Il consumo di frutta e verdura, che aveva registrato un’impennata sostanziale durante il lockdown, è oggi in calo. Colpa dell’inflazione, quindi dell’aumento dei prezzi, che rende le scelte alimentari degli italiani dipendenti dalle proprie entrate e da una ponderata economia domestica. Ecco i dati dell’Osservatorio di mercato del Centro Servizi Ortofrutticoli (Cso Italy) in merito al fenomeno.
Consumare frutta e verdura in abbondanza è uno dei pilastri della dieta mediterranea. Ma cosa succede quando diventa una questione economica, ovvero quando il prezzo aumenta? Ciò che succede è che si opta verso prodotti più economici, anche se meno salutari, pur di portare in tavola alimenti con un elevato potere saziante. Ed è così che l’aumento dei prezzi coincide con un calo nel consumo.
I dati di Cso Italy sui prezzi e il consumo di frutta e verdura
Secondo quanto riportato dal Cso Italy, durante il primo semestre del 2022, le famiglie italiane hanno comprato l’11% in meno di frutta e verdura su base annua in termini di quantità e il 4% in meno se si prendono in considerazione guarda gli euro spesi. Nel complesso sono state acquistate, per il consumo domestico, 2,6 milioni di tonnellate di alimenti vegetali, con un calo del 14% se confrontato con i consumi di 5 anni fa. In termini economici, invece, è stato calcolato un valore totale delle vendite pari a circa 6 miliardi di euro, ovvero il 4% in meno rispetto al citato periodo. L’aumento dei prezzi ha un ruolo significativo nella scelta degli italiani di acquistare meno prodotti di origine vegetale. Difatti oggi il valore medio di frutta e verdura ha raggiunto un prezzo pari a 2,20 euro al chilogrammo, ovvero il +7% rispetto al 2021 e il +18% rispetto al 2018.
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La frutta è la categoria alimentare che perde maggiormente
Il comparto frutta è quello in cui si rilevano i cali di vendita maggiori. In particolare confrontando il primo semestre del 2022 con il primo semestre del 2021 si registrano i seguenti dati:
- -40% per le pere:
- -13% per le fragole;
- -8% per le arance;
- -6% per le mele;
- -4 per i kiwi.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo quanto riportato da Eurostat, l’85% degli italiani mangia frutta almeno una volta al giorno, mentre corrispondo all’80% coloro che consumano verdura tutti i giorni. Scende al 40% la quota di italiani che mangiano frutta almeno due volte al giorno.
- Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo scarso consumo di frutta e verdura è responsabile di circa il 31% delle malattie legate al cuore e di circa l’11% dell’ictus cerebrale.
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