Come abbinare i colori delle pareti ai mobili: una guida pratica

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Uno dei passaggi chiave per la creazione di un interior design armonico e originale è la scelta degli accostamenti cromatici, sia per quanto riguarda la tinteggiatura delle pareti sia in relazione ai principali elementi di arredo. A differenza di quanto si possa pensare, il semplice “buon gusto” non è sufficiente per individuare una palette di colori e sfumature da abbinare all’interno di un singolo ambiente o per sviluppare uno stile ben preciso in tutta la casa. Le scelte cromatiche, infatti, possono basarsi su criteri scientifici ben precisi, utili per individuare correttamente un ventaglio di opzioni adatte ad uno specifico contesto applicativo.

abbinare pareti mobili
Credits Photo: Canva

Usare la “ruota dei colori”

Il cosiddetto “cerchio cromatico di Itten”, meglio noto semplicemente come “ruota dei colori”, è una schematizzazione che, nella sua forma base, propone una distribuzione radiale di 12 tonalità fondamentali, ovvero:

  • primari (rosso, giallo e blu);
  • secondari (arancione, verde e viola);
  • terziari (corrispondono ai sei colori che si ottengono mescolando i primari con i secondari).

All’interno del cerchio, i colori primari sono collocati in modo equidistante tra loro; nel settore immediatamente adiacente, trovano posto ciascuno dei tre colori secondari mentre gli ‘spicchi’ restanti sono completati dai terziari. Ma come si usa il cerchio cromatico? Lo scopo è quello di creare delle palette di colore, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Se, ad esempio, si parte da una tonalità primaria e si scelgono le due successive derivate direttamente dalla prima (esempio: rosso, arancio scuro e arancio chiaro), si ottiene una palette monocromatica.

È possibile, in aggiunta, abbinare due tonalità disposte in modo speculare sulla ruota, che vengono definite ‘complementari’ o ‘composte’; un ‘match’ di questo tipo è formato, ad esempio, da viola e giallo oppure verde scuro o arancio intenso. Per creare accostamenti più complessi, funzionali soprattutto per abbinare i colori di pareti e mobili è possibile, come spiega il portale specializzato sg-lifeupgrade.it, impiegare tonalità differenti ma equidistanti sulla ruota dei colori; in tal caso, si parla di palette cromatica “triadica”.

abbinare i colori delle pareti ai mobili
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La ripartizione cromatica (o “regola del 60-30-10”)

Un principio ‘matematico’ piuttosto diffuso, che rappresenta una delle regole auree dell’interior design, è quello della ripartizione dei colori; meglio nota come la regola del “60-30-10”. Il motivo è semplice: in base a tale ‘regola’, per ottenere un effetto complessivamente armonioso ed equilibrato, è necessario frazionare la palette cromatica con le seguenti proporzioni: il colore principale per il 60% delle superfici, quello secondario per il 30% e il restante 10% può essere impiegato per dettagli ed elementi d’accento. In termini pratici, questo paradigma si può applicare impiegando la tonalità dominante per tinteggiare le pareti, quella secondaria per una parete d’accento (o un altro elemento affine, come un pilastro o un parapetto) e la terza per complementi d’arredo, finiture e altri dettagli.

Esaltare funzionalità e illuminazione

La scelta della palette cromatica deve tener conto di due aspetti che caratterizzano ogni ambiente domestico: la destinazione d’uso e l’illuminazione. Per quanto riguarda il primo, è facile intuire come per ogni stanza ci siano tonalità più indicate di altre; nelle camere da letto, ad esempio, è preferibile impiegate nuance chiare o pastello, in grado di creare un’atmosfera rilassante e favorire il riposo notturno.

L’illuminazione, sia essa naturale o artificiale, condiziona le scelte cromatiche in altro modo; è buona norma, ad esempio, prediligere toni chiari e luminosi negli ambienti di dimensioni ridotte, così da favorire la diffusione della luce.

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Coordinare pareti e arredi

Le tonalità impiegate per tinteggiare le pareti non vengono mai selezionate a prescindere dall’arredo, anzi; tendenzialmente, infatti, avviene l’esatto contrario. Se anche così non fosse, resta la necessità di integrare i due elementi in modo organico, creando una palette cromatica ben armonizzata.

I principi di base sono facilmente intuibili; evitare gli abbinamenti tono su tono, che rischiano di appiattire l’ambiente e non valorizzano né i mobili né le pareti. In linea di massima, creando dei contrasti equilibrati si può ottenere un risultato soddisfacente; i mobili in legno di ciliegio, ad esempio, si addicono soprattutto a pareti dai colori chiari (bianco, beige, sabbia, crema e simili), specie se l’essenza è scura e l’arredo è collocato all’interno di un ambiente non troppo ampio né particolarmente luminoso. Di contro, si può valutare la possibilità di inserire un elemento di forte contrasto, come una parete d’accento (in rosso o verde). I mobili neri o bianchi, invece, sono facilmente abbinabili anche a superfici dalle nuance particolarmente vivaci e colorate (in giallo o rosso).

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