La Russia e le sue tradizioni
La Russia si estende per circa 17 milioni di km². Così. la federazione si classifica al primo posto nella classifica dei paesi più estesi al mondo. Per quanto riguarda le tradizioni nazionali della Russia, queste sono legate ad un folklore prevalentemente pagano. Le tradizioni nazionali della Russia sono prevalentemente legate a festività, come il Carnevale, l’Epifania, oltre che al Natale.
Il folklore russo
Le tradizioni nazionali della Russia hanno origini molto antiche. Infatti, il folklore ha iniziato a svilupparsi all’incirca più di 1000 anni fa ed è stato influenzato da svariatissime culture, fra cui quella dell’Europa Occidentale. Come il folklore ucraino, anche quello russo è pieno di miti e tradizioni della cultura slava. Perciò, molto spesso le leggende ed i personaggi assumono caratteristiche pagane. Fra i più conosciuti personaggi dei miti russi si trovano:
- il Baba Yaga. Si tratta di una vecchia strega che vola su un mortaio. Vive in una capanna, dalle zampe di gallina come fondamenta e le cui mura sono composte da ossa umane. A seconda dei racconti, Baba Yaga talvolta è un personaggio malefico, talvolta, invece, è fonte di ispirazione e consigli.
- Žar-ptica, un uccello dalle meravigliose sembianze, usato come aiutante degli eroi nelle famosissime fiabe russe.
Fra le varie tradizioni nazionali della Russia, le principali sono:
- la Giornata della Vittoria
- il Capodanno
- il Giorno dell’Epifania
- la Maslenica
- il Natale
La Giornata della Vittoria
Ogni 9 maggio, il popolo russo festeggia la giornata della vittoria. Si tratta della seconda ricorrenza più popolare, subito dopo il Capodanno. La mattina di ogni 9 maggio, si è soliti guardare in televisione la grande parata sulla Piazza Rossa. La gente offre i propri auguri ai veterani, in particolare ai loro parenti. Infatti, la Grande guerra patriottica (così è conosciuta in Russia la Seconda guerra mondiale) ha riguardato tutte le famiglie russe. Per la durata di tutta la giornata, vengono trasmessi film sovietici sulla guerra. Inoltre, ultimamente, ogni 9 maggio si è soliti celebrare una nuova tradizione: la sfilata del Reggimento Immortale. Le persone portano in corteo le foto dei loro parenti che hanno combattuto al fronte.
Il Capodanno
Per la popolazione russa, il Capodanno è un vero e proprio culto popolare. Infatti, secondo i dati di un sondaggio del Russian Public Opinion Research Center Vciom, il Capodanno è festeggiato dal 96% dei russi. I rituali immancabili sono:
- avere in ogni tavola la c.d. Olivier, un’enorme insalata russa
- guardare in televisione la commedia cult “Ironija sudby, ili S liogkim parom!” (“L’ironia del destino, oppure Buona sauna!”, del 1975). Ogni canale russo, ad orari differenti, trasmette questo film.
Il giorno dell’Epifania
Il giorno dell’Epifania è una delle tradizioni nazionali russe più conosciute. Questa festa è celebrata il 19 gennaio (a causa dell’adozione del calendario giuliano). Questa festa è caratterizzata dalla benedizione dell’acqua. Perciò, si creano, se possibile, delle fonti battesimali. Laddove non fosse possibile, vengono preparate delle vasche con l’acqua da benedire all’interno di chiese e santuari. Così, il prete o il sacerdote immerge la croce per benedire l’acqua. Secondo la tradizione quest’acqua santa possiede le proprietà benefiche del fiume Giordano (lo stesso dove fu battezzato Gesù Cristo).
La Maslenica
La Maslenica ha origini pagane ed, originariamente, sanciva la fine dell’inverno. Con l’avvento del cristianesimo, questa festività è stata collegata alla Quaresima. Durante questa festività (nota anche come il carnevale russo) si festeggia l’abbondanza. Infatti, il nome della festività deriva dalla parola “maslo”, cioè burro. La a caratteristica principale di questa ricorrenza è il coinvolgimento di ogni abitante. Inoltre, secondo le credenze popolari, chi non partecipa parte ai festeggiamenti è destinato a sfortuna, infelicità e malattia. Il personaggio simbolo della Maslenica è čučelo. Si tratta di una sorta di specie di spaventapasseri, cui si dà fuoco alla fine della festa. In questo modo, ci si augura che con le sue ceneri portino via i dolori e le preoccupazioni dell’anno precedente.
Il Natale
Nel 1991, dopo la caduta dell’URSS, la chiesa ortodossa ha reintrodotto la festività del Natale. Il protagonista simbolo di questa festività è il Дед Мороз, ossia Nonno Gelo. Questo personaggio è caratterizzato da una lunga barba bianca e da un lungo vestito, dal colore blu o bianco. Come Babbo Natale, anche Nonno Gelo distribuisce i regali ed è spesso accompagnato dalla nipote Снегурочка. Le tradizioni tipiche del Natale russo sono:
- i Коляды. Si tratta di una serie di canti popolari natalizi cantati. Ogni bambini, con indosso costumi e maschere, cantano questi motivetti. mentre passano di casa in casa per ricevere dei doni
- святки. Durante il periodo natalizio (fino all’epifania) si eè soliti farsi predire il futuro.
Tutto il periodo che va dalla vigilia di Natale (6 gennaio) fino al 19 gennaio (epifania russa) viene chiamato Святки-колядки, proprio per queste due tradizioni sopra citate.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Dall’inizio dell’attacco (24 febbraio) ammonterebbero a 15.800 i soldati drussi morti in guerra in Ucraina. Inoltre, la Russia avrebbe perso anche forze russe avrebbero perso anche 108 aerei, 124 elicotteri, 1.033 autoveicoli, 4 unità navali, 72 cisterne di carburante e 50 droni.
- Secondo i militari americani, attualmente sarebbero rimasti uccisi tra i 2mila e i 4mila soldati russi. Infatti, dalla Russia non arrivano regolarmente notizia circa le cifre dei propri caduti. L’ultima cifra ufficiale di Mosca è quella datata 2 marzo, in cui il ministero della Difesa ha reso pubblico il numero dei morti tra le proprie file: 498 militari. Invece, feriti ammontavano a 1.597.
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