Gli agricoltori del villaggio di Sitati nella contea di Busia, nella parte occidentale del Kenya, nel bacino del Nilo hanno deciso di puntare sulle foreste alimentari.
Nello specifico, si tratta di una soluzione per ottimizzare la creazione di un’agricoltura sostenibile e la biodiversità dell’ambiente. Di seguito maggiori informazioni a riguardo.
Perché le foreste alimentari possono favorire l’agricoltura sostenibile e una maggiore attenzione alla biodiversità?
Vicino al confine dell’Uganda, gli agricoltori di un piccolo villaggio di Sitati, nella contea di Busia e lungo il bacino del Nilo, hanno deciso di effettuare una transizione verso le foreste alimentari.
Queste si presenta come un modello ottimale di agricoltura sostenibile, in grado di favorire l’agricoltura sostenibile, l’ottimizzazione del suolo e la biodiversità.
Cosa sono le foreste alimentari e quali sono le caratteristiche?
Le foreste alimentari si presentano come degli ecosistemi molto diversificati e sviluppati, che nascono con l’obiettivo di fornire cibo. Qui, infatti, oltre a piante selvatiche ed erbe aromatiche, crescono anche frutteti, ortaggi e tuberi. In questo modo le foreste sono in grado di attirare insetti impollinatori e altri differenti animali selvatici, così da incrementare la biodiversità e l’armonia in natura.
Quali sono i vantaggi che garantiscono le foreste alimentari? Scopri alcune caratteristiche:
Biodiversità: La grande varietà di cibo e di alimenti è in grado di attrarre diversi animali selvatici, così da favorire l’aumento della biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema.
Resistenza al cambiamento climatico: la complessità e la varietà del sistema sono ideali per rendere le foreste particolarmente resistenti agli eventi climatici gravi come inondazioni o siccità.
Sicurezza alimentare: le comunità che decidono di puntare sulle foreste alimentari, avranno a disposizione una grande varietà di produzione naturale e biologica. In questo modo, inoltre, sarà possibile ridurre la dipendenza dagli alimenti e dai prodotti industriali.
Fertilità del suolo: L’utilizzo di particolari colture e di tecniche di permacultura sono ideali per favorire la fertilità e la rigenerazione del terreno. In questo modo, inoltre, sarà possibile contrastare l’impoverimento del medesimo.
Riserva di acqua: Grazie alla vegetazione molto complessa e varia, sarà possibile trattenere un buona quantità di acqua piovana, così da limitare le possibilità di desertificazione.
Perché scegliere questa tipologia di foreste?
La creazione di foreste alimentari si presenta come una soluzione ideale per l’agricoltura e il sostentamento del futuro. Per effettuare la transizione a questa tipologia, però, è necessario impegnarsi a cambiare le abitudini agricole delle singole comunità locali.
Queste foreste, infatti, richiedono conoscenze nuove e innovative: di conseguenza, è necessario avere a disposizione il parere di un esperto e di un tecnico per la transizione.
Le foreste, come si è visto nel bacino del Nilo, si presentano come un’ottima alternativa per favorire la riconversione dei terreni poveri e distrutti, favorendo così un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Una delle caratteristiche delle foreste alimentari è la loro grande versatilità. Queste, infatti, si adeguano perfettamente a diverse condizioni climatiche e geografiche. Optare per queste foreste, si presenta come una soluzione ideale per un futuro più sostenibile e sicuro.
Eppure, è bene evidenziare che per raggiungere una stabilità agricola tramite le foreste è necessario che vengano coinvolti le istituzioni e le organizzazioni. Queste ultime, infatti, hanno il compito di incoraggiare l’utilizzo di modelli innovativi e all’avanguardia, così da costruire un futuro a favore della biodiversità.