È vero che abitare vicino al traliccio dell’alta tensione è pericoloso per la salute?

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Non è insolito vedere i tralicci dell’alta tensione lungo le strade e anche vicino alle abitazioni. Ma i campi elettromagnetici, da essi generati, sono potenzialmente dannosi della salute? Abitare vicino a un traliccio ha conseguenze sulla salute?

È vero che abitare vicino al traliccio dell’alta tensione è pericoloso per la salute?

Al momento è difficile dare una risposta univoca al quesito relativo alla pericolosità di abitare vicino al traliccio dell’alta tensione. Si tratta di un tema ancora oggetto di studio da parte della comunità scientifica, e come per ogni risposta certa della scienza è necessario poter valutare un numero di studi e prove tali da dare poter condurre ad una verità scientifica. Il processo spesso può implicare diversi anni di ricerca.

Ciò che però oggi è certo è che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito i campi elettromagnetici generati dai tralicci come possibilmente cancerogeni, ovvero vengono fatti rientrare nel gruppo 2B. Anche nell’affermazione della stessa OMS è insita una possibilità e non una certezza. Difatti, le sostanze inserite nel gruppo 2B sono per definizione sospetti cancerogeni umani, questo significa che ci sono limitate evidenze di cancerogenicità sia negli esseri umani sia negli animali.

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Cosa sono i tralicci ad alta tensione e come si classificano?

La definizione nella materia dell’ingegneria elettrica ci dice che un traliccio è un “sostegno metallico a travatura reticolare, parte dell’infrastruttura di rete destinata al trasporto di energia elettrica nel caso di linee elettriche aeree“. Detto in altri termini si tratta di una struttura costituita da elementi collegati fra loro che servono a trasportare l’energia elettrica e quindi, rifornire le città.

I tralicci possono avere forme diverse ed essere composti da diversi materiali, a volte anche combinati insieme, come: acciaio, alluminio, legno e calcestruzzo. Per quanto riguarda invece il voltaggio si distinguono i tralicci a:

  • altissima tensione, si tratta di quelli con un voltaggio superiore a 150 chilovolt;
  • alta tensione, tra 30 e 150 chilovolt;
  • media tensione, tra 1 e 30 chilovolt;
  • bassa tensione, con un voltaggio inferiore a 1 chilovolt.
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È vero che abitare vicino al traliccio dell’alta tensione è pericoloso per la salute? – SHUTTERSTOCK di PhotoMet

Cosa dice la scienza in merito alle conseguenze dell’abitare vicino al traliccio dell’alta tensione?

Negli anni ’80 e ’90 furono condotti una serie di studi epidemiologici sul tema. Questi in prima battuta indicarono un’associazione tra cancro e esposizione di lungo periodo a campi magnetici a bassa frequenza, di intensità inferiori per ordini di grandezza ai limiti raccomandati dalla Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti.

Le ricerche condotte in seguito hanno però suggerito che l’associazione tra leucemia infantile ed esposizione prolungata a livelli più alti di esposizione a campi magnetici di 50-60 Hertz in ambiente residenziale è debole. In effetti un l’ambiente ricreato in laboratorio non è identico a quello reale e in questo caso potrebbe sovrastimare i risultati finali. In tutti i casi ad oggi, da parte della scienza, non esistono indicazioni univoche circa gli effetti nocivi per la salute da esposizioni a lungo termine a bassi livelli di campo elettromagnetico dai tralicci o sulla diretta correlazione con patologie quali i tumori. Anche la Società Italiana di Medicina Ambientale si è pronunciato in relazione all’argomento. Questa ha affermato che gli effetti acuti tendono a verificarsi soltanto a livelli di esposizione molto elevati rispetto ai livelli che, invece, si riscontrano nei normali ambienti di vita.

Data l’incertezza sul potenziale danno alla salute, per proteggere la popolazione dall’esposizione a campi elettrici e magnetici, è intervenuta la legge. Il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 2003 pone i limiti di esposizione di campo elettrico (5kV/m) e magnetico (100 mT) per la protezione da possibili effetti a breve termine. I valori di attenzione (10 mT) e l’obiettivo di qualità (3 mT) del campo magnetico per la protezione da possibili effetti a lungo termine connessi all’esposizione nelle aree di gioco per l’infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenza non inferiore a quattro ore giornaliere.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu? 

  • La prima linea di trasmissione elettrica a carattere industriale entrò in funzione in Italia 130 anni, nel 1882, e fu installata tra Tivoli e Roma. Oggi nel nostro paese sono circa 200.000 i tralicci della Rete di Trasmissione Nazionale e la Rete Alta Tensione è lunga circa 60.000 chilometri.

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