Comprare una casa popolare: pro, contro, requisiti e domanda di assegnazione

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Le case popolari sono delle strutture immobiliari di proprietà pubblica che vengono concesse alle unità familiari che presentano difficoltà economiche. In particolare, tali famiglie avranno la possibilità di comprare una casa popolare pagando un prezzo pressoché minimo.

Per poter accedere alle case popolari, però, è bene evidenziare che il Comune o la provincia di riferimento sono solite pubblicare dei bandi di assegnazione, tramite i quali è possibile accedere in graduatoria dopo aver inviato la richiesta.

Le case popolari, in determinati casi, possono essere anche acquistate e vendute da parte degli assegnatari. In questo caso, però, sarà necessario rispettare determinati requisiti.

Inoltre, è importante aggiungere che, per inviare la richiesta di assegnazione casa popolare, il soggetto o l’unità familiare richiedente devono presentare determinati requisiti minimi, legati alla condizione economica e al reddito. Scopri tutte le informazioni in merito all’acquisto di una casa popolare, tra pro, contro e i requisiti minimi per essere accettati in graduatoria.

Cos’è una casa popolare e chi può richiederla?

Conosciute anche con il termine alloggi ERP (edilizia residenziale pubblica) o alloggi AICP (Istituto autonomo case popolari), con casa popolare si fa riferimento a delle strutture immobiliari di proprietà pubblica che vengono concesse alle famiglie con basso reddito. Per poter ottenere la casa, le famiglie di riferimento dovranno inviare una richiesta. Se quest’ultima verrà accettata, potranno ottenere l’immobile pagando un prezzo di affitto molto basso.

Le case popolari, quindi, si presentano come immobili distribuite alle unità familiari con basso reddito tramite delle graduatorie locali. La storia delle strutture popolari è molto antica. Le prime abitazioni legate all’edilizia sociale sono comparse nel XVI secolo, anche se soltanto con la rivoluzione industriale subiranno un vero e proprio boom.

Nel paese Italiano, l’istituto per le case popolari è stato introdotto tramite la legge 31 maggio 1903, n. 254. Con il Piano Fanfani, invece, si concesse la realizzazione di almeno 2 milioni di strutture immobiliari sul territorio nazionale. Scopri di seguito maggiori informazioni in merito alla possibilità di richiedere una casa popolare. In particolare quali sono i requisiti minimi di accesso e come funziona la domanda di assegnazione.

Comprare una casa popolare: pro e contro

Con l’aumento dei prezzi delle case, gli individui che necessitano di una struttura immobiliare sono aumentati notevolmente. In Italia, secondo uno studio pubblicato di Federcasa, le case popolari sono ben 750 mila e ospitano più di 2 milioni di persone. Ciò, in particolare, corrisponde al 3% del patrimonio edilizio del Paese. Si tratta, comunque, di un dato particolarmente inferiore rispetto gli altri Paesi dell’Unione Europea, dove la percentuale media è pari al 6%.

Con l’obiettivo di supportare tutte le famiglie con difficoltà economiche e in situazioni di marginalità, i comuni e le province mettono a disposizione delle strutture immobiliari. Questi ultimi possono essere ricevuti tramite bando di assegnazione e dopo aver inviato una specifica richiesta. Nel caso di idoneità, quando l’immobile verrà assegnato, si questo avrà un costo molto più basso rispetto al valore di mercato.

Si evince, quindi, come uno dei vantaggi principali delle case popolari è proprio quello di presentarsi come un ottimo supporto economico per le famiglie in difficoltà.

Quali sono le problematiche e le difficoltà nell’assegnazione delle case popolari?

Eppure, il processo di assegnazione delle case popolari presenta, a sua volta, diverse problematiche. Uno dei principali, riguarda la presenza di case sfitte. Spesso, infatti, i processi di assegnazione delle abitazioni hanno tempistiche talmente lunghe da raggiungere addirittura i 9/10 mesi. In questi periodi, le abitazioni rimangono vuote. Inoltre, un’altra problematica riguarda i vari problemi di manutenzione di tali immobili. Secondo quanto emerso, più di 16 mila case popolari necessitano di interventi di manutenzione.

Un altro problema riguarda proprio l’altissimo numero di richieste rispetto la reale disponibilità degli immobili. Secondo alcuni dati emersi da Unione Inquilini, le famiglie in lista d’attesa sarebbero più di 600 mila.

Infine, un’altra questione di difficoltà per l’assegnazione delle case popolari è legata ad un problema di tipo logistico. Le abitazioni messe a disposizione, infatti, non sempre sono in grado di soddisfare le necessità delle famiglie. Ad esempio, il 51% delle famiglie in lista d’attesa per le case popolari a Roma, si presentano come unità familiari composte da una o due persone.

