La data prevista per l’Earth Overshoot Day quest’anno si sposta al 22 agosto, un mese in più rispetto al 2019. Il lockdown mondiale dovuto alla pandemia da Covid-19 ha ridotto il consumo delle energie rinnovabili posticipando la data di quasi un mese rispetto all’anno precedente che è avvenuto il 29 luglio 2019.
Era dal 2005 che questa data non veniva indicata così tardi, infatti quell’anno l’Earth Overshoot Day fu il 25 agosto, e da allora ogni anno la data è stata ricalcolata sempre prima, coprendo un arco temporale inferiore ad un anno a causa dell’intenso consumo di risorse a livello mondiale. Nel 2020 il giorno in cui l’umanità avrà esaurito le risorse che il pianeta Terra riesce a rigenerare, e quindi mettere a disposizione, nell’arco di un anno e che da tempo ormai consumiamo prima della naturale scadenza sarà il 22 agosto.
Il Global Footprint Network, l’Istituto internazionale di ricerca, che ha ideato il metodo per calcolare il consumo delle risorse, ha rilevato nel 2020 una riduzione dell’impronta di carbonio del 14,5% dovuta al rallentamento produttivo ed economico globale causato dalla pandemia. Una notizia che può apparire un successo, ma che in realtà indica solo un cambiamento temporaneo e quindi insufficiente a ristabilire l’equilibrio necessario sullo sfruttamento delle risorse rinnovabili.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- L’Overshoot Day è una data che viene calcolata ogni anno dal Global footprint network (Gfn), organizzazione internazionale che si occupa di contabilità ambientale, e indica il giorno in cui le risorse rinnovabili della terra si esauriscono. La terra infatti è in grado di rinnovare alcune risorse nell’arco dell’anno ma a causa della rapidità con cui tali risorse vengono sfruttate il loro esaurimento varia di anno in anno.
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