Da sogno green a città fantasma: la caduta di forest city

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Forest City, un progetto ambizioso situato a Johor, in Malesia, avrebbe dovuto rappresentare la “città green del futuro”. Con una spesa prevista di oltre 100 miliardi di dollari e la capacità di ospitare 700 mila residenti, l’idea era quella di creare un paradiso ecologico. Tuttavia, problemi geopolitici ed economici hanno trasformato questo sogno in una città fantasma.

Il progetto ambizioso di Forest City

Forest City è stata costruita su un’isola artificiale di 30 km², un’area quattro volte più grande di Central Park. Il progetto prevedeva quattro isole artificiali, destinate a ospitare grattacieli coperti di piante, strade nascoste sotto parchi verdi e zone senza auto. Questa visione futuristica puntava a unire architettura e natura per migliorare la qualità della vita dei residenti.

La città si trova all’interno di Iskandar Malaysia, una zona economica speciale destinata ad attrarre investimenti stranieri. Il 60% di Forest City è di proprietà del colosso cinese dell’edilizia Country Garden, mentre il resto appartiene a Esplanade Danga 88, proprietà dell’ex sultano di Johor. Nonostante le ambizioni, il progetto non ha tenuto conto dell’impatto ambientale e delle esigenze della popolazione locale.

Le conseguenze ecologiche: il dragaggio e i suoi effetti

Il metodo utilizzato per creare Forest City, simile a quello delle Palm Islands di Dubai, ha comportato il dragaggio di circa 163 milioni di metri cubi di sabbia dai fondali marini. Questo ha avuto un impatto devastante sull’ecosistema marino, rendendo l’acqua torbida e danneggiando mangrovie e praterie subacquee di fanerogame marine, habitat cruciali per numerose specie marine in pericolo.

Nel 2016, il 70% delle abitazioni era già stato venduto a compratori cinesi. Tuttavia, la Malesia ha successivamente bloccato le vendite a stranieri per paura dell’influenza cinese. Questo ha lasciato Forest City praticamente disabitata, con meno di 10.000 residenti rispetto ai 700.000 previsti.

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Tentativi di rinascita: quali sono le nuove proposte?

Sono state avanzate proposte per trasformare Forest City in una zona finanziaria speciale, con incentivi per attrarre lavoratori da Singapore. Inoltre, si sta valutando la costruzione di un collegamento ferroviario ad alta velocità tra Kuala Lumpur e Singapore, con una fermata a Forest City. Tuttavia, il completamento del progetto è ancora lontano.

Forest City è un esempio di come gli interessi economici e politici possano entrare in conflitto con la sostenibilità ambientale. Sebbene la città abbia il potenziale per rinascere, sarà fondamentale definire un piano che minimizzi i rischi e protegga l’habitat naturale e le comunità locali. La natura, intanto, continua a mostrare la sua resilienza, con la speranza che le praterie marine possano rigenerarsi una volta terminata la bonifica.

Forest City rappresenta una lezione importante: la necessità di bilanciare lo sviluppo urbano con la protezione ambientale. Solo attraverso una pianificazione attenta e sostenibile si potrà realizzare il sogno di una città realmente “green” e vivibile per tutti.

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