L’Etichetta Positive Food è stata proposta con l’obiettivo di dare informazioni complete in merito alla sostenibilità di un prodotto. Come funziona nello specifico?
Nasce l’etichetta Positive Food per il settore alimentare, così da favorire acquisti più ecologici e consapevoli da parte dei clienti, ora informati sulle caratteristiche dei prodotti.
Cos’è l’Etichetta Positive Food?
L’etichetta Positive Food è stata ideata dal Milan Center for Food Law and Policy con il supporto scientifico dell’Università Statale di Milano. Nello specifico, il Milan Center for Food Law and Policy è un’associazione nata con l’obiettivo di sostenere i temi proposti nell’Expo 2015 tenutasi a Milano. Questa, in collaborazione con l’Università statale di Milano, ha dato vita alla Positive Food.
Si tratta, come già evidenziato, di un’etichetta alimentare in grado di fornire tutte le informazioni specifiche dei prodotti al consumatore. In particolare, l’etichetta fornirà delle informazioni dal punto di vista sostenibile, in modo da diffondere consapevolezza e sensibilizzare i consumatori verso acquisti più ecologici.
Come funziona l’etichetta?
Nello specifico, l’etichetta presenta 4 indici differenti, quali ambiente, filiera, nutrizione e persone. Ogni indice si basa su una valutazione da 0 a 5, in modo da favorire una panoramica sul livello di sostenibilità del prodotto. Di conseguenza, si avranno informazioni anche in merito all’impatto ambientale del medesimo, così come all’impatto sociale ed economico della filiera di riferimento.
I sistemi attuali danno informazioni in merito all’apporto calorico e ai nutrienti dei prodotti, mentre, in questo modo, si potranno avere informazioni in merito alla qualità sostenibile del prodotto e della filiera di riferimento.
Gli indici dell’etichetta sostenibile: ecco cosa sapere
Come già evidenziato, l’etichetta presenterà 4 indici principali: Ambiente, Filiera, Nutrienti e Persone.
- Ambiente: Evidenzia i processi che interessano il prodotto di riferimento;
- Filiera: Fornisce delle informazioni in merito all’impatto sociale, economico e alimentare della filiera di riferimento;
- Nutrienti: Descrive i valori nutrizionali del prodotto in modo completo;
- Persone: Fornisce delle informazioni in merito alla qualità di lavoro degli impiegati ed esamina diversi criteri quali innovazione sociale, parità di genere, equity.
Inoltre, l’etichetta presenterà anche un QR Code che conduce direttamente sul sito Food Positive, dove saranno elencati altri dati e risultati in merito al prodotto di riferimento. L’obiettivo, quindi, è quello di garantire una trasparenza sull’alimento al 100%.
Le parole di Filippo Giuggioli, responsabile del progetto per il Milan Center for Food Law and Policy
“Siamo orgogliosi di presentare il progetto Positive Food (…), dal 2015, subito dopo l’esperienza di Expo, lavoriamo costantemente per garantire la tutela del diritto al cibo, che deve essere qualitativamente adeguato per tutti. L’equità e la tutela del diritto nei sistemi alimentari sono temi cruciali, da cui dipende gran parte del benessere del singolo individuo. Inoltre, il Centro si impegna per certificare con credibilità ogni prodotto che viene offerto al consumatore, rendendo quest’ultimo il più informato possibile. Siamo sicuri che questo sia solo l’inizio di una rivoluzione dell’educazione alimentare”.