Il design italiano continua a essere un pilastro fondamentale dell’economia nazionale e un punto di riferimento a livello europeo. Secondo il rapporto “Design Economy 2024” presentato dalla Fondazione Symbola, Deloitte Private, POLI.design e ADI, il settore del design in Italia conta 41.908 operatori, suddivisi tra 24.596 liberi professionisti e lavoratori autonomi e 17.312 imprese. Queste realtà hanno generato un valore aggiunto di 3,14 miliardi di euro, impiegando complessivamente 63.485 persone. (Fonte: Furnishing Idea)
A livello europeo, l’Italia detiene una posizione di leadership nel settore del design, rappresentando il 19,7% degli addetti e il 22,3% del fatturato totale dell’Unione Europea. Tra il 2021 e il 2022, il fatturato delle imprese italiane di design è cresciuto del 27,1%, quasi il doppio della media comunitaria del 14,4%.
Dati di mercato del design italiano
La Lombardia si distingue come la regione con la maggiore concentrazione di attività di design, ospitando il 29,4% delle imprese, generando il 32,7% del valore aggiunto nazionale e impiegando il 27,7% degli addetti del settore. Milano, in particolare, si conferma capitale del design italiano, concentrando il 18,8% del valore aggiunto e il 13,3% degli addetti a livello nazionale. (Fonte: Furnishing Idea)
Questa densità di competenze, imprese e iniziative culturali rende Milano un hub strategico, non solo per il mercato interno ma anche per attrarre investimenti e collaborazioni internazionali. Eventi come il Salone del Mobile e il Fuorisalone hanno consolidato la reputazione globale della città, generando un indotto turistico e commerciale che va ben oltre la sola settimana della design week.
Design Made in Italy: specializzazioni e trend di mercato del design italiano
Il settore del design in Italia è caratterizzato da diverse specializzazioni:
- Communication and Multimedia Design: rappresenta il 35,1% delle attività, includendo grafica, art direction, pubblicità, marketing, editoria, videomaking, motion graphics, fotografia, illustrazione, social media content creation e data visualization.
- Space Design: comprende il 17,1% delle attività, focalizzandosi sulla progettazione di spazi pubblici e privati, fisici, ibridi e digitali.
- Project Services: al 15,7%, include modellazione analogica e digitale, prototipazione, engineering and testing, modellistica per la moda.
- Product Design: rappresenta il 12,6% delle attività, una percentuale che conferma la forza storica dell’Italia nella progettazione di oggetti e complementi d’arredo.
- Brand Design: con l’11,7%, si occupa della costruzione e gestione dell’identità di marca.
(Fonte: Furnishing Idea)
Questi dati mostrano un panorama complesso e multidisciplinare, in cui il design non è più confinato all’estetica del prodotto ma si estende alla comunicazione, all’esperienza d’uso e alla narrazione identitaria dei brand.
Sostenibilità e innovazione tecnologica: i nuovi pilastri
Un aspetto significativo emerso dal rapporto è l’attenzione crescente verso la sostenibilità ambientale. Circa il 74,8% degli intervistati ha sottolineato l’importanza della sostenibilità nei progetti in corso, evidenziando una crescente consapevolezza nel settore. Questo include non solo l’adozione di materiali riciclabili, ma anche un cambiamento nell’approccio progettuale: pensare prodotti duraturi, riparabili, modulari.
Inoltre, l’adozione di tecnologie avanzate sta trasformando il panorama del design. L’Extended Reality (XR) è considerata una delle innovazioni più significative dal 40,6% degli operatori, offrendo strumenti immersivi che stimolano la creatività e aprono nuove opportunità di business. L’Intelligenza Artificiale, sia predittiva che generativa, è riconosciuta dal 37,7% degli intervistati come un mezzo per rendere più efficiente la progettazione e offrire idee avanzate, sebbene la sua adozione sia ancora limitata, con solo il 45% dei progettisti che valuta la propria competenza sul tema come medio-alta.
Nuove figure professionali nel design
Il rapporto “Design Economy 2024” ha identificato 20 nuove figure professionali emergenti nel settore del design, evidenziando l’interconnessione del design con l’innovazione e le tecnologie. Tra queste:
- Biodesigner: focalizzato sull’utilizzo di materiali biologici e processi naturali nel design di prodotto e architettura.
- Digital Content Strategist: figura chiave nella definizione della strategia comunicativa multicanale.
- Legal Designer: specialista nel rendere accessibili e comprensibili informazioni legali attraverso l’approccio progettuale.
- Service & System Designer: progettista di servizi complessi e reti interconnesse tra utenti, aziende e tecnologie.
Queste nuove professionalità testimoniano la trasformazione del design in un ambito sempre più strategico e trasversale, capace di incidere sulle decisioni di business e sui comportamenti sociali.
Il futuro del Made in Italy nel design
Il settore del design in Italia non solo mantiene una posizione di rilievo a livello europeo, ma continua a evolversi, abbracciando nuove tecnologie e affrontando le sfide della sostenibilità. Questa dinamicità assicura al design italiano un ruolo centrale nel panorama internazionale, fungendo da motore di innovazione e competitività per l’intero sistema produttivo nazionale.
La capacità di coniugare tradizione artigianale e innovazione digitale, tipica del tessuto imprenditoriale italiano, rappresenta un vantaggio competitivo unico. Inoltre, l’identità estetica forte, riconoscibile e radicata nella cultura del progetto, continua a essere un elemento distintivo del Made in Italy.
Il design, in questo senso, non è solo un comparto economico: è un asset strategico per la reputazione dell’Italia nel mondo. E mentre il settore si prepara a nuove sfide globali, dal climate change alla digitalizzazione, rimane fedele alla sua vocazione più profonda: migliorare la vita delle persone attraverso il progetto.