Perché conservare frutta e verdura aiuta a ridurre gli sprechi alimentari?
Sapere come conservare frutta e verdura è molto utile per limitare lo spreco alimentare e preservare la vita delle generazioni future sul Pianeta. Pertanto, acquistare cibo in maniera consapevole e conservarlo in maniera organizzata in modo che non si rovini è fondamentale per ridurre gli sprechi alimentari.
Spreco alimentare: la situazione attuale
Lo spreco alimentare è il fenomeno della perdita di cibo ancora commestibile che si ha lungo tutta la catena di produzione e di consumo del cibo. Si stima che, ogni anno, un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell’uomo vada sprecato. (Wikipedia) – La quantità di cibo, che ogni anno finisce nella spazzatura a livello mondiale basterebbe a sfamare il 12% della popolazione mondiale. Basti pensare che ogni anno in Italia finiscono nella spazzatura circa 36 kg pro capite. Lo spreco alimentare domestico di cibo ancora commestibile (non si computano, quindi, ossi, lische e bucce non edibili) corrisponde a 530 grammi a testa a settimana, in media. (International Journal of Consumer Studies) – pari ad un valore di 4,91 euro a settimana, all’incirca 255 euro all’anno, per un totale di 6,5 miliardi.
Negli ultimi anni il movimento contro lo spreco alimentare e la coscienza generale riguardo a questo problema si è molto diffusa grazie alle tante associazioni ambientaliste e culinarie che hanno portato avanti campagne di sensibilizzazione e progetti per ridurre lo spreco. (FAO) – Pertanto, acquisita questa consapevolezza, è essenziale iniziare a mettere in pratica alcune azioni positive per riuscire a conservare i cibi freschi, come frutta e verdura, il più a lungo possibile.
Come conservare frutta e verdura per ridurre gli sprechi alimentari?
Il problema dello spreco alimentare è un problema emergente, molto complesso e articolato, non comprende solo lo spreco domestico, ma tutte le fasi di produzione, lavorazione e conservazione del cibo. (ISPRA) – In ogni caso, per riuscire a ridurre lo spreco alimentare, si può iniziare ad organizzare in maniera più funzionale gli scompartimenti del frigorifero e del freezer. Alimenti come carne, pesce, latticini, verdura e alcuni tipi di frutta possono essere sistemati all’interno di questi elettrodomestici seguendo semplici regole.
Nei cassetti di plastica, per esempio, solitamente si ripongono frutta e ortaggi. In questo caso, prima di ogni cosa è necessario assicurarsi di rimuoverli dalla confezione in cui sono stati acquistati e riporli in apposite vaschette. Inoltre, nel caso di cipolle e carote, per esempio, si potrebbe pensare di mondarli e tritarli, per poi conservarli in freezer in appositi sacchetti monoporzione per la conservazione dei cibi.
Ridurre gli sprechi alimentari riponendo strategicamente i cibi freschi in frigo
I cibi freschi, come frutta, verdura, carne e latticini, a differenza di quelli a lunga conservazione devono essere consumati nel giro di pochi giorni. In questo caso, per non perdere di vista la situazione, è bene riporli in contenitori di plastica o vetro con chiusura ermetica su cui apporre un’etichetta che riporta la data di scadenza o di inizio conservazione. L’importante è non riporre mai i cibi direttamente a contatto con i ripiani e i cassetti del frigorifero. Inoltre, una mossa davvero veloce ed efficace consiste nel sistemare in bella vista tutti i prodotti con scadenza più prossima. E collocare quelli con scadenza più lontana, indietro negli scaffali.
Come conservare i cibi cotti?
Oltre a conservare in maniera corretta frutta e verdura e tutti gli altri cibi freschi, è molto importante sapere anche come conservare i cibi una volta dopo averli cotti. Gli avanzi devono essere chiusi in contenitori ermetici e conservati in frigorifero per essere consumati massimo entro due giorni. Invece, se riposti in freezer possono durare anche qualche mese. In ogni caso, è sempre bene riportare la data di congelamento sul sacchetto o sul contenitore del cibo.
I metodi di conservazione degli alimenti secchi
Tutti gli alimenti secchi come riso, farine, cereali e biscotti, devono essere conservati in contenitori di metallo con chiusura ermetica. Inoltre, è bene riporli in dispense fresche e buie , anche in questo caso, in ordine cronologico di scadenza.
Soluzioni sostenibili e rimedi alternativi
Possibili soluzioni, o parziali rimedi, passano attraverso associazioni che raccolgono e ridistribuiscono il cibo avanzato da attività commerciali tramite applicazioni come TooGoodToGo, che permette di salvare il cibo in procinto di scadenza ad un prezzo ridotto, ritirandolo da bar, ristoranti e supermarket. Anche la Fondazione Banco Alimentare si occupa del recupero delle eccedenze alimentari della produzione agricola e industriale, che ridistribuisce a strutture caritative sparse sul territorio. (Wikipedia)