I fiori di ciliegio vengono apprezzati già nell’Ottocento. I loro delicati colori rosa e bianco, uniti alla leggiadria e alla loro delicatezza, hanno ispirato poeti e pittori, creando una vera e propria corrente: lo japonisme. Di origine, appunto, giapponese, i fiori di Ciliegio, chiamati Sakura, si possono trovare in altri Paesi del mondo, anche in Italia, regalando dei veri spettacoli naturali.
La vita è una ciliegia, il nòcciolo la sua morte e il Ciliegio è l’amore.
Jacques Prévert.
Fiori di Ciliegio: origini e significato della pianta
Il Ciliegio ornamentale comune è il Prunus avium, appartiene alla famiglia delle Rosacee. Conosciuto anche come Ciliegio selvatico o degli uccelli, è molto diffuso sia in Europa continentale che in Medio Oriente, ma anche in Asia Minore.
Questa specie di Pruno è originaria dell’Europa. Dai racconti di Plinio il Vecchio, sembra derivi dalla città di Kerasunte, nel Ponto e per questo i greci la chiamavano Kerasos. Pare che l’arrivo in Italia risalga al 74 a.C grazie a Lucullo.
Il Prunus serrulata, invece, è la specie di antica origine Giapponese. Viene chiamato Ume e si divide in yabai (Ume selvatico), hibai (Ume rosso). Principalmente fioriscono in una settimana, in primavera.
Ha vari significati a seconda dei Paesi. In Giappone, i fiori di ciliegio, sono simbolo di felicità e benessere oltre che della nascita e della morte. Il significato profondo è dedicato all’esistenza umana nonché come metafora della vita, delicata e meravigliosa, ma al contempo fragile, come i fiori.
Questi, come per l’effimera bellezza, sbocciano (nascita), sfioriscono (crescita) e poi cadono a terra (morte), riunendosi ad essa e lasciando il ricordo dello splendore che è stato. Questa poi è la stessa filosofia di vita dei samurai, dove la vita finisce una volta aver raggiunto il suo apice.
In terra nipponica si celebra, da aprile a maggio, la festa per la natura Hanami, che significa ‘osservare i fiori’, in particolare proprio i Sakura.
Invece in Cina, i fiori di Ciliegio rappresentano un’essenza più carnale, la sessualità femminile.
In Europa, durante l’epoca vittoriana, si usava donare un ramo di Ciliegio come segno di rispetto ed educazione.
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Le caratteristiche e le varietà dei Fiori di Ciliegio
Questi fiori dall’aurea affascinante vengono impiegati quasi unicamente a fini ornamentali. Di norma sbocciano in primavera, ma alcune rare varietà sbocciano in inverno.
Dai colori bianco o rosa, questi fiori si compongo da 5 – 6 petali, singoli o doppi e da uno stame giallo. Impollinati da api e insetti, i fiori di ciliegio, sono ermafroditi, quindi si autoriproducono.
Le migliori fioriture, però, si ottengono dai Ciliegi ornamentali giapponesi. I fiori di Ciliegio con più di cinque petali sono conosciuti come yaekazura.
Le varietà con oltre 100 petali sono i kikuzakura. Una varietà a fiore giallo è l’Ukon, mentre lo Shirofuzen, ha doppi fiori cadenti, con base rosa e interno bianco. Entrambi della specie Prunus serrulata.
- Ciliegio da giardino o satokazura: incrociato con altre specie di ciliegio, produce fiori doppi.
- Ciliegio di montagna o yamakazura: dai semplici fiori, è a 5 petali e presenta sfumature di color rosa.
- Prunus Subhirtella: il rosa dei suoi petali è molto intenso.
- Prunus Serrulata: i suoi fiori sono molto delicati e pieni. Semplici o doppi, hanno colori che vanno dal rosa, al bianco e al giallo.
- Prunus avium var florepleno: questo ciliegio ha foglie caduche e ha origine orticola.
- Visciolino: caratterizzato da lunghi e fini rami, i fiori crescono ben distanziati e divisi.
- Visciolone: al contrario, i suoi rami sono corti e duri. I fiori crescono a gruppi, molto vicini.
Le uniche specie che producono i frutti sono le Prunus avium e Prunus cerasus.
I fiori di Ciliegio Bianchi
Tra la moltitudine di varietà ed ibridazioni dei fiori di Ciliegio, una delle più amate è rappresentata dalla specie Somei – yoshino, un ibrido giapponese.
I suoi fiori semplici risultano rosa, quando il fiore è chiuso e bianchi purissimi una volta aperti.
I più raccomandati da piantare
Ovviamente ogni varietà ha forme e dimensioni differenti, quindi si deve valutare il tipo di Ciliegio più idoneo da poter piantare nel proprio giardino.
Quelli appartenenti alla famiglia della Prunus serrulata, le varietà Amagonawa, di circa 10 metri, dai fiori bianco-rosa molto profumati. E Ichiyo, più piccino, dove la colorazione del fiore cambia durante il suo sviluppo.
Fiori di Ciliegio: come coltivare e curare la pianta
Queste piante hanno bisogno di molta luce e di aree all’aperto. Difatti, per una buona fioritura, necessitano fino a 6 ore al giorno di esposizione al sole. Si deve scegliere un terreno fertile, molto drenato e che non vada a creare ristagni. La stagione ideale per piantarli è proprio l’autunno, mentre a marzo, periodo di sboccio, l’albero va fertilizzato, intorno all’area del tronco.
È proibito potare l’albero in primavera. Si deve aspettare il termine della fioritura completa.
Un consiglio, puramente estetico, è quello di posizionare il Ciliegio nel mezzo del prato, come il protagonista dell’area verde. Se si ha la possibilità di piantare più alberi, si consiglia la scelta di specie diverse in modo da creare delle meravigliose gradazioni di colore.
Dalla natura all’arte, le ispirazioni dei fiori di Ciliegio
Questo fiore dalla rara bellezza e sensualità, ha ammaliato molti artisti nel corso dei secoli. Da Van Gogh a Manet, Monet e Gauguin fino a Renoir e Degas, questi fiori sono stati rappresentati in molte delle loro opere e oggetto di parole in letteratura e nei teatri.
Uno dei più famosi dipinti a olio al riguardo, è quello di Vincent Van Gogh, realizzato nel 1890. Il suo ramo di ciliegio fiorito viene confuso con il mandorlo, ed era un regalo per il fratello Theo per la nascita del nipote Vincent Willem.
Uno dei classici della letteratura teatrale è proprio ‘Il giardino dei ciliegi’, celebre opera dello scrittore russo Anton Čechov. Ideata nel 1903, è ispirata al giardino in fiore da lui stesso piantato, nel retro della sua casa.
Gli utilizzi cosmetici dei fiori di Ciliegio
Forse in pochi ne sono a conoscenza, ma i fiori di Ciliegio vengono impiegati anche in cosmetica e ad uso alimentare, oltre che decorativo.
Inseriti nelle creme e negli integratori come ausilio contro la cellulite e la ritenzione idrica. Facendoli essiccare, vengono usati per le tisane, invece i petali si utilizzano per profumare i dolci e i gelati.
Infine servono, a scopo decorativo, sui cappelli o le acconciature e abiti.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- I fiori di Ciliegio cadono ad una velocità di 5 cm per secondo.
- I 5 petali del fiore richiamano, nel Buddhismo giapponese, i 5 punti cardinali e il Dio del fuoco della cosmogonia giapponese, che era diviso in 5 parti.
- L’albero di Ciliegio può raggiungere oltre i 15 metri di altezza.
- In Giappone si possono trovare oltre 200 varietà del fiore.
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