Il termine clickbait significa “esca da click”. In sostanza, con un titolo sensazionalistico, criptico e talvolta ingannevole, si cerca di attirare il click degli utenti.
L’Oxford Dictionary definisce clickbait qualsiasi “contenuto il cui scopo principale è attrarre l’attenzione e spingere i lettori a cliccare sul link di una determinata pagina web”. Varie testate giornalistiche e siti d’informazione decidono di sfruttare il clickbaiting per cercare di rendere allettante i loro contenuti e rubare click ai siti competitors.
Il clickbaiting ha l’obiettivo non di informare, né tanto meno di riassumere un contenuto. Lo scopo del clickbaiting è quello di raggiungere il click, in modo da portare un nuovo visitatore sulla pagina dove sarà presente un banner pubblicitario. Il clickbait è utilizzato quindi per incrementare le visualizzazioni tralasciando la coerenza tra titolo e contenuto.
Clickbaiting: come sfruttare i titoli di giornale per aumentare le visite
L’attività di clickbaiting tende ad andare contro la regola base di una buona headline.
Se scrivere un titolo efficace vuol dire aumentare le visite del blog, fare clickbaiting ha un significato un po’ diverso, vuol dire fare qualcosa in più: inventare titoli senza un fondamento di verità per cercare di confondere l’utente.
Vengono definiti clickbait i contenuti pubblicizzati con:
- titoli d’effetto e sensazionalistici;
- immagini di grande impatto ma slegate dal contenuto;
- messaggi accattivanti e criptici;
- slogan del tutto fuorvianti e non veritieri.
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La tecnica del clickbaiting e le regole della SEO
Nel mondo social gli utenti condividono moltissimo, ma spesso lo fanno senza leggere per intero il contenuto di un articolo (talvolta non lo si legge neanche in parte). Per questo motivo, un titolo eclatante che nasconde un contenuto non connesso ad esso o di scarsa qualità, finisce per avere ugualmente successo sui social network.
In quest’ottica, è possibile affermare che il clickbait funziona poiché riesce ad attirare i click e le visite. La tecnica del clickbaiting però rema contro ad alcune delle più importanti regole della SEO, secondo la quale bisogna, per esempio, realizzare certamente dei Title accattivanti per attrarre un maggior numero di click da parte degli utenti sui motori di ricerca, ma allo stesso tempo chiarisce quanto sia importante che il titolo rispecchi il contenuto di un articolo.
Clickbait: ecco perché andrebbe evitato
Il titolo deve sempre essere pensato per attirare (in modo leale) l’attenzione dell’utente. Un titolo efficace deve
- incuriosire
- persuadere
- riassumere
- informare.
Un titolo non deve essere ingannatore, e mai deve tradire la fiducia del lettore. Ecco perché il clickbait resta un modo poco etico di attrarre lettori.
Questa tecnica utilizzata in genere in pagine web dotate di banner pay per click e link esterni verso altri siti, oltre a rivelarsi del tutto controproducente dal punto di vista della reputazione in rete, finisce spesso con il danneggiare in modo irrimediabile la credibilità e la reputazione delle fonti che le generano.
Inoltre, la tecnica di clickbaiting viene utilizzata anche da hacker, cybercriminali e pirati informatici per diffondere malware e perpetrare vere e proprie truffe, indirizzando il traffico degli utenti verso siti illegali o contenenti virus.
Con il clickbait, quindi, si rischia di attirare l’attenzione dell’utente una volta per poi perderla però in modo definitivo. Meglio puntare dunque sulla qualità, sulla fidelizzazione dei lettori andando a proporre contenuti di reale valore.
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