Disastro ambientale in Ecuador: 6.300 barili di petrolio sversati in Amazzonia

Foresta amazzonica

L’incantevole foresta Amazzonica, si estende su una superficie di ben 6,7. milioni di km ed è la foresta pluviale più estesa rimasta attualmente in tutto il mondo e la porzione più grande si trova in Brasile. Nella prima settimana di febbraio è stata registrata una rottura importante di un oleodotto, ciò ha causato non pochi danni. Infatti è stato un vero e proprio disastro ambientale in Ecuador: 6.300 barili di petrolio sversati in Amazzonia.

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Disastro ambientale in Ecuador: 6.300 barili di petrolio sversati in Amazzonia

Ebbene sì, nella meravigliosa foresta amazzonica è capitato qualcosa di irreparabile, ben 6.300 barili di petrolio sono stati sversati nella parte ecuadoriana. Ciò è avvenuto nella prima settimana di febbraio 2022. Ed è stata proprio l’azienda proprietaria dell’oleodotto a comunicare il terribile evento. Secondo quanto è stato comunicato dalla compagnia petrolifera proprietaria, avrebbero già provveduto a recuperare un quantità pari a 5.300 barili di petrolio. La buona notizie è che l’84% del contenuto è stato recuperato. Ma la domanda che sorge spontanea è: com’è potuta capitare una cosa di questo tipo? La compagnia petrolifera spiega che, il motivo che ha causato il rilascio di una quantità simile di petrolio è stato causato dalla caduta di una pietra lungo il tratto. Si tratta quindi, di un cedimento causato dalle pessime condizioni in cui versa il tetto del vicino Rio Coca. Qualche notizia in più sulle peculiarità dell’evento:

  • L’oleodotto in questione è in funzione dal 2003
  • Ha una capacità installata di trasportare fino a 450.000 barili ogni giorno
  • Attualmente ne trasferisce solo il 43,7% rispetto al suo potenziale

La foresta Amazzonica: la più grande foresta pluviale al mondo

Se si pensa che tutto ciò, 6,300 barili di petrolio, sono finiti proprio nell’incantevole foresta amazzonica è un colpo al cuore. Un patrimonio di inestimabile valore da cui dipende l’intera esistenza di tutto il pianeta terra. Purtroppo, negli ultimi decenni hanno avuto luogo interventi di distruzione della foresta per la produzione di legname pregiato. Ma non solo, sono stati fatti interventi anche per la messa a coltura delle ampie aree disboscate, per prender spazio piantagione di soia. E le forme di distruzione e sfruttamento di questo incantevole luogo hanno portato a risultati allarmanti, come l’impoverimento della biodiversità e il diffondersi di fenomeni di desertificazione. Si parla di 800.000 kmq, l’area deforestata, un numero preoccupante.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il 20% dell’ossigeno nel mondo è prodotto dalla foresta amazzonica
  • La foresta pluviale amazzonica ospita molteplici creature. Uno tra i quali è il ragno Goliath birdeater. È un ragno così grande che può mangiare gli uccelli. In effetti, è la tarantola più pesante del mondo. Con una lunghezza del corpo di 13 centimetri, fa sembrare minuscoli quasi tutti gli altri ragni. Non è pericoloso per l’uomo, se si toccano i suoi peli spinosi che può perdere quando si avvicina, può causare un’irritazione che può durare per giorni.
  • L’Amazzonia ha il fiume più lungo del mondo, ma pochi sanno che c’è un altro fiume nella foresta amazzonica. Uno di questi si chiama ‘The Boiling River’ e non a caso si è guadagnato il suo nome. Infatti, letteralmente sta bollendo e a volte la sua temperatura può raggiungere i 93 gradi Celsius. Il vapore sale dalla sua superficie avvertendo tutti gli esseri viventi che non dovrebbero nemmeno pensare di fare un tuffo lì. È interessante notare che gli scienziati non hanno scoperto il motivo di una temperatura così estrema. Ma prevale una teoria, vale a dire a causa di una compagnia di perforazione, che ha accidentalmente rilasciato gas dall’interno della Terra nel fiume. Sarebbe una scoperta assai clamorosa.

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