Frutta e verdura di stagione a febbraio: dati e consumi

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Secondo i dati di CSO Italy, nel 2020 sono state consumate circa 6 milioni di tonnellate fra frutta e verdura. Come noto, ogni tipo di frutta e verdura ha la propria stagione. Soltanto in questo preciso periodo dell’anno, inoltre, i cibi di questo tipo manifestano al meglio le proprie qualità. Per godere a pireno dei benefici della frutta e della verdura consumata, perciò, si dovrebbe mangiare soltanto quello che la natura offre naturalmente di periodo in periodo. Nel mese di Febbraio, dalle arance alle cime di rapa, moltissime sono le tipologie di frutta e verdura disponibili.

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Frutta e verdura tipica del mese di febbraio

La frutta e la verdura rappresentano due tipologie importantissime di cibo per una dieta sana. Consumare frutta e verdura di colore diverso (ogni colore è associato ad una specifica proprietà) e, soprattutto, di stagione è il modo migliore per poter assimilare tutti i benefici riposti in questi alimenti, oltre che per goderne a pieno il sapore. Mangiare frutta e verdura di stagione, infatti, vuol dire cibarsi di cibi sani e vigorosi che, essendo più forti perché cresciuti spontaneamente, subiscono attacchi di insetti e parassiti in maniera minore e necessitano, per questo, di meno pesticidi per una maturazione ottimale. Qual è la frutta e la verdura tipica del mese di Febbraio? Altroconsumo ha stilato, mese per mese, una lista della frutta e verdure di stagione. Nel mese di febbraio la natura produce:

  • arancia
  • ananas
  • avocado
  • banana
  • barbabietola
  • cocco
  • clementina
  • finocchio
  • insalata
  • kiwi
  • porro
  • pompelmo
  • mela
  • patata
  • spinacio
  • zucca
  • mandarino
  • litchi
  • lime
  • topinambur
  • cime di rapa
  • carote
  • carciofo
  • bietola costa
  • pera

Quanta frutta si consuma? Tutti questi cibi sono tipici della piena stagione, fatta eccezione che per la pera, frutto tipico della bassa stagione. Nella classifica delle  tipologie di frutta più consumate:

  • le arance si classificano al primo posto, nonostante la contrazione dell’11%.
  • Al secondo posto si posizionano le mele, con 44 mila tonnellate e un calo del 9%.
  • All’ultimo posto si trova il consumo delle banane, in flessione del 5% per un totale mensile di 30 mila tonnellate.

Un’andamento positivo si ha, invece, per le clementine, che passano da 17 a 20 mila tonnellate (aumento del 20%). Anche le pere vedono aumentare il proprio consumo: si parla di un aumento pari a circa il 30%. Sembra essere negativo, invece, il consumo dei limoni (-4%), kiwi (-2%), mandarini (-9%). Cresce, invece, del 7% la domanda di ananas. Quante verdure o ortaggi? Il consumo di patata è in costante crescita: a febbraio, la quantità acquistata è aumentata del 3% anno su anno. Il consumo dei finocchi diminuisce del 4%. Subito sotto il podio le carote, che segnano un aumento del 12% sullo stesso mese dell’anno precedente. Seguono, poi, le insalate (-4%) ed i carciofi.

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Frutta e verdura di stagione a Febbraio: dati e consumi- Pixabay di idornbrach

Five a day: consumi di frutta e verdura regione per regione

L’istituto superiore di sanità afferma che, in Italia, meno dell’1% della popolazione assume regolarmente la quantità di frutta e verdura necessaria al proprio equilibrio fisico (dati stimati nel periodo che va dal 2017 al 2020). Per poter seguire una dieta sana, infatti, bisognerebbe consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Si parla del così detto Five a day. L’istituto evidenzia come, a seguire questo tipo di abitudine, siano perlopiù le donne, la gente più istruita e quella priva di particolari difficoltà economiche. Quali sono le regioni che consumano più frutta e verdura secondo la regola del Five a day? In ordine, si posizionano:

  • Sardegna
  • Liguria
  • Provincia di Trento
  • Valle d’Aosta
  • Piemonte
  • Veneto
  • Marche
  • Sicilia
  • Lazio
  • Provincia di Bolzano
  • Basilicata
  • Friuli Venezia Giulia

Le restanti regioni, infatti, detengono il peggior valore nazionale. All’ultimo posto si posiziona la Calabria. Soltanto una media del 2,9% della popolazione consuma quotidianamente 5 porzioni di frutta/verdura al giorno.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo i dati del CSO, nel mese di Febbraio, le famiglie con un numero di componenti pari almeno a 4 persone richiedono quantità di frutta e verdura con un aumento pari al 5%. Per quelle, invece, in cui si registra la presenza di bambini o ragazzi, la domanda segna una diminuzione del 6%.
  • Il luogo principale in cui acquistare frutta e verdura è il supermercato. Negli ipermercati, invece, diminuisce la domanda (-5%). Il fruttivendolo, poi pur non essendo il luogo preferito dagli italiani in cui fare acquisti, rimane un luogo in crescita, anno per anno, dell’1%.
  • Nel 2020, ogni famiglia italiana ha speso mediamente 458 euro per l’acquisto di frutta e verdura, nonostante l’aumento medio dei prezzi.

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