Punto 3, eventi sostenibili in Italia
Punto 3 è una società di consulenza che dal 2003 idea e realizza progetti per lo sviluppo sostenibile, per ogni tipologia di organizzazione. Gli ingredienti dell’azienda sono esperienza, concretezza, vision: come artigiani dello sviluppo sostenibile.
Habitante ha incontrato Cesare Buffone in un’intervista davvero interessante.
Buonasera Cesare, grazie mille per la disponibilità. Conosciamo Punto 3 perché abbiamo a cuore il tema della sostenibilità e voi, in questo senso, date un reale supporto al raggiungimento di un Pianeta rispettoso dell’ambiente. Come e quando nasce la vostra realtà e quali sono stati gli sviluppi nel tempo?
“Punto 3 nasce nel 2003 con la gestione dei processi partecipativi nell’ambito delle Agende 21 Locali. Il 3 deriva dalle tre dimensioni della sostenibilità: economica, sociale e ambientale. A quel tempo, ormai 18 anni fa, il concetto di Sviluppo Sostenibile era ancora ignoto ai più e molti non comprendevano bene in quale ambito si sviluppasse la nostra competenza. Da allora Punto 3 ha fatto tanta strada, innanzitutto ideando e sviluppando con le proprie risorse progetti originali, ma soprattutto rimanendo sempre in ascolto delle esigenze del mercato, cercando di individuare percorsi su misura per clienti di ogni tipologia: Enti Pubblici, imprese, no profit, Parchi, Consorzi, associazioni di categoria…Oggi lavoriamo in 6 diversi ambiti: Green Public Procurement, UNESCO e Green Marketing territoriale, Analisi Ambientali, Eventi Sostenibili, Responsabilità Sociale d’Impresa, Processi Partecipativi e Comunicazione.”
Parliamo di Agenda 2030 e dei 17 Obiettivi. Qual è il contributo che Punto 3 dà all’Europa e, in particolare, all’Italia?
“Grazie per questa domanda. Abbiamo proprio fatto una ricognizione in tal senso, per classificare i progetti di Punto 3 in base all’impatto sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e nello specifico sui 169 target che sottendono ad essi. La maggior parte dei nostri progetti consente ai clienti di attuare il Goal 8 (Lavoro dignitoso e Crescita economica), il Goal 12 (Consumo e produzione responsabili), il Goal 13 (Lotta contro il cambiamento climatico). Ma ci sono progetti, come per esempio lo sviluppo delle candidature in ambito MAB UNESCO e la successiva creazione di Piani di gestione per i territori, che afferiscono a tutti e 17 gli SDGs.”
Punto 3 è promotore di eventi sostenibili in Italia: ci racconti quando vi siete avvicinati a questa tematica e quali sono i progetti sviluppati negli anni.
“Siamo stati i primi in Italia a pensare agli eventi sostenibili come processo per ridurre il più possibile gli impatti ambientali sin dalla progettazione, nel 2007. Con l’avvento dello standard internazionale ISO 20121, nel 2010 siamo inoltre stati i primi in Italia ad accreditarci per accompagnare fornitori, organizzatori, agenzie di comunicazione nell’ottenimento della certificazione per la gestione sostenibile degli eventi. Per chi volesse approfondire abbiamo una sezione sul sito con ebook e linee guida che abbiamo sviluppato nel corso degli anni. Oggi la nostra esperienza è riconosciuta anche dal Ministero della Transizione Ecologica, come dimostra il fatto che siamo presenti nel gruppo di lavoro che sta definendo i Criteri Ambientali Minimi per gli eventi. Recentemente ci siamo occupati della certificazione ISO 20121 del Sei Nazioni per la Federazione Italiana Rugby e della Stazione Leopolda come location.”
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Nel post pandemia gli italiani si sono sempre più avvicinati al concetto di sostenibilità. Ma che relazione c’è, secondo lei, tra sostenibilità degli eventi e Post Pandemia?
“Le sfide del post pandemia nell’ambito della sostenibilità degli eventi si giocano tutte sul fronte della sicurezza e dell’accessibilità. La certificazione ISO 20121 è uno strumento fondamentale per implementare questi due aspetti, come ho spiegato diffusamente in questo articolo. Un’altra riflessione viene a seguito della grande diffusione degli eventi digitali, che hanno consentito al settore di sopravvivere negli ultimi due anni: ma adesso occorre stare attenti, perché digitale non vuol dire sostenibile, a partire dalla valutazione dell’impronta di carbonio.”
Quali sono i progetti per il futuro di Punto 3?
“Per il futuro di Punto 3 abbiamo un progetto davvero molto innovativo. Si tratta della prima piattaforma che consente di compensare le emissioni delle aziende in Italia, attraverso l’acquisto di Crediti di Sostenibilità rilasciati dalla Riserva della Biosfera Appennino Tosco Emiliano grazie alla gestione sostenibile delle sue foreste. Pensiamo, sia in ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa che in ottica di Strategia Climatica aziendale e Carbon Neutrality che questo progetto sia in grado di dare un importante contributo nel contrasto ai cambiamenti climatici.”
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Ringraziamo Cesare Buffone per la gentile disponibilità.
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