Come parlano i cani? Scopriamo il loro linguaggio per capirli meglio

Come parlano i cani|Come parlano i cani|Come parlano i cani

Ai cani manca solo la parola! La verità è che loro ci parlano, molto più spesso di quanto pensiamo. Ma come parlano i cani? Scopriamo il loro linguaggio per capirli meglio, così da poter intuire le loro emozioni ed intenzioni. Se ci mettiamo nei loro panni, è come se passassimo la nostra intera esistenza in mezzo ad un gruppo sociale che non comprende quello che vorremmo esprimere. Sono molti i modi in cui comunicano i cani,  in questo articolo ci concentriamo su: i vocalizzi, la prossemica (il modo di muoversi nello spazio) e i segnali di calma. 

Gli studi di Turid Rugaas

In questo articolo di riportiamo i risultati di uno studio condotto da Turid Rugaas, esperta cinofila norvegese, che durante i suoi studi di cinofilia applicata, ha scoperto un modo di comunicare singolare ed unico appartenente ai cani.

Questi segnali si chiamano segnali di calma o segnali calmanti, e sono parte della struttura comunicativa del cane. Tutti i cani sanno utilizzarli, e sono intrinsechi nella loro specie. Possono essere persi solo se un cane viene totalmente privato di ogni forma comunicativa fin da cucciolo, ma si riescono a recuperare con dei lavori specifici.

Quando scopriamo questi segnali cambieranno molte delle nostre convinzioni, ed è un bene conoscerli proprio perché ci evitano situazioni talvolta spiacevoli. Quando un cane mette in atto i segnali di calma, li usa sia per calmare se stesso in una situazione che lo mette in crisi, sia per calmare il suo interlocutore.

Come parlano i cani
Come parlano i cani? Scopriamo il loro linguaggio per capirli meglio – fonte shutterstock foto di Annette Shaff

I principali segnali di calma e il loro significato secondo l’esperta Turid Rugaas

Dagli studi dell’esperta cinofila, l’elenco dei segnali di calma più facili da captar in totale sono 27, tra posture più evidenti ed alcuni impercettibili.

I cani mettono in pratica questi segnali soprattutto per evitare gli scontri.

Per questo è importante che i cani siano lasciati liberi di comunicare tra loro senza interferire troppo (mi rivolgo sempre a cani normodotati e non cani con problemi di aggressività). Alleniamoci a notare questi dettagli nel modo in cui i nostri amici ci parlano e vogliono dirci come la pensano, spesso molto lontano da quello che noi interpretiamo.

Di seguito ciò che emerso dagli studi di Turid Rugaas.

Sbadigliare: cosa significa quando il cane sbadiglia 

Quando il cane sbadiglia è indice di stress, e vi sta chiedendo di interrompere il comportamento in atto (toccarlo, obbligarlo a certi atteggiamenti, spazzolarlo), richiede distanza e vorrebbe poter prendere spazio.

Girare la faccia: cosa significa quando il cane gira la faccia

Quando ci avviciniamo ad un cane e lui gira la faccia dall’altra parte, sta chiedendovi di non avvicinarvi. Evitare lo sguardo, anche in umana, non è certo sinonimo di apertura e grande voglia di fare conoscenza.

Sedersi: cosa significa quando il cane si siede

Spesso i cani quando iniziano a conoscersi, si siedono. In questo caso stanno dicendosi che si sentono a loro agio in quel punto e non hanno intenzione di oltrepassare un certo limite nello spazio.

Alzare una zampa: cosa significa quando il cane alza la zampa

Può essere confusa con la tipica posizione del cane da caccia in punta, ma in realtà anche quando un cane solleva una zampa (di solito anteriore) sta comunicando le sue buone intenzioni e di solito è unito ad una particolare lentezza nel movimento.

Annusare a terra: cosa significa quando il cane annusa a terra

Quando il cane annusa a terra sta chiedendo privacy. Questo è altro atteggiamento che significa “guarda, io sono qui e mi faccio i fatti miei, se te li fai anche tu allora possiamo andare d’accordo”. 

