I Charity Shops nascono con lo scopo di unire la vendita dell’usato alla beneficienza. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta e dove è possibile trovare luoghi di questo tipo in Italia.
I Charity Shops iniziano a diffondersi durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare nel 1941 in una Inghilterra bombardata dai nemici tedeschi. Definiti letteralmente “negozi di beneficienza” l’idea nacque dalla Croce Rossa per cercare di raccogliere fondi da destinare a tutti coloro che stavano patendo la delicata situazione storica, che ne fonda in pochissimo tempo ben 150. Attualmente solo il Regno unito conta più di 9.000 attività di questo genere ma anche in Irlanda sono presenti in gran numero. Oggi si può parlare di negozi di vendita al dettaglio che vengono gestiti da un ente di beneficenza allo scopo di raccogliere fondi a sostegno di diverse cause.
Come funzionano i negozi di beneficienza
Il funzionamento dei Charity Shops è molto semplice. In pratica sia aziende che privati possono donare a questi negozi, quindi regalano, qualcosa a loro non più necessaria. Generalmente gli articoli donati riguardano abbigliamento, calzature, libri, cancelleria, oggetti e complementi di vario tipo per la casa. Ciò che si ricava dalla vendita di tali oggetti è destinato ad opere di beneficenza e a coprire le varie spese di amministrazione dei negozi. Un po’ come avviene nei classici mercatini dell’usato con la differenza che lo scopo ultimo è benefico.
All’interno di queste attività operano dei volontari appartenenti alla comunità, quindi non stipendiati, che dedicano agli altri parte del loro tempo. Il loro lavoro consiste nel selezionare e sistemare tutto ciò che arriva e poi vendere effettivamente tali prodotti.
In questo modo sia chi dona che coloro che acquistano sanno che con questo piccolo gesto potranno aiutare qualcuno che ne ha bisogno. Inoltre al tempo stesso questa attività può essere definita assolutamente sostenibile poiché fondata sul riutilizzo di oggetti. I negozi di beneficienza diventano così dei luoghi di diffusione della cultura del dono e del riciclo.
Dove trovare dei Charity Shops in Italia
Sebbene il fenomeno dei Charity Shops sia largamente diffuso in alcune parti dell’Europa, nel nostro paese non si trovano tanti negozi di questo genere. Quelli attualmente presenti sono:
- Ri-Chic, negozio di vendita solidale di abbigliamento, calzature e oggetti di bigiotteria, si trova a Milano in via Adige 10, e il nome richiama appunto i concetti di riciclo, riuso e risparmio;
- Charity Chic, negozio vintage dove è possibile acquistare abiti, accessori, oggettistica e libri, sull’esempio degli shops inglesi il ricavato è devoluto a enti assistenziali benefici, si trova a Bari in Via Saverio Lioce 41;
- Arché Vintage – Charity Shop, aperto al pubblico dal 2007 si trova a Milano in via Ressi 23, qui da un lato i ricavi vengono utilizzati per sostenere i progetti sociali di Fondazione Arché e dall’altro il negozio provvede a donare capi a famiglie in situazioni di disagio.
I Charity Shops del Regno Unito
Londra è in assoluto la città più famosa per i suoi numerosi Charity Shops. Ecco quali sono i più noti negozi di beneficienza che si trovano nel Regno Unito.
- Oxfam, si tratta di una delle più importanti confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuti umanitari. Con i suoi 700 negozi in Inghilterra persegue lo scopo di sconfiggere la povertà nel mondo e lavora per garantire i diritti umani, l’uguaglianza di genere, l’accesso gratuito all’assistenza medica di base e all’istruzione.
- British Heart Foundation, fondazione che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca e la cura delle malattie cardiovascolari, oggi prima causa di morte nel mondo.
- Defying Dementia, l’obiettivo di questo ente è quello da un lato di sensibilizzare e dall’altro di raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie neurodegenerative del cervello.
- Cancer Research UK, ente di beneficenza che raccoglie fondi da destinare alla ricerca scientifica volta a prevenire, diagnosticare e curare tutti i tipi di cancro. Lo scopo è quello di migliorare le cure già esistenti e lavorare per ricercare nuove terapie che possono aumentare le possibilità di sconfiggere una delle malattie più diffuse al mondo.
- Traid, si tratta di un ente che finanzia progetti di sviluppo sostenibile nelle zone più povere del mondo.
- St John’s Hospice Shop, ente di beneficenza che si trova nel Lancashire che lavora al fine di offrire cure palliative gratuite ai malati terminali.
- The Samaritans, organizzazione dedicata alla prevenzione del suicidio che offre supporto psicologico 24 ore su 24 tutti i giorni, e lo fa con diverse modalità per telefono, tramite e-mail, per SMS e anche di persona.
- Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), primo ente di beneficenza per il benessere degli animali al mondo.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Secondo i dati di ActionAid il 13% della popolazione mondiale vive con meno di 1,90 dollari al giorno. Questo significa che 902 milioni di persone nel mondo vivono in condizione di povertà estrema.
- Secondo le stime del World Food Programme, ad oggi sono, invece, 795 milioni le persone che soffrono quotidianamente la fame.
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