Eppure, le case disponibili, in quanto, nella maggior parte dei casi, sono caratterizzate da strutture risalenti agli anni 70′, sono ideali per le famiglie più numerose. Questa è una delle cause che comporta uno scavalcare nelle graduatorie e, di conseguenza, un aumento nei tempi di attesa per l’assegnazione. Scopri maggiori informazioni in merito alle case popolari e quali sono i requisiti minimi per accedere alla candidatura.

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Quali sono i requisiti principali per inviare la richiesta per comprare una casa popolare?

Come già evidenziato, le case popolari si presentano come delle strutture sotto il controllo del Comune di riferimento che andranno poi affidate a tutte le famiglie che presentano delle difficoltà economiche. L’obiettivo, infatti, che sia del comune o della provincia, è proprio quello di supportare le famiglie con immobili prezzati a cifre molto ridotte.

Le case popolari non vengono distribuite senza alcun criterio alla popolazione. Di conseguenza, per ottenere una casa popolare, è necessario inviare una richiesta al Comune di residenza o alla provincia, nel momento in cui viene pubblicato il bando. In genere, questi ultimi vengono pubblicati e rinnovati con cadenza di 4 anni.

Dopo aver presentato la richiesta, che sia online o presso l’ente di riferimento, si verrà inseriti in graduatoria. E, con lo scorrere della medesima, si potrà ottenere una struttura immobiliare nel momento in cui ci saranno nuove disponibilità.

Considerando che per inviare la domanda è necessario che sia attivo un bando di assegnazione, è bene evidenziare che quest’ultimo può variare da comune a comune. Per questo, prima di inviare la domanda, è bene leggerlo con attenzione: a poter variare, infatti, possono essere i requisiti o il reddito minimo.

Quali sono i requisiti generali per accedere alla graduatoria? In genere, i requisiti vengono resi noti direttamente nel bando pubblico di riferimento. Tra i principali requisiti, tenuti in considerazione dal comune o dalla provincia di riferimento, è possibile citare:

  • Non si deve superare uno specifico reddito per nucleo familiare, specificato poi in ogni singolo bando;
  • Non si deve essere stati sfrattati da una casa popolare almeno negli ultimi cinque anni;
  • Non si deve aver occupato in modo abusivo una casa popolare;
  • Si deve vivere nel comune di riferimento dove si richiede la casa o svolgere lì l’attività lavorativa;
  • Non si deve essere proprietari di altri alloggi;
  • Non si deve possedere alcun tipo di diritto, che sia di proprietà o di usufrutto, su un altro immobile popolare.

Inviare la domanda per l’assegnazione di una casa popolare: informazioni e documenti necessari

In genere, quando viene pubblicato il bando di assegnazione, questo si rivolge direttamente ai cittadini in possesso della cittadinanza italiana o agli extra-comunitari con permesso di soggiorno. Ad essere approvati sono sia i permessi di soggiorno di lungo periodo, sia i permessi di tipo biennale. In genere, la scelta tra le due dipende dal bando specifico pubblicato dal Comune o dalla provincia. Di conseguenza, è sempre consigliabile leggere questo con particolare attenzione, in quanto i dettagli e particolari più specifici relativi alla domanda possono subire variazioni da bando a bando.

Dopo la pubblicazione del bando, come già evidenziato, sarà necessario presentare la domanda di assegnazione con la presenza di tutti i documenti utili e necessari. Questi ultimi possono essere sia portati in modo diretto al comune di riferimento o, in alternativa, tramite raccomandata A/R.

I documenti necessari per fare in modo che la richiesta venga considerata idonea sono:

  • Carta d’identità;
  • Certificato di invalidità, nel caso in cui all’interno della famiglia è presente un individuo invalido;
  • Isee (Indicatore della situazione economica) da richiedere al CAF;
  • Isee – erp (Indicatore della situazione economica Equivalente per l’edilizia residenziale pubblica) da richiedere al CAF.

Tali documenti sono pressoché fondamentali per inviare la domanda e fare in modo che questa venga approvata. Tramite questi, infatti, il comune ha la possibilità di comprendere la situazione economica del nucleo familiare e valutare la reale necessità dell’assegnazione della casa popolare.

comprare una casa popolare?
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Informazioni varie per l’assegnazione case popolari da sapere

Per quanto riguarda le tempistiche, invece, è bene evidenziare che, soprattutto nelle grandi città, queste potrebbero essere particolarmente lunghe. Ciò è legato all’alto numero di richieste e alla conseguente difficoltà di stilare le graduatorie di assegnazione.