Leccarsi il naso o leccarci: cosa significa quando il cane lecca il naso o la faccia

Spesso quando il cane ci lecca pensiamo che sia una dimostrazione di affetto. Ma non sempre è così. Secondo l’esperta Turid Rugaas, a volte può trattarsi di una richiesta di allontanamento da parte del cane.

Quando avviciniamo il nostro viso al muso del cane, se abbiamo a che fare con un cane paziente e gentile, tirerà fuori la lingua: in quel momento ci sta chiedendo distanza. Non è normale per loro avvicinarsi così tanto e moltissimi cani risentono di queste effusioni che sono essenzialmente solo umane. 

Ovviamente tutto quello che emerge dallo studio è fonte di uno studio ricercato, ma non escludiamo che alcuni cani possano comunicare diversamente  dai loro simili.

Come parlano i cani
Un esempio di segnale di calma, con lo sbadiglio chiede distanza – fonte shutterstock foto di Kirill Linnik

Il libro che ci spiega nel dettaglio i segnali calmanti

Per gli appassionati, ci sono molte letture che trattano il linguaggio dei cani, uno su tutti è L’intesa con il cane: i segnali calmanti di Turid Ruugas. Questo libro ha completamente cambiato il mondo della cinofilia, entrando più profondamente nel cuore dei nostri amici a quattro zampe, dandogli modo di sentirsi compresi e rispettati nel proprio nucleo famigliare.

Conoscere i segnali calmanti è un vantaggio che tutti i proprietari di cani dovrebbero avere, si evitano situazioni spiacevoli, sia per noi che per i nostri compagni di vita. Scoprire il loro linguaggio per capirli meglio è il miglior modo per essere dei proprietari consapevoli.

Il maltrattamento emotivo del cane: come rispettare l’individuo

Che cos’è la prossemica?

Con la parola prossemica si intende il modo di muoversi nello spazio. I cani sono soliti disegnare curve più o meno ampie nell’approccio sia con noi che con i suoi simili. Infatti, un cane che prende una prospettiva troppo frontale per avvicinarsi ad un altro cane, non si presenta certo nel migliore dei modi e rischia di generare malintesi.

Spesso questo è un comportamento che manifestano i cani molto giovani o molto agitati, ed è bene intervenire aiutandolo ad approcciarsi nel modo corretto. Anche quando ci avviciniamo ad un cane che non conosciamo, è bene non farlo mai frontalmente, scegliamo una traiettoria più morbida e meno diretta per metterlo a proprio agio. 

L’uso della voce e i vocalizzi

Anche il modo in cui un cane abbaia vuole dire molto sul suo stato d’animo. Sono molti i motivi che si nascondono dietro alle modalità dell’utilizzo della voce.

Un cane eccitato abbaia in maniera molto acuta e continuativa, mentre un cane spaventato ha un voce più bassa e con intervalli più lunghi. Gli ululati sono segnali di richiamo del branco, spesso li emettono quando si sentono soli, sperando di ricevere una risposta.

Sono molti gli usi dei vocalizzi e sono differenti anche a seconda della razza. I cani da caccia di solito hanno una voce molto prolungata e decisa, mentre i cani di piccola taglia mettono alla prova i nostri timpani. I taglia grossa si distinguono per tonalità più gravi e quasi sembra che si sforzino.

Come scegliere il cane giusto per noi: semplice guida alla felicità

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Non facciamoci confondere dallo scodinzolio: non è vero che un cane quando scodinzola è felice. Il movimento della coda ha come principale significato l’attivazione, quindi di certo in quel momento qualcosa ha attirato la sua attenzione. Se notiamo un movimento rigido e quasi impercettibile della coda, allora meglio non avvicinarsi troppo. Al contrario se oltre alla coda, si muove anche il treno posteriore con un movimento ondulatorio, quasi sicuramente le sue intenzioni sono amichevoli e felici. Se si tratta di un cane con il quale non abbiamo confidenza, è comunque sempre consigliabile lasciare che sia lui a cercare la nostra interazione.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts