Quali sono le norme che una cucina deve soddisfare? La sicurezza prima di tutto: specialmente se siamo in presenza di bambini.
La cucina è l’ambiente della casa più critico a causa del connubio tra elettricità, acqua e gas. Dati recenti sugli incidenti domestici confermano che questi sono in crescita tra gli abitanti italiani: ogni anno si verificano almeno 3 milioni di incidenti domestici, che interessano oltre 3,5 milioni di persone. Tra i luoghi più a rischio al primo posto va l’ambiente cucina, spazio in cui avvengono il 63% degli incidenti. Per questo progettazione, installazione e utilizzo degli impianti devono seguire determinate regole.
Piano cottura
Mai mettere a contatto le condutture dell’acqua con quelle del gas. Queste ultime devono essere impermeabilizzate con una guaina e non devono mai passare sul retro del forno per evitare surriscaldamento. Verificare che la linea di alimentazione del piano cottura a induzione sia protetta. Se i piani di cottura sono alimentati a gas questi ultimi devono essere dotati di termocoppia, per cui l’erogazione del combustibile si possa interrompere in mancanza di fiamma.
Metratura minima
Qui è più difficile dare un consiglio, dato che la normativa cambia da comune a comune. A Milano ad esempio una cucina è considerata abitabile se ha più di 5 metri quadri, mentre a Firenze lo è soltanto a partire da 9 metri. A Roma quello che conta è invece il volume: una cucina deve superare i 15 metri cubi. Di solito l’altezza minima di un locale abitabile è di 2,70 metri, ma sopra i 1000 metri s.l.m. è possibile scendere a 2,55 metri.
Superfici apribili
Anche qui le cose si complicano: a Milano il rapporto aeroilluminante (quello tra le superfici apribili e la superficie di calpestamento) è di 1/10, mentre in altre parti d’Italia questo rapporto sale a 1/8. A Bolzano basta 1/16. Mentre a Roma è sufficiente che la cucina sia dotata di un’apertura minima di 1,5 metri quadri.
Cappa aspirante
Obbligo in ogni casa che il piano di cottura a gas abbia una cappa aspirante. L’obbligo cade nel caso di piani a induzione, anche se la soluzione è fortemente consigliata. Ogni cucina dev’essere obbligatoriamente aerata con due fori a parete: uno all’altezza del pavimento e l’altro all’altezza del soffitto, aventi sezione pari almeno a 100 cm quadri. Se i piani cottura sono alimentati a gas propano le aperture devono essere dirette, mentre in presenza di un piano a induzione l’apertura inferiore può essere indiretta.
Elettricità
Qualora l’impianto elettrico sia stato realizzato prima del marzo 1990 quest’ultimo deve essere dotato di presa a terra, interruttore differenziale e di protezione dai sovraccarichi. Per gli impianti più recenti, o quelli ancora da progettare, le prese elettriche devono essere collocate a una distanza di almeno 60 cm dalle tubature d’acqua e dalle fonti di calore, quindi dal piano cottura e dal lavello. Ricordatevi di dotare la parete cucina di almno 5 prese, due delle quali da posizionare direttamente sul top, ma a distanza di sicurezza. Oggi questo è facilitato dal fatto che le cucine moderne o a isola prevedono già sistemi multipresa estraibili a norma. Suggeriamo di prevedere almeno una presa standard tedesco/italiano da 10/16 A
Elettrodomestici
Le normative europee danno i requisiti minimi di sicurezza che ogni elettrodomestico deve obbligatoriamente avere: dicitura CE e meglio se dotati di certificazione IMQ o ENEC. Limitate il più posisbile l’uso di prolunghe e “ciabatte” per gli elettrodomestici. Ogni elettrodomestico dovrebbe avere una sua presa indipendente a parete.
Ecco quanto gas si consuma per cucinare
Cucine professionali
Infine un capitolo a parte riguarda le cucine professionali. Difficile in un articolo riassumere tutte le condizioni da seguire per assicurarsi una cucina professionale a norma. Esistono corsi appositamente organizzati per professionisti di questo settore. Consigliamo di partire da questo opuscolo realizzato dal Dott. Mauro Scartazza, Consulente Salute Sicurezza e Igiene degli Alimenti.
In copertina: Credits Photo: G-Stock Studio – Shutterstock
Pillole di interior: lo stile di cucina che fa per te
Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- Se in cucina secondo i dati Istat avvengono il 63% degli incidenti., a seguire troviamo la camera da letto con il 10%, poi il soggiorno con il 9% e infine a pari merito le scale e il bagno, entrambi gli ambienti con l’8%.
- Dei 3 milioni di incidenti domestici che ogni anno interessano oltre 3,5 milioni di persone fra le categorie più a rischio segnaliamo le donne, seguite in minor percentuale da anziani e bambini, soprattutto di età inferiore ai 5 anni.
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