La Russia, paese al centro di questioni importanti quanto terribili strettamente legate in questi ultimi giorni alla guerra in Ucraina, è da tempo un paese controverso, tanto che per vivere in Russia nell’epoca contemporanea, bisogna considerare tanti aspetti. Benessere materiale, sociale e personale, condizioni mediche, livello di istruzione, cultura e situazione ambientale, sono i parametri che di solito si considerano per comprendere, la qualità della vita di un paese. Cerchiamo quindi di leggere la situazione attuale attraverso questi dati.
Vivere in Russia nell’era contemporanea
Innanzitutto, stando ai dati della Banca Mondiale, la Russia è uno dei Paesi dove si registra una maggiore disuguaglianza economica, con una forbice tra ricchi e poveri che si è fatta sempre più ampia nel corso degli anni. Si parla del 10% delle persone che possiedono più dell’80% della ricchezza totale.
Un fenomeno iniziato negli anni ’90, in seguito allo scioglimento dell’Unione Sovietica e con l’inizio dell’era della privatizzazione. Fenomeno che per molti esperti è legato alla debole legislazione in materia di privatizzazione vigente in quegli anni. Questo favorì l’arricchimento di una speciale classe di persone, una sorta di super ricchi noti come oligarchi. Sebbene, anche nella società dell’Unione Sovietica ci fosse una classe privilegiata che aveva accesso a beni e servizi migliori, le differenze salariali erano meno evidenti.
E nonostante il numero dei russi sotto la soglia di povertà sia calato negli anni 2000, in epoca recente si registrano ancora 20 milioni di russi che ancora vivono in stato di indigenza.
Per comprendere lo stile di un paese un parametro fondamentale è l’aspettativa di vita influenzato da diversi fattori. Ebbene, stando a quello che riportano gli esperti pare che la Russia sia il paese con una delle più basse aspettative di vita al mondo essendo di soli 66 anni. Per l’esattezza si parla di 59 anni per gli uomini e 73 anni per le donne. Non migliorano il quadro neanche i dati relativi alla natalità. Secondo l’ente statistico Rosstat, all’ inizio del 2021 gli abitanti erano 146 milioni 238 mila abitanti. Il minimo storico dal 2014, anno che ha visto un balzo di oltre 2 milioni grazie all’annessione della Crimea.
La vita nelle città della Russia
La Russia è una nazione estesa e sconfinata, lo stato più vasto al mondo con ben 11 fusi orari diversi. Vivere in questi luoghi non è semplice neanche dal punto vista climatico: gli inverni sono particolarmente freddi. Le temperature possono arrivare persino a -30°, mentre con il caldo si toccano +25°.
Le città principali sono Mosca, la capitale, una metropoli cosmopolita, costosa e piuttosto caotica e San Pietroburgo, da molti considerata come una città più vivibile.
Sono meno note ma meritano di essere conosciute anche altre cittadine che animano questo grande paese. Come Vologda, città della Russia occidentale fondata nel 1147, Jaroslavl il cui centro storico è patrimonio mondiale dell’UNESCO. O Rostov, un’ antica città principesca animata dalle izbe multicolore, tipiche case rurali costruite in legno.
A livello abitativo il costo medio di una casa in affitto in Russia è di 31.052,31 RUB (circa 223 euro ) mentre il costo medio per comprare casa in Russia è di 72.972,40 RUB al metro quadro ( circa 520 euro ). Una cifra che per essere valutata correttamente, deve tenere conto degli stipendi medi.
Secondo i numeri dell’ufficio statistiche di Mosca, lo stipendio medio in Russia si aggira oggi sui 450 euro al mese. E se sembrano pochi bisogna pensare che fino a pochi anni fa erano la metà, 290 euro nel 2010 per la precisione. Non solo, con il tempo anche la forbice tra gli operai, gli agricoltori e gli impiegati e i redditi dei dirigenti dello Stato si è allargata.
Ovviamente questi dati saranno senza dubbio da rivedere nel futuro più prossimo, visto il periodo delicato e complesso che il Paese sta vivendo, con il conflitto in corso in Ucraina e le sanzioni ad esso legate. Sanzioni che stando alle stime degli esperti, potrebbero portare il paese al default con conseguenze pesanti sullo stile di vita dei cittadini russi.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo l’agenzia di relocation Intermark, nella prima metà del 2021 sono stati rilasciati in Russia, circa 21.000 permessi di lavoro per specialisti altamente qualificati. Nel 2020 erano stati 7.000 nello stesso periodo del 2020 e 16.000 nella prima metà del 2019.
- Secondo un sondaggio del 2018 condotto dall’istituto demoscopico indipendente Levada, solo un quarto dei russi non mostra nostalgia per l’Urss. Il 52% degli intervistati che si rammarica per il crollo dell’Unione Sovietica adduce come motivazione “l’interruzione del sistema economico integrato”. Mentre per il 36% la ragione principale è la nostalgia di “appartenere a una grande nazione”.
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