L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 sta modificando il modo di vivere e di lavorare sia in Italia che in gran parte del mondo. Vediamo come cambiano le abitudini degli italiani con la pandemia, specialmente online.
Cosa fanno gli italiani a casa
Con l’arrivo dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19 il mondo è cambiato, così come la vita e lo stato d’animo degli italiani, che hanno subito una rivoluzione nello svolgimento delle proprie routine quotidiane. Il Coronavirus ha avuto un forte impatto sulle abitudini degli italiani, ma non sempre solo in senso negativo. Infatti, si sono registrate meno cene fuori, più televisione e video online in casa. A dimostrarlo sono i dati di traffico che nell’ultimo periodo hanno visto un incremento della curva degli accessi a vari portali online. Ciò è dipeso anche dallo Smart working che ha portato un radicale cambiamento anche nel modo di lavorare.
Le abitudini degli italiani online
Secondo i dati di Comscore, che ha rilevato il comportamento di 40,6 milioni di italiani online a dicembre, l’utilizzo di internet ha raggiunto il 73% da parte della popolazione maggiorenne. Ciò dimostra una crescita di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente, tuttavia, sempre minore rispetto ai Paesi digitalmente più evoluti. In USA il totale di cittadini connessi rappresenta il 90% della popolazione, mentre in UK l’86% e in Spagna l’84%. In ogni caso, nonostante le carenze infrastrutturali e i fenomeni di marginalità socio-economica che impediscono l’accesso alla rete ad una fascia di popolazione ancora molto ampia, chi ne ha la possibilità, lo fa in maniera più intensa e accede ad un numero sempre maggiore di contenuti e servizi.
Le categorie di contenuti con un’audience molto ampia
Secondo i dati registrati a dicembre 2020 le categorie di contenuti che hanno fatto registrare un’audience superiore ai 30 milioni di Visitatori Unici mensili sono 9 e sono rappresentate da:
- Entertainment
- News e Information
- Social Network
- Retail
- Lifestyle
- Instant Messaging
- Technology
- Sport
- Health
Anche l’audience delle categorie di contenuto connesse ai cambiamenti generati dalla Pandemia e dal Lockdown ha avuto un ampio incremento. Così come i visitatori Unici della Categoria Education che sono incrementati del 69%, quelli della Categoria Government del 60% e quelli della Categoria Salute del 31%.
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Le App più utilizzate
Il traffico in App rappresenta ormai il 73% del tempo totale speso su piattaforme come Google e Facebook, dove si trascorre ormai oltre la metà (50,4%) del tempo complessivamente passato sulla rete. Le App con i più alti tassi di crescita in termini di utilizzatori sono quelle dedicate al lavoro e alla didattica a distanza come Teams e Zoom e Google Classroom. Anche quelle legate a servizi di pubblica utilità hanno registrato un notevole incremento d’utilizzo come l’App IO che a Dicembre 2020 ha raggiunto i 9,3 milioni di utilizzatori o Poste ID che è arrivata a 7 milioni. La quota di tempo dedicata ai contenuti di intrattenimento ha invece segnato un aumento costante durante tutto il corso dell’anno, così come l’utilizzo di Social Network (24%) e Instant Messaging (16%) specialmente nel periodo estivo.
La rete come strumento essenziale per affrontare la pandemia
Secondo Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers e rappresentante di Comscore Italia, la rete ha rappresentato uno strumento essenziale per affrontare i problemi imposti dal Lockdown. Infatti, sono aumentati anche i servizi di pubblicità online per far fronte alle incertezze economico-sanitarie. Così la pandemia, ha dato uno straordinario impulso a un utilizzo sempre più evoluto e dinamico della rete.
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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Tra gli indicatori significativi della propensione degli italiani a navigare in rete c’è anche il tempo trascorso online. A dicembre 2020, si attesta a 2 ore e 46 minuti medi giorno per utente, con una crescita di ben il 26% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
- Il 38% della popolazione più giovane, dai 18 ai 24 anni, trascorre mediamente sulla rete 3 ore e 34 minuti al giorno a fronte delle 3 ore e 5 minuti della fascia d’età della popolazione tra i 25 e i 34 anni.
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