Come ricavare un angolo di lavoro nella tua camera da letto

Come ricavare un angolo di lavoro nella tua camera da letto|Come ricavare un angolo di lavoro

Con l’inizio dell’emergenza sanitaria, causata da Covid-19, molti sono stati costretti a cambiare la propria routine lavorativa ed iniziare ad operare in smart working. Non sempre però si dispone di uno spazio utile allo scopo. Ecco come ricavare un angolo di lavoro in camera da letto.

Come ricavare un angolo di lavoro nella tua camera da letto

L’impossibilità di recarsi sul luogo di lavoro ha reso necessario l’inizio dell’attività lavorativa da casa, da remoto. Questa nuova modalità è comunemente definita smart working. Non tutti dispongono di una casa sufficientemente grande tale da consentire di adibire un apposito spazio al lavoro. Il soggiorno può risultare rumoroso e caotico se non si vive da soli, la cucina è fonte di tentazioni, il corridoio è alquanto impensabile per il possibile via vai di inquilini e allora come fare?

Smart working: il suo effetto sulla mente

La giusta postazione per lo smart working

Per lavorare senza distrazioni, ma anzi in maniera produttiva, è necessario ritagliarsi dello spazio che sia solo nostro. Sicuramente il luogo più utile allo scopo è la propria camera da letto. Ma come fare se non disponiamo di un ambiente di grande metratura? Ecco alcune soluzioni da mettere in atto per sfruttare al meglio lo spazio a nostra disposizione in camera da letto.

L’armadio

Può sembrare un’idea alquanto strana. Quando si hanno a disposizione pochi metri si può pensare di sacrificare una parte del proprio armadio per ricavare una zona lavoro. Attrezzando questo spazio con una mensola, all’altezza corretta, da sfruttare come scrivania su cui posizionare il computer e tutto ciò che occorre per lavorare. A fine giornata spento il pc e chiuso l’armadio (un pò come se chiudessimo le porte del nostro ufficio) la stanza tornerà ad essere una semplice camera da letto.

Come ricavare un angolo di lavoro
UNSPLASH.COM

Alla finestra

Una soluzione che può far bene anche all’umore è ricavare il proprio angolo di lavoro in prossimità di una delle finestre presenti nella camera da letto. Lo spazio che occorre non è molto, basteranno anche 40 cm di profondità per posizionare una piccola scrivania o una mensola da adibire a piccolo studio/ufficio. Sarà utile, se non già presente, sistemare una tenda che non renda la luce insopportabile in determinati momenti della giornata. 

Comodino

Se lo spazio, in camera da letto, è davvero ridotto si consiglia di sfruttare quello occupato dal comodino. Quindi è bene, in questi casi, sostituire quest’ultimo con una piccola scrivania cui abbinare una sedia comoda (viste le molte ore da passare seduti). Soprattutto se si lavora con pc portatile questo piccolo angolo risulta più che sufficiente. Inoltre in questo punto della camera sarà sicuramente presente una presa di corrente, decisamente indispensabile allo scopo.

Smart Working: 5 consigli utili per lavorare meglio da casa

Piano a ribalta

Se davvero lo spazio è ingeneroso e non permette l’installazione di una scrivania/mensola anche se molto piccola la soluzione è ricorrere ad un piano a ribalta. Si tratta di una sorta di mensola, dotata di cerniere scorrevoli, da appendere alla parete. Quando serve sarà sufficiente abbassare la mensola e posizionarvi ciò che occorre per lavorare. Una volta terminata l’attività lavorativa basterà svuotare la scrivania e porla in posizione verticale sulla parete recuperando così lo spazio occupato per lavorare.

 

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • L’Osservatorio del Politecnico di Milano ha definito lo smart working come: “una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”.
  • I pro del lavoro a casa: autonomia, flessibilità, addio spese extra (benzina, biglietti mezzi di trasporto, ecc), niente traffico, minore possibilità di discussione e/o invidie tra colleghi.
  • I contro del lavoro a casa: difficoltà nell’emergere e fare carriera, mancanza di costante confronto con capi o colleghi, maggiori distrazioni, continua reperibilità.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO?  ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni continuate a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts