Fake friends, mai pensato di affittare un amico su “Rent a friend”?

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Sei stanco delle solite guide turistiche fredde e formali? Sei un tipo alla mano che più che una guida cerca un amico con condividere la propria vacanza? Allora forse potresti essere interessato al fenomeno del sito “Rent a friend”. Non farti mandare fuori dai discorsi moralisti dell’amico a pagamento, è molto più bello di quel che le parole fanno intendere. Trova la persona che più ti stimola e passa con lui o lei la vacanza più bella che puoi trascorrere. Sicuramente un amico è un ricordo migliore di una cartolina.

L’evoluzione dei Fake Friends

L’idea dei fake friends nasce in Giappone per eliminare il monotono viaggio triste degli abitanti solitari. Un fake friend non era solo questo però. Le richieste aumentarono così tanto che il fenomeno si espanse. Ad un certo punto c’erano richieste quasi teatrali, dai fake membri di famiglia ai fake partecipanti di un matrimonio. Ovviamente i giapponesi hanno una cultura diversa dalla nostra e magari è per questo che l’idea potrebbe risultarci così stravagante, ma non credere che nelle nostre zone siano tanto diversi. Saresti sorpreso di sapere quante migliaia di persone lo fanno nel mondo e quante centinaia soltanto in Italia.

rent a friend affitta un amico
Di Ser Borakovskyy – Shutterstock

La ricerca non è poi così complicata. Basta impostare una città o uno stato e decidere se uomo o donna. Ovviamente non si tratta solo di un compagno o una compagna di viaggio. Quella che “affitti” è una persona che sia disposta a passare del tempo con te, provare delle nuove esperienze e magari fare delle attività istruttive. Ogni fake friends iscritto al sito, oltre a scrivere i propri dati anagrafici, scrivono anche informazioni più personali o professionali, come ad esempio le lingue parlate, gli hobby e aspirazioni. Un ottimo modo per trovare la persona più affine al tuo carattere.

Perché le persone fanno i Fake Friends?

Un fotografo si è interessato molto all’idea in piena evoluzione. Ha avuto l’idea di intraprendere un Gran Tour di fake friends in tutta Italia, passando per 15 città e altrettanti amici. Alla domanda “Perché lo fai?” le risposte sono state varie e tutte comprensibili. Dalla possibilità di incontrare persone o opportunità di lavoro, e soprattutto perché lasciare un ricordo è arricchire la vita.

Credits: www.pixabay.com

E i soldi? Si, magari i fake friends chiederanno anche una somma di denaro ad ora, ma non lo si fa principalmente per il denaro. Più che un lavoro è un’attività di sharing, di amichevole condivisione di esperienze, compagnie e attività. Cosa c’è di male? Il moralismo non fa testo, l’importante è aprire la mente alla conoscenza di nuove persone, caratteristica condivisa dai fake friends come dai visitatori del sito.

Non è una idea malvagia avere una guida turistica che oltre a raccontarmi la storia mi racconti anche eventi più di vita quotidiana e vissuta. Alla fine si va nelle città mai visitate non solo per scattare qualche foto e per comprare una cartolina, ma anche per sentire storie più dirette, aneddoti, leggende metropolitane. Quando si va in una nuova città si ha voglia di farne realmente parte.

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