Coronavirus, ora d’aria per i bambini. È giusto?

coronavirus bambini

Nonostante l’emergenza Coronavirus, i bambini possono uscire.

L’emergenza Coronavirus prolunga la nostra permanenza a casa ma da oggi i bambini possono uscire. Solo con un genitore alla volta e senza assembramenti con altri, naturalmente. Ecco quanto deciso dal Minstero degli Interni in data 31 marzo.

Una scelta che ha portato a non poche critiche, da parte soprattutto dei governatori regionali. L’ora d’aria sembra essere diventa oggetto di discordia. In alcune Regioni resta comunque il divieto e anche molti pediatri si sono mostrati dubbiosi.

Coronavirus, come “far respirare” i bambini

Come riporta Il Messaggero, Giovanni Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale frena l’entusiamo: «Se ci sono terrazzi, balconi o cortili va bene camminare. Giocarci un po’, basta che poi in un cortile non si riuniscano dieci bambini. Come è facile che avvenga e così si rischia l’assembramento. Si può pensare a turnazioni in un terrazzo condominiale, ad esempio, si può pensare a delle turnazioni,».

In tutto questo, per gli specialisti è importante che gli adulti facciano attenzione ai figli, prendendo in considerazione la difficoltà a separarli dai coetanei, qualora dovessero incontrarli in giro.

«L’invito è soprattutto quello di aprire le finestre. Il virus non viaggia nell’aria. I piccoli non devono stare sigillati e non si abbia paura ad arieggiare la casa durante tutta la giornata. Se i raggi solari entrano hanno un potere disinfettante, come dei ‘mini’ raggi ultravioletti. Quella dei raggi solari è una gradazione ‘disinfettante’ minimale rispetto agli Uv veri e propri, ma può agire in questo senso. Per questa ragione se si hanno delle mascherine in casa esponetele ai raggi del sole, cosi da praticare una sorta di disinfezione».

Da Amazon audiolibri gratuiti in 6 lingue per i bambini bloccati in casa

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?

  • Tra le attività motorie ammesse rimane anche quella di fare jogging. Lo afferma il Viminale precisando la circolare firmata da Matteo Piantedosi, capo di Gabinetto del ministro dell’Interno e inviata oggi a tutti i prefetti per fornire delucidazioni sul divieto di assembramenti e spostamenti. Nella circolare è scritto che «l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)».

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO?  ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

In copertina: foto di Negative Space su Pexels

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts