L’orto urbano è una tendenza tutta nuova. Fa riscoprire il valore della terra e il “fare insieme” per magiare sano. Scopriamo di cosa si tratta e come realizzare un orto urbano in 5 mosse.
Come realizzare un orto urbano in 5 mosse
Un orto urbano è uno spazio verde di proprietà comunale. La gestione è affidata ai cittadini, spesso riuniti in associazioni, per un periodo di tempo definito. I beneficiari sono solitamente dei coltivatori non professionisti i quali ricevono in concessione questi spazi per produrre fiori, frutta e ortaggi. Si tratta di un’attività green che unisce persone che dedicano il loro tempo all’orto. Un’attività positiva per la salute psico-fisica, perché praticata all’aria aperta; che consente di produrre alimenti nutrienti senza l’utilizzo di sostanze chimiche e pesticidi; che favorisce il relax immersi nella natura. Ecco come realizzare un orto urbano in 5 mosse.
Gli abitanti con l’orto urbano più grande del mondo: 2700 kg di cibo all’anno in 370 mq
1. Scegliere lo spazio più adatto
Per realizzare un orto urbano è necessario innanzitutto scegliere lo spazio più adatto che consenta l’alternanza ideale tra ore di luce e ore di buio in relazione alle stagioni. Non solo, l’orto urbano deve risultare accessibile sia dai proprietari che dai fruitori.
2. Selezionare le specie da coltivare
Le specie da coltivare vanno selezionate in base alle caratteristiche del terreno. Per un orto urbano è preferibile una tipologia di coltivazione più sostenibile, basata sulla rotazione delle colture e sulla lotta biologica piuttosto che sull’uso di fertilizzanti chimici.
3. Gestire al meglio l’irrigazione
Un orto urbano deve avere una corretta ed efficiente gestione dell’acqua in modo da evitare sprechi e inefficienze. La prima regola è quella di dotarsi di un sistema di raccolta dell’acqua piovana e, per risparmiare energia, realizzare un sistema di irrigazione a caduta o a goccia.
4. Smaltire i rifiuti.
Per realizzare un orto urbano efficiente è importante organizzare il recupero e lo smaltimento dei rifiuti sia liquidi che solidi, derivanti dai processi di coltivazione. Basterà dotarsi di cisterne di raccolta dei residui fluidi, riutilizzabili per la fertilizzazione. Per i residui organici prodotti da foglie e parti vegetali erbacee derivanti dalle potature, occorrerà prevedere un impianto di compostaggio.
5. Organizzare una raccolta diretta
In un orto urbano è possibile prevedere una raccolta diretta: si tratta di raccogliere direttamente dal terreno o dalle piante i prodotti desiderati. Questo sistema garantisce ai consumatori prodotti a prezzi convenienti, di qualità e freschi.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu?
- Secondo Coldiretti, dal 2011 ad oggi, il numero degli orti urbani è triplicato raggiungendo i 3,3 milioni di metri quadrati di terreni comunali coltivati nelle città capoluogo.
- Nel 2013, la Confederazione italiana agricoltori stimava a nove milioni i city farmer che curano un orto in giardino, in terrazzo o in uno spazio di proprietà comunale.
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