda quello di Sumutra, invece, dispersi tra Indonesia e Malesia si trovano solo 250 individui.
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