Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha evidenziato tramite diversi analisi i risvolti positivi del boom eolico e fotovoltaico.
Di seguito tutto quello che c’è da sapere sui dati Terna il merito al presunto boom eolico e fotovoltaico.
Cosa è emerso dai dati Terna?
Terna, il leader nazionale della rete elettrica, ha evidenziato tramite alcune analisi come, durante il periodo di gennaio 2023, sono stati raggiunti ottimi risultati in merito al boom eolico e fotovoltaico. Nello specifico, è emerso come le domande della connessione alle rete di impianti generati da fonti rinnovabili hanno raggiunto ben 340 Gigawatt. Si tratta del 34% di energia solare e del 54% di energia eolica come fonte. Questi risultati sono estremamente positivi, in quanto rappresentano 5 volte gli obiettivi che l’Italia si era posta entro il 2030.
Boom eolico e fotovoltaico: cosa è Econnextion?
Con l’obiettivo di divulgare tutti i dati con la massima validità e qualità, Terna ha ufficializzato, l’ultima settimana di febbraio la piattaforma Econnextion. Si tratta di un sistema che consente di monitorare tutte le iniziative relative allo sviluppo di reti elettriche in relazione alle fonti rinnovabili.
Piano di Sviluppo 2023: di cosa si tratta?
Terna, inoltre, ha presentato il Piano di Sviluppo 2023 della rete di trasmissione. Secondo quanto emerso, si prospettano oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 10 anni, si tratta di un aumento del 17%, proprio con l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione del Paese, ridurre la dipendenza da fonti estere e, soprattutto, fare diventare il sistema elettrico italiano più ecologico e sostenibile. Nello specifico, una tra le novità più importanti è sicuramente la rete Hypergrid. Si tratta di una rete in corrente continua così da garantire una maggiore sicurezza energetica. L’azienda, inoltre, ha prestabilito ben cinque dorsali elettriche, dal valore di 11 miliardi di euro, per incentivare la capacità rinnovabile.
Grazie all’Hypergrid si potrà passare da 16 GW odierni a ben 30 GW. Si tratta di uno sviluppo senza paragoni, che migliorerà al massimo le capacità di scambio di mercato. L’azienda inoltre propone nel Piano un pacchetto di misure Fit-for-55. Si tratta di una serie di incentivi che prevedono una riduzione del 55% di Anidrite Carbonica entro il 2030. Per il 2040, invece, è prevista una riduzione che raggiunge i 12.000 kt/anno.