È vero che si deve aspettare prima di fare il bagno?

Aspettare prima di fare il bagno|Aspettare prima di fare il bagno

Quante volte da bambini ci si è sentiti dire che dopo aver mangiato non si poteva fare il bagno in mare per diverse ora? Quanto c’è di vero in questa credenza di molti genitori? È vero allora che si deve aspettare prima di fare il bagno?

Quello di aspettare prima di fare il bagno al mare dopo aver mangiato è un vero cruccio per i più piccini che in spiaggia non desiderano altro che stare in acqua a giocare. Quanto c’è di vero in questa credenza tramandata da sempre? Ecco cosa dice in merito la scienza.

Bisogna davvero aspettare 3 ore prima di fare il bagno?

Sebbene la saggezza popolare, non sempre davvero saggia, suggerisca che dopo aver mangiato è necessario aspettare tre ore prima di fare il bagno pena una bella congestione, in realtà non è proprio così. Lo conferma l’International Life Saving Federation che definisce infondata la raccomandazione per cui è bene evitare il bagno dopo i pasti.

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Una credenza tutta nostrana

Indagando nelle credenze degli altri Paesi si scopre che se in Italia la maggior parte delle persone è convita che dopo i pasti sia necessario aspettare le canoniche tre ore prima di tuffarsi non è lo stesso altrove. Difatti pare che in altri luoghi del mondo questa tempistica venga ridotta a circa un’ora. Chi ha ragione? Probabilmente entrambi, o meglio dipende dai casi specifici.

Aspettare prima di fare il bagno
È vero che si deve aspettare prima di fare il bagno? – PEXELS

Aspettare prima di fare il bagno dopo aver mangiato: quanto?

La questione è alquanto dibattuta ed esistono diversi punti di vista tra i medici, cui è sempre consigliabile affidarsi. Come regola generale, però, è bene sapere che molto dipende da ciò che effettivamente è stato consumato a tavola. A seconda della tipologia degli alimenti introdotti, quindi contestualmente di quanto il pasto complessivo risulti “pesante”, è possibile fare una stima approssimativa di quanto tempo occorre per la digestione di questo. Per capire quanto aspettare prima di fare il bagno può essere utile conoscere la tempistica che il cibo impiega per transitare all’interno dell’organismo umano, ovvero quanto tempo serve affinché risulti digerito. Questo lasso di tempo cambia molto a seconda della classa alimentare di riferimento:

  • 20 minuti per digerire un succo di frutta;
  • dai 30 ai 40 minuti per la frutta e la verdura cruda;
  • circa 1 ora per i carboidrati, il latte scremato, i formaggi freschi e il pesce;
  • dalle 3 alle 4 ore per una bistecca di manzo;
  • 4 o 5 ore per i formaggi stagionati;
  • 5 ore per la carne di maiale.

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Cosa fare per evitare rischi in acqua?

Al mare è importante tenere un comportamento attento non solo in relazione alla tempistica legata alla digestione, difatti è bene ricordare sempre le seguenti regole:

  • non fare il bagno da soli, é importante che ci sia sempre una persona conosciuta che possa aiutarci che in caso di necessità;
  • entrare in acqua gradualmente, poiché sono gli sbalzi termici, quindi la differenza di temperatura dell’acqua e del nostro corpo, ad essere pericolosi e comportare uno shock termico cui può seguire uno svenimento;
  • consumare pasti leggeri ed evitare di bere alcol;
  • valutare il proprio stato psicofisico e attuare comportamenti congrui ad esso, per esempio se ci si è svegliati con poche forze evitare lunghe nuotate o sforzi prolungati.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Coldiretti e Ixe hanno condotto un sondaggio che ha rivelato cosa gli italiani consumano in spiaggia ai tempi del coronavirus. Ciò che è emerso è che il 30% circa porta il pranzo da casa e si tratta generalmente di insalate tra cui la classica insalata di riso e poi alternative quali quella di mare o di pollo. Tra le preferenze seguono la macedonia di frutta e la caprese a base di mozzarella e pomodoro. In buona sostanza con la propria schiscetta gli italiani tendono a rimanere leggeri.
  • La stessa indagine ha rivelato che gli italiani in vacanza spendono circa 1/3 del proprio budget complessivo proprio per il cibo.

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