Come organizzare un bagno multifunzionale

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Le superfici ridotte delle nuove abitazioni e i ritmi della società chiedono un bagno multifunzionale. Vediamo come organizzarlo al meglio.

Parliamo di bagno ideale per gli italiani. Come deve essere per accontentare le loro esigenze? Single, coppie e famiglie chiedono, ovviamente, superfici e accessori bagno che rispondano a bisogni differenti. Ecco perché la tendenza è volta a una stanza da bagno versatile nel tempo.

 

Il bagno multifunzionale per le esigenze che cambiano

Per comodità o necessità di superficie in casa, avere una stanza dove poter compiere tutta una serie di operazioni quotidiane è il desiderio di molti abitanti italiani. La praticità di combinare angoli di relax e benessere personale con la pulizia e l’ordine della casa diventa oggi presupposto essenziale nella scelta della casa.

Come scelgono casa gli abitanti italiani? Ci risponde la ricerca sulla casa ideale dell’Osservatorio sulla casa di Leroy Merlin Italia. La crescente urbanizzazione e la riduzione degli spazi abitativi, richiede un design più compatto, unito a un’organizzazione razionale e pratica dello spazio. Le necessità abitative cambiano e, soprattutto nelle grandi città, gli abitanti adottano nuovi modi di vivere la casa. Molti di loro condividono casa o optano per la social house. Altri invece decidono di risparmiare e scelgono un appartamento piccolo. Da qui dunque conosciamo il bagno compatto.

Shutterstock – sirtravelalot

Il bagno multifunzionale risponde infatti alle esigenze di cambiamento, di spostamento degli abitanti italiani: chi sceglie un bagno multifunzionale è chi ha optato per il cohousing, chi vive con una famiglia numerosa, non solo chi è single e vive in un piccolo appartamento.

Quale fascia d’età sceglie il bagno multifunzionale?

Come abbiamo visto è una stanza destinata a più attività contemporaneamente: permette di soddisfare i bisogni fisiologici e prendersi cura di sé stessi, degli altri e a volte degli animali. Spesso è dotato di una zona lavanderia per il bucato.

Il bagno multifunzionale è legato a un target che spazia tra i 35 e i 55 anni. Può essere piccolo e affollato oppure ampio e ben organizzato. È destinato a più attività e spesso viene utilizzato

contemporaneamente da più membri della famiglia, i quali possono avere al suo interno diverse zone dedicate. Il bagno multifunzionale è allegro e vissuto, vivacizzato da accenti di colore.

Come organizzare un bagno multifunzionale

Credits: www.leroymerlin.it

Gli oggetti per la cura del corpo contribuiscono a personalizzare lo spazio, ma se non sono organizzati in armadietti e contenitori, creano un senso di disordine e di confusione. Ogni nicchia viene sfruttata e si tende ad appendere porta-oggetti anche a parete. I sanitari e l’arredo sono funzionali, ma personalizzati con texture, grafiche e disegni. Le persone vi trascorrono molto tempo e per questo il mood generale è allegro.

Utile è un mobile aperto con mensole e scaffali comuni per i prodotti della pulizia, asciugamani e accessori che vengono condivisi dagli abitanti. Ma è importante che ognuno abbia il proprio spazio, che possa personalizzarlo e ritrovarsi con i propri accessori privati.

Altro accorgimento è l’uso di mobili con ante a scomparsa, con spessori poco invasivi, che possano contenere il necessario per la nostra beauty routine, come la proposta di Leroy Merlin con il mobile bagno liverpool, pratico e dal design minimal.

Credits: www.leroymerlin.it

Contenitori semi-opachi e colorati aiutano rapidamente a individuare gli oggetti, ma non lasciano una sensazione di claustrofobia, mostrando tutti gli accessori a vista.

La domotica del bagno multifunzionale

Cantare sotto la doccia o truccarsi a ritmo di musica è possibile grazie alla diffusione di strumenti tecnologici che hanno domotizzato le nostre case. Nel bagno multifunzionale l’assistente vocale diventa comodo anche in presenza di una famiglia numerosa: è possibile registrare più profili degli abitanti di una stessa casa e, quindi, le loro preferenze in termini di gusti musicali, appuntamenti, e promemoria. In un bagno condiviso gli oggetti comuni hanno la loro precisa collocazione, ma può capitare che non tutti gli abitanti hanno lo stesso grado di attenzione e ordine: l’assistente vocale li aiuterà a rendere il bagno multifunzionale perfettamente in ordine.

Pillole di curiosità. Io non lo sapevo e tu?

  • Nel 2021 ci saranno 21 milioni di abitazioni con un bagno e 10,3 milioni di abitazioni con due bagni, per un totale di 40 milioni di bagni in Italia. Nel 2031 ci saranno 43 milioni di bagni in Italia. 21,7 milioni di abitazioni con 2 bagni e 10,6 milioni di abitazioni con un bagno. (Fonte “IL BAGNO DA VIVERE, REPORT TENDENZE 2018, FUNZIONALITÀ ED EMOZIONE NEL BAGNO IDEALE DEGLI ITALIANI
  • Experimentdays Milano studia il fenomeno del cohousing in Italia: dalla mappaturaemerge che le 40 abitazioni recensite si posizionano prevalentemente nell’Italia settentrionale, in particolare Piemonte e Lombardia, con alcuni esempi anche in Trentino-Alto Adige, Emilia Romagna e, quelli più a sud, in Toscana. Il primo caso di abitare collaborativo risale al 2001. Il secondo invece al 2008. Per quanto riguarda il profilo degli abitanti, la mappatura indica che quasi il 40% delle persone che vivono in abitazioni collaborative rientra nella fascia di età tra i 36 e i 65 anni. Il 30% è tra i 19 e i 35 anni.

 

Immagine in evidenza: Shutterstock – Photographee.eu

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