La scelta, quando si tratta di scegliere tra cotone organico o rigenerato è difficile. Scopriamo questi due cotoni e come compiere la giusta scelta.
Le iniziative sostenibili nel mondo: Geelen Counterflow, l’ufficio più sostenibile al mondo
Cotone organico o rigenerato?
Il cotone è da sempre molto utilizzato in tantissimi ambiti differenti: casa, arredo e abbigliamento. Purtroppo, il suo diffuso utilizzo lo rende una delle principali cause d’inquinamento a livello globale, per via dei pesticidi, dell’acqua e dei coloranti necessari per la sua produzione.
Grazie all’interesse per la sostenibilità, però, è stato creato un cotone organico a minor impatto ambientale.
Il cotone organico differisce da quello non organico già a partire dal seme della pianta, non geneticamente modificato né trattato con particolari insetticidi. Grazie a ciò, si crea un prodotto compatibile con l’ambiente, seppur comporti una minor resa.
Questo cotone, poi, viene certificato grazie al lavoro svolto a partire dal seme fino ad arrivare alla produzione.
Purtroppo, però, il cotone organico rappresenta una minima parte di quello prodotto, circa l’1%, dunque non sufficiente al fabbisogno costante.
Per questo è stato ideato il cotone rigenerato, che permette di riciclare la fibra creata. Dunque, partendo da scarti tessili sfilacciati è possibile riportare il prodotto alla fibra, pronta per essere nuovamente lavorata. Qui, non è necessario l’utilizzo di liquidi né di acqua. Infine, però, questo cotone rigenerato presenta uno svantaggio: deve essere rafforzato da cotone naturale a causa delle sue fibre più corte e poco resistenti.
Cosa scelgo?
Come ogni soluzione, anche il cotone organico e quello rigenerato presentano dei pro e dei contro. Proprio per questo è bene valutare e scegliere consapevolmente.
Ad oggi, la quantità di cotone naturale aggiunta a quella rigenerata è diventata minima, grazie agli ottimi risultati raggiunti dagli artigiani.
In ogni caso, però, è bene conoscere le caratteristiche del cotone scelto e la storia che lo porta fino nelle nostre case. Che sia organico o rigenerato questo cotone cerca ogni giorno di aiutare il nostro pianeta.
Ma è bene ricordare una cosa: la scelta giusta è quella di mantenersi costantemente informati sulle innovative lavorazioni e sulla loro sostenibilità, cercando di utilizzare e riciclare i capi il più possibile. In questo modo salveremo il nostro pianeta senza neanche rendercene conto.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- La pianta del cotone, se lasciata allo stato selvatico, può superare l’altezza di un metro e cinquanta e avere una vita particolarmente lunga.
- L’india è il maggior produttore mondiale di cotone. Produce oltre 6 milioni di tonnellate di volume ogni anni anno.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it