Il mese di dicembre è alle porte e il Natale si fa sempre più vicino. Ogni anno, già a partire dal mese di novembre, si pensa a come decorare casa per rendere questa festa ancora più speciale: albero di Natale e Presepe sono elementi immancabili nelle case di chi ama la tradizione. Per gli appassionati di bricolage non c’è niente di meglio che costruire con mano i decori natalizi. Ecco allora come realizzare un presepe fai da te.
Come realizzare un presepe fai da te
Realizzare un presepe fai da te non è un’impresa impossibile: l’importante è avere tanta pazienza, fantasia e una certa, anche minima, manualità. Realizzare un presepe fai da te è un’attività fantastica, per certi versi rilassante e appagante. Il primo passo per realizzare un presepe fai da te è impostare la struttura su cui verrà collocato lo scenario e stabilire la collocazione della stessa. È essenziale decidere con attenzione le dimensioni della base del presepe, considerando la grandezza e il numero delle statuette che in esso verranno sistemate. Il secondo passo prevede la scelta del materiale da utilizzare: cartone, sughero, legno, sono i più usati.
Ecco cosa occorre:
- scatole di scarpe, cartoncini a forma di cubo, sughero
- carta per le montagne, carta argentata e carta blu
- gesso o carta da pacchi
- colla a caldo
- stucco
- lampada blu o serie luminose
- segatura, sassolini, sabbia, muschio
- statuine
- ovatta
Procedimento:
- Preparare un disegno facendo attenzione ad indicare la disposizione delle montagne, dei sentieri, dei fiumi e della vegetazione.
- Dividere lo spazio in diversi piani. Nel primo bisogna collocare la natività, gli edifici e le statue più grandi. Nel secondo, meno esteso del primo, si collocano paesaggi, piante e statue più piccole e nel terzo, le montagne senza statue. Infine il fondale.
- Iniziare dallo sfondo utilizzando una carta di colore blu, sulla quale dipingere le stelle. Lo sfondo deve avvolgere i due lati del presepe.
- Proseguire con la costruzione della struttura con scatole di cartone oppure con cartoncini da incollare a forma di cubo o parallelepipedo o direttamente con del sughero. Per il fondo è possibile utilizzare la carta montagna o il muschio. Per le strade, vallate e monti è possibile usare il gesso, precedentemente preparato, oppure della carta da pacchi.
- Collocare le costruzioni nel punto esatto indicato dal disegno. La grotta in cui deve essere riprodotta la Natività deve essere quanto più concava possibile ed ogni pezzo può essere incollato alla base con della colla a caldo. Per completare la grotta, bisogna applicare anche alcune spatolate di stucco così da unire i diversi pezzi di sughero.
- Realizzare il prato con della segatura colorata in verde, le strade con sabbia e sassolini e un fiume con della carta argentata o della corteccia dipinta. Per la neve è possibile utilizzare ovatta o borotalco.
- Per rendere la struttura più stabile, bisogna bloccare ogni elemento con della colla a caldo o dello scotch.
- Una volta definita la struttura e il paesaggio, sarà possibile far passare un fil di luce (nascondendolo accuratamente con del muschio) oppure, in alternativa, si consiglia di porre sul presepe una lampada per creare l’effetto notturno desiderato.
- Per ultimo vanno posizionate le statuette. È bene che non siano più grandi degli edifici: la proporzione è fondamentale per la buona riuscita del progetto.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Secondo la tradizione, il presepe deve essere allestito l’8 dicembre, la mangiatoia deve rimanere vuota fino alla notte di Natale e i re Magi devono essere aggiunti solo nel giorno dell’Epifania.
- La parola presepe deriva dal latino praesaepe ovvero mangiatoia. Durante la notte in cui Maria e Giuseppe giunsero a Betlemme, per il censimento indetto da Roma, si avviò il parto e il Bambino Gesù dovette nascere dentro una stalla. La tradizione popolare aggiunse qualcosa: si pensò che per riparare il Neonato dal freddo, i genitori lo avessero coperto con della paglia e posto accanto i musi degli animali presenti dentro la mangiatoia. Nel presepe che conosciamo oggi, il bue e l’asinello hanno un posto di rilievo.
- La scena vivente della natività fu ricostruita per la prima volta nel 1223 da San Francesco d’Assisi, ma il primo presepe completo di tutti i personaggi risale al 1283, per opera di Arnolfo di Cambio, scultore di otto statuine in legno che rappresentavano la natività e i Magi. Questo presepio è conservato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
- Nel presepe ogni cosa assume un significato profondo: il bue e l’asinello sono i simboli del popolo ebreo e dei pagani; la mirra, portata in dono dai Re Magi, simboleggia l’uomo, l’incenso la divinità, l’oro il dono dei re. I pastori rappresentano l’umanità da redimere.
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