Infine, in relazione al prezzo di una casa popolare, è bene sottolineare che questo può variare in base al comune di riferimento, che si occupa di valutare l’immobile e fissare il prezzo. In genere, però, si tratta di un costo molto ridotto rispetto il reale valore di mercato.

Per esempio, alcuni prezzi possono essere:

  • 50 euro al mese per un bilocale;
  • 100 euro al mese per un trilocale;
  • 200 euro al mese per un quadrilocale etc.

Quali sono i requisiti per essere favoriti in graduatoria?

Il reddito è un requisito fondamentale per l’assegnazione della casa popolare. In genere, il calcolo di quest’ultimo è legato al numero di componenti della famiglia e al guadagno economico totale. Il reddito annuale, inoltre, è bene evidenziare che può variare in base al comune di riferimento.

Quando un Comune procede nello stilare la graduatoria, può prendere in considerazione determinati requisiti che favoriscono la posizione delle famiglie nella classifica generale. Tra questi requisiti, è possibile citare:

  • Tutti i soggetti che sono stabiliti attualmente all’interno di ricoveri provvisori, come centri di raccolta o dormitori pubblici;
  • Tutti i soggetti che presentano difficoltà familiari. In particolare, si fa riferimento a vedovi, divorziati, madri single con figli a carico e a tutti coloro che ricevono sostegno da parte dei centri sociali da almeno 6 mesi;
  • Unità familiari con minori che hanno difficoltà a trovare un alloggio e ricevono sostegno da parte dei centri sociali della comunità;
  • Unità familiari con soggetti che presentano un livello di invalidità pari almeno al 66% o, in genere, con a carico minori invalidi;
  • Unità familiari con almeno tre minori a carico;
  • Unità familiari con soggetti over 65 che manifestano inabilità totale al lavoro;
  • Famiglie che vivono in abitazioni con carenti condizioni di igiene;
  • Famiglie sfrattate da un’abitazione popolare poiché terminato il limite del contratto di assegnazione;
  • Tutti i soggetti che non presentano un reddito annuo superiore alla pensione INPS minima.
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Come riscattare una casa popolare? Scopri cosa sapere a riguardo

Secondo quanto specificato all’interno della leggen. 560 del 24 dicembre 1993, le famiglie assegnatarie e conviventi hanno la possibilità di acquistare le abitazioni popolari. Nello specifico, però, è bene evidenziare che è necessario rispettare specifici requisiti. In particolare:

  • L’immobile di riferimento deve essere in possesso della famiglia assegnataria per una durata minima di 5 anni;
  • Il reddito della famiglia non deve superare un limite specificato dal comune;
  • Si necessita la residenza fissa nel comune;
  • Si necessita il possesso della cittadinanza italiano o, in caso di extra-comunitari ed europei, il permesso di soggiorno;
  • Il pagamento dell’affitto deve essere stato sempre pagato;
  • Non si devono avere in possesso altri immobili che possono essere considerati adeguati per la famiglia.

Nel caso in cui si è in possesso di tutti i requisiti e si desidera effettivamente acquistare il bando, è bene evidenziare che, anche in questo caso, sarà necessario attendere la pubblicazione del bando. In genere, però, il prezzo della casa sarà sicuramente inferiore rispetto al reale valore della medesima sul mercato.

Un ulteriore informazione particolarmente utile è che gli assegnatari hanno anche la possibilità di vendere l’immobile. In questo caso, però, è necessario rispettare determinati requisiti. Quali rispettivamente:

  • Deve trascorrere un tempo minimo di 10 anni dal possesso dell’immobile;
  • Si dovrà aver già pagato l’intero prezzo stabilito dal bando;
  • Sarà necessario concedere il diritto di prelazione all’ente competente. In particolare, quest’ultimo dovrà avere la possibilità di poter acquistare la struttura immobiliare al prezzo di cessione rivalutato.

Chi deve pagare le eventuali ristrutturazioni di una casa popolare?

Una tra le domande più comuni da parte degli assegnatari, riguarda il pagamento delle eventuali spese di ristrutturazione di una casa popolare. In particolare, è bene specificare che, l’ente di riferimento non ha alcun dovere di pagare lavori di:

  • Spese di manutenzione ordinaria;
  • Spese di manutenzione straordinaria.

Soltanto nel caso in cui l’ente abbia aderito al Condominio di gestione dovrà effettivamente contribuire alle spese per gli interventi di ristrutturazione o di ottimizzazione dell’immobile.

 

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