Food to Go, è così che mangia l’Habitante Goloso italiano.
Food to Go, letteralmente “cibo per asporto”, è la nuova frontiera alimentare degli abitanti italiani. Ma quali sono i prodotti del FTG? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
Food to Go: cibo comodo e sostenibile
I prodotti del fenomeno del Food to Go sono salutari e già pronti, quindi comodi e attenti alla salute. Pensati per combattere lo spreco alimentare, sono anche ipocalorici e vegan. Rispondono a tutte le esigenze di chi è attento alla sostenibilità, sono versatili, perché adatti a qualsiasi occasione, dal consumo fuori casa, alla pausa pranzo in ufficio, a pranzi e cene domestiche. Tutte queste sono le caratteristiche dei prodotti alimentari che stanno dando vita a un fenomeno che risponde alla crescente domanda dei consumatori e che testimonia l’evoluzione dei bisogni e l’affermarsi di nuove tendenze che accomunano l’Italia agli altri Paesi europei.
I dati dell’Osservatorio Immagino
Che questa sia la nuova frontiera alimentare degli abitanti italiani ce lo svela l’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, giunto alla sua quinta edizione. Secondo la ricerca, l’affermarsi della tendenza rispecchia lo spirito dei nostri tempi, come attestano le dimensioni e il trend di questo business nella distribuzione moderna: nel 2018 le vendite hanno superato quota 1,3 miliardi di euro e sono cresciute del +12,3% rispetto all’intero 2017. Il Food to Go si è adattato anche ai nuovi fenomeni di consumo, come il veg o le intolleranze, e ha ampliato gli orizzonti gastronomici degli italiani, con un’offerta sempre più ampia e innovativa. Il sushi, il burger di tofu e gli snack senza glutine sono solo alcuni dei prodotti che, solo una decina di anni fa, erano introvabili nei punti vendita della distribuzione moderna.
La nuova moda di fare l’aperitivo al supermercato
Questo tipo di prodotto è particolarmente utilizzato per gli aperitivi in città, al supermercato. La sempre più diffusa ricerca del consumatore al prodotto attento alla salute ha portato negli ultimi mesi a selezionare cibo già pronto, sostenibile e ipocalorico. Gli abitanti, infatti, scelgono un’alimentazione sana anche per l’aperitivo in compagnia: la tendenza è quella di non rinunciare né all’uscita con gli amici né alla dieta. E i supermercati stanno rispondendo velocemente a questa esigenza: si diffondono sempre più gli “angoli sociali” all’interno del market, dove dalla cassa si passa velocemente al tavolino per l’aperitivo.
Una format che era stato lanciato già nel 2015 da Tesco, la catena britannica che già da qualche anno all’interno dei suoi store aveva inserito i “ristoranti veloci”, delle vere e proprie aree dedicate al take away all’interno dei suoi supermercati. Strategia, poi, portata avanti anche da altri competitor e da tantissime altre catene alimentari. Sarà questo il futuro dell’Habitante Goloso?
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
Il cibo da asporto è la preparazione alimentare acquistata in ristoranti o altri locali di produzione e vendita, che il cliente intende consumare altrove, a casa propria o come cibo da strada. Nella lingua italiana è anche molto usato il forestierismo inglese (britannico) take away, mentre altre diciture, come take-out (inglese nordamericano, filippino), carry-out(inglese statunitense e scozzese), o parcel (inglese indiano e pakistano), sono sostanzialmente assenti.
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