Concessione edilizia. Cos’è e come si ottiene

Concessione edilizia|Concessione edilizia

La concessione edilizia è un permesso rilasciato dal proprio Comune per fare lavori edili oppure operare trasformazioni su costruzioni presenti sul proprio territorio. Dal 2011, in realtà, la concessione edilizia è stata sostituita dal Permesso di costruire, regolato dal Testo Unico dell’Edilizia del 2001. La concessione edilizia, invece, è rimasta in vigore per la sola regione della Valle d’Aosta.

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La concessione edilizia ed il nuovo Permesso di costruire

Nel 1977, la legge Beccalossi introduce la concessione edilizia. Così, con l’autorizzazione del proprio Comune, un cittadino può operare trasformazioni edilizie ed urbanistiche sul proprio territorio. L’autorizzazione, che fino a prima dell’introduzione della legge era gratuita (c.d. Licenzia Edilizia), diventa a pagamento con la Concessione edilizia. Nel 2001, invece, il Testo Unico dell’Edilizia introduce e regolamenta il nuovo Permesso di costruire. La situazione rimane, sostanzialmente, invariata per quanto riguarda l’onerosità dell’autorizzazione. A cambiare sono unicamente le questioni prettamente amministrative. Quali sono i cambiamenti?

  • Il Permesso di costruire non prevede il parere obbligatorio della commissione edilizia.
  • Introduzione del silenzio-assenso della Pubblica Amministrazione.

Quando è necessario richiedere la concessione edilizia/permesso di costruire? Il permesso di costruire è obbligatorio nei seguenti casi:

  • interventi di nuova costruzione
  • ricostruzione urbanistica
  • interventi di ricostruzione edilizia: in tutti quei casi, cioè, in cui si crei in tutto o in parte un nuovo edificio e si aumenti la volumetria complessiva dell’edificio

Il permesso di costruire, invece, non è necessario per tutti quegli interventi che prevedono installazioni in pvc. Se, ad esempio, si decidesse di installare strutture semi o completamente movibili, coperture per tettoie o terrazzi, il permesso di costruire non sarebbe necessario. Questi tipi di lavoro, infatti, non sono permanenti e sono caratterizzate dalla temporaneità e da una possibile disinstallazione. Ci sono casi in cui, inoltre, il permesso non è richiesto. Uno fra questi, riguarda gli interventi di ordinaria manutenzione.

Concessione edilizia
Concessione edilizia. Cos’è e come si ottiene- Pixabay di anncapictures

Come richiedere una concessione edilizia al proprio Comune?

Qualsiasi cittadino che voglia richiedere una autorizzazione deve recarsi presso lo Sportello Unico per l’Edilizia. I documenti da presentare sono:

  • attestazione di legittimazione
  • dichiarazione del progettista circa la conformità dei lavori con la normativa vigente
  • eventuali elaborati progettuali

L’amministrazione, poi, ha un tempo di 60 giorni per approvare o meno la richiesta. Come detto, la nuova normativa sul Permesso di costruire ha introdotto il cosiddetto silenzio-assenso: in caso di mancata risposta da parte dell’amministrazione, quindi, il silenzio viene interpretato come accettazione della domanda.

Concessione edilizia in sanatoria

Nel caso in cui un cittadino abbia modificato un immobile senza aver ricevuto il Permesso di costruire, entra in gioco la concessione edilizia in sanatoria. Si tratta di un vero e proprio provvedimento amministrativo che, però, può essere utilizzato soltanto per alcune fattispecie specifiche. In particolare, si può richiedere una concessione edilizia in sanatoria se:

  • la struttura su cui si sono svolti i lavori è conforme alla normativa urbanistica al momento iniziale
  • se tale conformità è stata mantenuta al momento dei lavori per cui si richiede la sanatoria

I soggetti abilitati a richiedere questo particolare tipo di concessione sono:

  • proprietario dell’immobile
  • responsabile dell’abuso edilizio

Dopo aver richiesto l’autorizzazione, bisognerà aspettare 60 giorni per avere la risposta da parte dello Sportello Unico per l’Edilizia. In caso di mancata risposta, però, non si configurerà il silenzio-assenso come per il caso di Permesso a Costruire, ma il c.d. silenzio-diniego. Il silenzio, cioè, significherà rifiuto dell’autorizzazione. Nel caso di accettazione della concessione, invece, il soggetto richiedente dovrà pagare ugualmente una pena pecuniaria per l’abuso commesso.

Concessione edilizia scaduta

Il permesso di costruire ha un efficacia limitata nel tempo. Entro 3 anni dall’inizio dei lavori, infatti, il proprietario dell’immobile dovrà aver completato il da farsi. Cosa succede, quindi, in caso di concessione edilizia scaduta? Una volta terminato il periodo di validità del permesso, il diritto di usufruirne decade per quei lavori svolti dopo la scadenza. Per evitare che questo accada, però, è possibile chiedere una proroga prima della scadenza. Si può comunque richiedere il rilascio di un nuovo permesso per ultimare i lavori non ancora conclusi. Nel caso in cui il soggetto decida di realizzare comunque i lavori con un Permesso di costruire scaduto, il Comune potrebbe richiedere la demolizione dell’edificio.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il 2 marzo 2018, il Governo ha approvato il Glossario per le opere edilizie realizzabili senza bisogno di alcun Permesso di costruire. L’elenco non è completamente esaustivo. Nella lista, fra le attività che non necessitano di autorizzazione, si trovano l’eliminazione delle barriere architettoniche e la manutenzione ordinaria.
  • Il pvc, per cui non si richiede nessuna autorizzazione, costa in media dai 150 ai 300 euro al mq. Si tratta di un ottimo materiale per l’isolamento termico grazie alla bassa conducibilità di calore di cui è portatore.

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