Consumi a Natale: quanto peseranno su ambiente e bollette?

Consumi a Natale|Consumi a Natale|Consumi a Natale

Le festività natalizie sono accompagnate da una serie di tradizioni e abitudini che, se da un lato portano allegria, dall’altro possono avere un impatto notevole sui consumi di elettricità. Al di là delle luci scintillanti e dei regali ben confezionati, è importante esaminare attentamente come le festività di Natale influenzano ambiente e bollette.

Consumi a Natale: Aumenti Previsti in Bolletta

Mentre alcuni, influenzati dalle ultime tendenze sui social media, hanno già iniziato a decorare le loro case nelle prime settimane di novembre, la tradizione vuole che l’albero di Natale e il presepe siano allestiti dall’8 dicembre al 6 gennaio. Ciò vuol dire che per ben 29 giorni, le luminarie e le decorazioni elettriche del presepe influenzeranno i consumi energetici e le bollette domestiche.

Quanto consuma un filo di luci standard?

Un filo di luci standard, composto da 300 luci, si stima consumi in media 17 kWh durante 30 giorni di accensione. Questo contribuisce ad un aumento del consumo energetico che si aggiunge ai normali consumi domestici. Durante il periodo festivo, non sorprende che i consumi energetici complessivi aumentino del 30%, influenzati non solo dalle luminarie festive, ma anche dall’incremento dell’uso di elettrodomestici da cucina.

Consumi a Natale
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Quanto consumano gli elettrodomestici da cucina?

La preparazione di cene e pranzi per un gran numero di persone comporta un maggiore utilizzo di fornelli, forno e lavastoviglie. Quest’ultima, in particolare, consuma in media 2.5 kWh per lavaggio, un valore che diminuisce nei modelli più recenti a circa 1.8 kWh. Questo dato incide in modo notevole sulle bollette, soprattutto considerando l’aumento dei lavaggi durante le festività.

È fondamentale porre particolare attenzione all’uso corretto degli elettrodomestici in cucina, soprattutto del forno. Un forno elettrico a 180°C consuma 800 Wh nei primi 20 minuti di accensione, aumentando a 1000 Wh in un’ora e a 1500 Wh in un’ora e mezza. In questo contesto, la consapevolezza dell’impatto energetico di tali pratiche può aiutare a gestire in modo più sostenibile i consumi durante le festività natalizie.

Consumi a Natale: oltre alle bollette, una rilevante impronta di CO2

Il periodo natalizio può avere un impatto ambientale significativo che va ben oltre gli aumenti nelle bollette. Durante la stagione festiva, le emissioni di anidride carbonica (CO2) registrano un incremento del 6%, contribuendo al 5,5% dell’impronta annuale di CO2 in soli tre giorni di festività. Questo aumento è attribuibile a vari fattori, tra cui gli spostamenti, gli acquisti natalizi e i copiosi pranzi e cene che caratterizzano il periodo.

Le abitudini alimentari natalizie occidentali sono particolarmente impattanti, equivalendo all’impronta di carbonio di un’auto che percorre il mondo ben 6.000 volte, secondo uno studio condotto dall’Università di Manchester. Questo dato sottolinea l’importanza di considerare l’impatto ambientale delle scelte alimentari durante le festività.

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Un uso eccessivo di plastica

L’uso eccessivo di plastica durante il periodo natalizio contribuisce ulteriormente all’inquinamento. Dall’abbigliamento fast fashion, spesso acquistato in questo periodo, fino alle carte regalo, la plastica utilizzata per confezionare prodotti natalizi ha effetti preoccupanti sull’ambiente.

Nel Regno Unito, ad esempio, si stima che ogni anno vengano spesi 4 miliardi di sterline per regali indesiderati, generando un’impronta di 8 kg di CO2 per ogni individuo. Anche l’uso dell’albero di Natale, elemento centrale delle celebrazioni per l’88% degli italiani, ha impatti ambientali rilevanti. Sebbene il 55% opti per alberi sintetici, 3,5 milioni di famiglie italiani, secondo la Coldiretti, preferiscono ancora gli abeti veri, considerati più ecologici.

Gli acquisti natalizi contribuiscono agli sprechi

Gli acquisti natalizi contribuiscono in modo significativo agli sprechi, con il 43% degli americani che acquista abbigliamento specifico per la stagione. Nel Regno Unito, si stima che vengano spesi 2,4 miliardi di sterline all’anno per abiti da festa, spesso indossati meno di tre volte. Questi dati evidenziano l’urgente necessità di adottare pratiche più sostenibili durante le festività natalizie, spingendo verso un approccio consapevole che limiti l’impatto ambientale e riduca gli sprechi.

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