Dalla provenienza all’anno di produzione e al tipo di materiale impiegato, sono diverse la caratteristiche che indicano se ci troviamo di fronte a un mobile antico oppure no. La valutazione può essere riassunta in 7 mosse, vediamo quali sono.
Come riconoscere lo stile di un mobile antico
Innanzitutto è bene fare una distinzione tra mobile antico e semplice mobile vecchio. I mobili antichi, definiti anche pezzi d’antiquariato, sono quelli la cui epoca di realizzazione risale a più di 150 anni prima, quindi in linea generale sono quelli prodotti prima della metà dell’Ottocento. Viene considerato poi d’antiquariato un mobile che non presenti più del 30% di parti sostituite, in questo caso quindi gli interventi di restauro dovranno avere un carattere puramente conservativo ed essere stati eseguiti da un artigiano specializzato.
I mobili che, invece, sono stati costruiti tra il 1850 e il 1940 vengono considerati semplicemente mobili vecchi, in quanto costruiti con tecniche artigianali obsolete. Si tratta in genere di arredi pregiati, in legno massiccio, eleganti ma con poche decorazioni, per lo più destinati alle abitazioni di campagna o del ceto medio. In altri termini, altro non sono che i classici mobili della nonna, che non sono abbastanza antichi da avere un gran valore.
7 mosse per riconoscere un mobile antico
Essere in grado si valutare un mobile è molto importante per definirne il valore. Ecco 7 mosse per riconoscere un mobile antico.
- Capire la provenienza, l’età e la paternità del mobile. Si tratta di un mobile antico solo se antecedente al 1840, quindi è molto importante risalire alla data di produzione. Poi, a seconda dei dettagli delle decorazioni, si potrà risalire alla paternità e alla provenienza (un pezzo francese, di provenienza genovese o inglese).
- Valutarne il materiale. Riconoscere il materiale permetterà di capire se si tratta di un mobile di pregio o meno. Noce, rovere e mogano sono ottimi punti di partenza per trovarsi di fronte un mobile antico.
- Essenza originale o colorata. Verificare che la venatura del legno sia reale e non frutto della mano di un artigiano che ha voluto camuffare un legno povero. Una volta riconosciuto il tipo di legno sarà semplice capire se le venature presenti sono proprio quelle del legno naturale oppure se sono artefatte.
- Verificare lo spessore del legno. Lo spessore del legno è molto utile per riconoscere l’epoca di provenienza del mobile. Quando lo spessore è maggiore di 2-5 mm con molta probabilità si tratta di un pezzo di maggior valore in quanto risale sicuramente a un’epoca precedente alla metà dell’Ottocento.
- Controllare gli intarsi. Tutto ciò che è fatto a mano è anche imperfetto, quindi verificate che le decorazioni e gli intarsi non siano tra loro identici, se dovessero esserlo allora non sono fatti a mano ma sono stati stampati.
- Valutare la lavorazione del mobile. Osservando attentamente il mobile sarà possibile capire se un taglio è stato fatto con una sega manuale o circolare, oppure se sono stati realizzati da seghe meccaniche. Anche le giunzioni possono dare importanti informazioni, negli arredi di alto valore artigianale. Tra il 1650 e il 1790 ad esempio, non venivano quasi mai utilizzati chiodi e viti.
- Riconoscere la laccatura. Nella valutazione di un mobile antico la laccatura è molto importante. Ne esistono di diverse tipologie e non sempre è facile riconoscere quelle di pregio. Se non avete un occhio allenato il consiglio è quello di affidarvi a un esperto del settore.
Pillole di interior design: come creare uno stile di arredamento unico
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Nel nostro Paese lo stile di arredamento si polarizza tra moderno e tradizionale. Gli italiani che prediligono lo stile moderno sono il 36%, mentre coloro che preferiscono il tradizionale sono circa il 30%. Il resto opta per stili differenti come: rustico, scandinavo, shabby chic, vintage ed etnico.
TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA
Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it