Coltivatori di emozioni: Habitante incontra Biagio Amantia, co-founder

coltivatori di emozioni|Borgo San Leo Coltivatori di Emozioni

Insieme, forme innovative e sostenibili di turismo, i borghi più belli d’Italia, agricoltori e piccoli produttori locali. Ed anche una serie di azioni di promozione e sostegno di queste realtà. Hanno portato alla nascita di Coltivatori di Emozioni.

Habitante questa settimana ha incontrato uno dei co-founder, Biagio Amantia.

Che cos’è e com’è nato Coltivatori di Emozioni?

Coltivatori di Emozioni è la prima piattaforma italiana di Social Farming che dal 2016 promuove la salvaguardia del patrimonio agricolo nazionale attraverso un sistema di sostegno a distanza degli agricoltori, veri custodi delle antiche tradizioni agricole italiane.

Presente in tutte le regioni con più di 50 piccoli agricoltori, la rete di Coltivatori di Emozioni fonda la propria azione su elementi quali la tutela ambientale, la custodia delle tradizioni, la responsabilità sociale, la sostenibilità e l’innovazione.

Il sostegno ai produttori agricoli, selezionati per far parte del network sulla base di caratteristiche in linea con il Disciplinare di Qualità di Coltivatori di Emozioni, è un sistema rivolto tanto ai privati quanto alle imprese. Che in questo modo possono contribuire a preservare e tramandare le eccellenze agricole del Made in Italy.

Qual’è la mission di Coltivatori di Emozioni?

In sostanza, la mission di Coltivatori di Emozioni è:

  • sostenere i territori rurali a rischio di spopolamento;
  • difendere il patrimonio storico delle colture tradizionali e sostenibili;
  • valorizzare i prodotti tipici biologici delle campagne italiane;
  • supportare le piccole aziende agricole attraverso un processo partecipativo e di crowfounding;
  • incentivare il recupero di borghi antichi per iniziative di sviluppo turistico legate alla storia, all’arte e alla cultura di questi territori.

Coltivatori di Emozioni promuove quindi forme di turismo sostenibile. Perché è importante investire in questa direzione?

Abbiamo deciso di investire in questa direzione per fornire al consumatore un ulteriore strumento per partecipare attivamente alle attività agricole e prendere consapevolezza del lavoro dei piccoli produttori. Far conoscere le tecniche sostenibili, partecipare anche alle fasi della filiera di coltivazione e produzione, spesso tornando a casa con il frutto tangibile del lavoro, raccolto nell’orto o prodotto con le proprie mani. Crediamo che questa sia la direzione giusta ed in linea con la mission di Coltivatori di Emozioni.

Le proposte di turismo alternativo sono sempre più ricercate. Ci parli delle Experience? Che cosa sono?

Le Experience vanno oltre il semplice soggiorno in campagna. Sul sito di Coltivatori di Emozioni vengono proposte una ventina di Experience. Gli ospiti hanno l’opportunità di conoscere più da vicino prodotti e produttori, vestire i panni di pastori, contadini e cuochi “per un giorno” e naturalmente scoprire il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico del territorio. Il costo di ogni proposta è calcolato per due persone. 

Borgo San Leo Coltivatori di Emozioni
Experience a Borgo Sal Leo, nell’entroterra di Rimini – foto per gentile concessione di Coltivatori di Emozioni

Il borgo di San Leo: meta imperdibile per una vacanza in Romagna

San Leo è un meraviglioso borgo dell’entroterra di Rimini, situato nel cuore del Montefeltro in Alta Valmarecchia. Il borgo di San Leo è una meta imperdibile quando si decide di trascorrere una vacanza in Romagna. Qui Marco e la coop. Fer-menti Leontine potranno far vivere un’esperienza fatta di integrazione e partecipazione sociale dove tutto parte dall’antico forno, simbolo del borgo.
Questa è una delle tante “Experience” di Coltivatori di Emozioni, che oltre al pernottamento in un B&B del borgo, offre anche la visita all’antico forno di San Leo con laboratorio di panificazione, un percorso di degustazione dei prodotti del forno e una escursione in e-bike nei sentieri dell’Alta Marmarecchia.

Altre Experience sono disponibili invece su richiesta, in particolare da parte delle imprese che intendono fare giornate di team building o family day aziendali in occasione di date significative e mirate.

E, grazie anche all’accordo con l’Associazione I Borghi più Belli d’Italia siamo riusciti ad estendere alcune di queste esperienze anche nei borghi meno conosciuti che meritano di essere scoperti.

Quanti borghi ci sono in Italia?

Tra i vari strumenti adottati da Coltivatori di Emozioni per sostenere le realtà locali e diffondere i valori della sostenibilità ambientale c’è la Box Semina. Di che cosa si tratta?

Box Semina è un’ulteriore strumento di sostegno ai custodi delle tradizioni agricole italiane, studiato come cadeau aziendale per incentive, eventi, kick off aziendali, etc. Per aziende attente ai temi della sostenibilità ambientale e sociale.
La box contiene il Green Kit:

  • un sacchetto con semini di melograno, pianta simbolo dell’abbondanza, della ricchezza e della prosperità;
  • gli utensili per coltivare;
  • un attestato di partecipazione al progetto di Coltivatori di Emozioni;
  • un codice personale da inserire sul portale dell’azienda per scegliere chi sostenere tra gli oltre 50 agricoltori aderente alla rete. 

Il packaging è costituito da materiali di origine organica e può essere utilizzato per realizzare un orto aziendale o domestico. Così poi, tramite compostaggio, può trasformarsi in una nuova risorsa, e ridurre l’impatto ambientale secondo i valori della bioeconomia circolare.

Quali sono le mete del turismo di nicchia 2022?

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La reazione alla pandemia ha impresso un salto di qualità al welfare aziendale ampliando il numero delle imprese (2 imprese su 3) che investono in progetti di sostenibilità ambientale e sociale. Infatti nonostante la crisi, quasi la metà delle imprese intende sviluppare progetti di sostenibilità e di welfare nel prossimo futuro.
  • L’Italia è il Paese con la più grande biodiversità del mondo (più di 5000 prodotti tradizionali censiti) ma più di 1000 di questi rischiano l’estinzione. Ad oggi, questi prodotti sono custoditi da tanti piccoli coltivatori che spesso hanno lasciato impieghi di successo e prestigiosi, per dedicare il proprio tempo alla campagna e alla salvaguardia della nostra biodiversità.
  • La pandemia ha spinto i consumatori ad una maggiore attenzione verso la sostenibilità. Oggi il trend indica una spesa pro capite superiore al passato per prodotti ecosolidali.

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