Divenire imprenditori e avviare una propria attività comprende anche la conoscenza (seppur minima) del mondo fiscale associato. Mai come nell’ultimo anno i commercianti, si vedono in ginocchio e necessitano di aiuti da parte dello Stato. Ecco che forse non tutti sanno del credito d’imposta. Un’agevolazione, un credito fiscale, che qualsiasi contribuente (persona fisica o impresa), ha diritto verso il nostro Stato italiano (Agenzia delle Entrate, Inps e Inail).
Credito d’imposta: cos’è e a cosa si riferisce?
Il credito d’imposta è quell’agevolazione nata in ausilio alle aziende, in modo da incentivarne gli investimenti, abbattendo, allo stesso tempo, il carico fiscale sugli utili.
In pratica, il credito d’imposta, è uno sconto sulle tasse che versiamo al Fisco. E si può applicare per sgonfiare le imposte a debito o qualsiasi altro tipo d’imposta.
Ma non è un prestito da poter utilizzare a piacimento. Dev’essere tassativamente incanalato nel pagamento delle tasse.
In questo particolare periodo storico, però, è stata data la possibilità anche di una cessione del credito, necessaria per l’immediata liquidità per la propria attività aziendale.
Quando si verifica il credito d’imposta?
Esistono due situazioni per le quali il credito d’imposta si possa verificare:
- errore di calcolo tasse: all’impresa vengono addebitate tasse più alte del reale debito. E devono essere restituite. Questo è il caso in cui si verifica un credito d’imposta compensativo.
- Incentivi da parte dello Stato: vengono elargite agevolazioni e incentivi allo scopo di spingere le imprese ad investire. Perché? Una parte di quell’investimento verrà pagata direttamente dallo Stato, attraverso il credito d’imposta concesso all’azienda, per il pagamento delle imposte di debito, mentre l’altra parte viene saldata direttamente dall’imprenditore. Ovviamente prima l’impresa anticipa il totale e solo dopo viene risarcito il credito concesso.
Credito d’imposta: 4 tipologie per incentivare gli investimenti:
Come si utilizza il credito d’imposta?
Esistono due modalità per poter beneficiare del credito d’imposta per la compensazione e, quindi, di utilizzarlo:
- Dichiarazione dei redditi: indicandolo direttamente.
- Modello F24: inserendo l’apposito codice che indica l’Agenzia delle Entrate per il tributo specifico.
Limiti di applicazione per il credito d’imposta
Stando alle disposizioni della Legge di Bilancio 2020, i vari crediti d’imposta hanno un limite:
- art. 1, comma 53, della L. 24 dicembre 2007, n. 244 per l’utilizzo dei crediti, 250.000 euro annui.
- Art. 34 della L. 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni: compenso in crediti d’imposta e contributi ad un massimo di 700.000 euro.
Perché è importante per gli imprenditori?
Sembra scontato, ma per chi non ne è a conoscenza o non è pratico di burocrazia e sistema tributario, la risposta non è così ovvia.
Innanzitutto è necessario informarsi e confrontarsi, soprattutto con i professionisti come un commercialista.
È importante prima dell’acquisto di qualsiasi macchinario e quindi anche di qualsiasi altro investimento per la propria impresa (nascente e non) perché permette di risparmiare e di agevolare la crescita imprenditoriale.
Pillole di Curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Dalle ricerche di IBM e Boston Consulting Group è risultato un aumento del +8,5% del fatturato triennale nelle aziende che innovano i propri processi (investono), al contrario di quelle che innovano solo i prodotti di vendita.
- Secondo i dati della Commissione Europea, in Italia, si hanno 148,531 PMI. Di cui 123,495 sono le piccole imprese mentre 25.036 rappresentano le medie imprese.
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