Le misure adottate dal Governo. Conte: “Restrizioni estese a tutta Italia”. Spostamenti solo per lavoro o salute, assembramenti vietati.
“Tutta Italia sarà zona protetta”. Non più zona rossa, verde o gialla. Tutti gli spostamenti sono vietati se non per comprovate necessità, in tutta Italia come fino a oggi in Lombardia e nelle 14 province.
Lo ha annunciato il premier Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, confermando quanto preannunciato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Francesco Boccia, parlando di “progressiva omogenizzazione delle regole su tutto il territorio nazionale”.
Come già oggi in Lombardia e nelle 14 province del nord, gli spostamenti delle persone sono vietati se non per comprovate necessità di salute, di necessità o di lavoro. “Sono pienamente consapevole della gravità e della responsabilità”, spiega Conte. “Non possiamo permetterci di abbassare la guardia. È il momento della responsabilità e tutti l’abbiamo. Voi cittadini tutti con me. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Il futuro nostro è nelle nostre mani”, aggiunge. “Per i trasporti non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare”, precisa il premier. Sarà possibile “l’autocertificazione” per la giustificazione degli spostamenti, “ma se ci fosse una autocertificazione non veritiera ci sarebbe un reato”, precisa.
Le nuove misure, che saranno stasera in Gazzetta Ufficiale e diventeranno operative da domattina, riguardano anche scuole e manifestazioni sportive: in tutta Italia gli istituti rimarranno chiusi fino al 3 aprile. Gli eventi sportivi non proseguiranno.
Norme, circolari e ordinanze sul sito del Ministero della Salute
Le ordinanze di Protezione civile sul sito del Dipartimento
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- Attualmente si conoscono solo 7 Coronavirus in grado di attaccare l’uomo, di cui 4 – scoperti negli anni ’60 – diffusi in tutto il mondo e causanti patologie che vanno dal semplice raffreddore alla polmonite.
- Gli altri 3, di origine animale, causano SARS, MERS e, l’ultimo arrivato, il 2019-nCoV, effetti patologici molto simili alla SARS, che emersa in Cina nel 2002 si è diffusa poi in Nord America, Sud America, Europa e Asia, causando circa 8.000 casi clinici e oltre 700 decessi.
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