Gestire i capricci è una delle sfide che un genitore deve affrontare. Grazie ad alcuni consigli è possibile superare questi difficili momenti.
Gestire i capricci: una grande sfida
Si sa, fare il genitore è uno dei mestieri più difficili del mondo e non si finisce mai di imparare. Capita spesso, infatti, di trovarsi di fronte a nuove situazioni ed ostacoli ed è importante gestirli nella migliore maniera possibile.
Uno dei momenti più difficili che si affrontano con i piccoli di casa è quello dei capricci. Infatti, capire come è bene comportarsi spesso può essere più difficile del previsto.
Comportamenti come questi sono molto difficili da comprendere e spesso possono apparire quasi insensati, ma è importante sottolineare che ogni capriccio ha un suo significato. I bambini non reagiscono mai senza una motivazione.
Perciò, è necessario comprendere il nostro bambino e superare il momento nel migliore dei modi. Vediamo come fare grazie ad alcuni consigli.
L’empatia è fondamentale
Nonostante spesso la rabbia ed il panico rischiano di prendere il sopravvento, è importante fare un bel respiro e cercare di comprendere ciò che il nostro bimbo sta provando.
L’empatia è fondamentale per superare positivamente il capriccio. Per questo è bene non ricorrere a punizioni, sanzionando un comportamento che magari merita solamente di essere compreso. Dunque, è il caso di riflettere: cosa può essere successo? Può essere arrabbiato per qualcosa che è accaduto?
Se la risposta non arriva è possibile domandare al piccolo come si sente e perché è così arrabbiato. In questo modo il bambino percepirà il nostro interesse per i suoi sentimenti, vivendo il momento in maniera positiva.
Le regole di casa per una serena convivenza delle famiglie con bambini
Il giusto linguaggio può fare la differenza
Dire la parola giusta al momento giusto spesso è un’impresa, ma quando si tratta di capricci il linguaggio può fare la differenza. Infatti, capita spesso che conseguentemente ad un comportamento negativo del bambino il genitore tenda a rimproverarlo, evidenziando il suo errore e non stimolandolo al comportamento positivo ed opposto.
Quando ci si trova in situazioni conflittuali è importante un linguaggio collaborativo, che miri a stimolare la voglia di collaborare del piccolo, unendo educazione, sfida e svago in un unico momento. In questo modo il bambino sarà più curioso e volenteroso di imparare le regole ed i comportamenti corretti, prendendo, prima di tutto, esempio dal genitore.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- I bambini quando litigando prima dei sette anni agiscono in base alle emozioni che provano in quel momento.
- In pochi sanno che in Gran Bretagna sono stati ideati dei corsi rivolti a tutti quei genitori stanchi e stressati. Questi mirano al relax ed al riposo. Il loro obiettivo è quello di distendere la muscolatura e rilassare la mente.
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