Cosa sono e come funzionano le città 30?

città 30|paesi con stipendi più alti|città 30

Il progetto delle città 30 nasce con l’obiettivo di promuovere una guida più sicura e moderata, limitando così il numero di incedenti e di morti per strada.

Negli ultimi anni, l’interesse per l’iniziativa è aumentato notevolmente, coinvolgendo moltissime città sia italiane che europee. Aderire all’iniziativa comporterà una riduzione del limite massimo da adottare nelle strade urbane dei centri abitati, così da rendere la guida più sicura.

Inoltre, è bene evidenziare che il progetto prevede una ottimizzazione nella segnaletica e nei controlli in strada, così come una maggiore divulgazione ed educazione stradale per sensibilizzare e diffondere conoscenza tra i cittadini.

Cos’è il progetto città 30 e cosa prevede?

Negli ultimi anni, l’iniziativa Città 30 è sempre più in voga e diffusa tra le città italiane ed europee. Come evidenziato dal nome stesso, tutte le città che decidono di aderirvi dovranno stabilire per le strade urbane un limite di velocità pari e non superiore a 30 km/h.

L’obiettivo principale dell’iniziativa, in particolare, è proprio quello di promuovere maggiore moderazione per strada, In questo modo, inoltre, sarà possibile rendere gli ambienti urbani più vivibili e sicuri, sia per l’andatura dei veicoli che per i pedoni. Infine, è bene evidenziare che tramite tale progetto sarà possibile favorire la creazione di aree verdi e spazi sempre più confortevoli e protetti, con una conseguente riduzione degli incidenti e delle morti per strada.

Come recita, infatti, il Codice della Strada, in particolare nell’articolo 142:

“Ai fini della sicurezza della circolazione e della tutela della vita umana la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade, i 110 km/h per le strade extraurbane principali, i 90 km/h per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali, ed i 50 km/h per le strade nei centri abitati, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano.”

Il regolamento standard, quindi, prevede per le strade nei centri abitati un limite di velocità che non sia superiore a 50 km/h. Tutte le città che hanno aderito o stanno per aderire all’iniziativa dovranno di conseguenza incentivare un rafforzamento dei controlli in strada e adeguare la segnaletica alle nuove direttive.

La prima città italiana ad aver aderito all’iniziativa, già nel 2021, è Olbia. Scopri maggiori informazioni in merito al progetto e quali sono le città italiane e europee che hanno deciso di aderire.

città 30
Pexels

Cosa prevede l’iniziativa e come funziona la zona 30?

Tutte le città che decidono di aderire al progetto zona 30 dovranno, di conseguenza, stabilire come limite di velocità massima per le strade urbane la velocità di 30 km/h. Inoltre, la normativa prevede anche un’ottimizzazione delle infrastrutture, così da migliorare il traffico e rendere l’andamento dei veicoli più moderato possibile.

Inoltre, il progetto prevede anche la promozione di campagne di educazione stradale, con l’obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza e informazione alla cittadinanza per quanto riguarda la sicurezza in strada.

Come evidenziato dal comma 2 dell’articolo 142 del Codice della Strada:

“Entro i limiti massimi suddetti, gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi da quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di strada quando l’applicazione al caso concreto dei criteri indicati nel comma 1 renda opportuna la determinazione di limiti diversi (…). Ed i criteri del comma 1 sono proprio quelli di garantire la sicurezza della circolazione e la tutela della vita umana.”

Da ciò, quindi, si comprende come tutte le città italiane hanno la possibilità di scegliere se aderire o meno all’iniziativa della zona 30.

Quali sono le città in Italia che hanno deciso di aderire all’iniziativa?

Secondo uno studio condotto dall’Università di Cambridge, proponendo la riduzione del limite di velocità a 30 km/h, si avrà di conseguenza una riduzione del numero di incidenti e della gravità. Di conseguenza, è evidente come aderire a tale iniziativa è anche sinonimo di un miglioramento e una ottimizzazione per la visibilità delle aree urbane.

Proprio per questo motivo, sempre più città in Italia hanno deciso di partecipare al progetto e ridurre il limite di velocità a 30 km/h.

In particolare, le città che hanno deciso di aderire in Italia o sono in procinto di farlo sono:

  • Arezzo;
  • Bergamo;
  • Bologna;
  • Caserta;
  • Cesena;
  • Cuneo;
  • Firenze;
  • Genova;
  • Olbia;
  • Parma;
  • Reggio Emilia;
  • Roma;
  • Torino;
  • Verona;
  • Vicenza.
città 30
Pixabay

Quali sono le città in Europa che hanno deciso di aderire all’iniziativa?

In genere, sono diverse le città in Europa che hanno deciso di aderire all’iniziativa città 30. D’altro canto, è bene evidenziare che il progetto è stato approvato e sostenuto dal Parlamento Europeo. Quest’ultima, il 6 ottobre 2021, infatti, ha proposto alla Commissione Europea di:

“Elaborare una raccomandazione per applicare limiti di velocità sicuri, in linea con l’approccio del “sistema sicuro” per tutti i tipi di strada, quali velocità massime di 30 km/ora, come regola generale, nelle zone residenziali e nelle zone con un numero elevato di ciclisti e di pedoni. Questo con la possibilità di applicare limiti più elevati nelle principali arterie stradali con un’adeguata protezione degli utenti della strada vulnerabili.

Invita gli Stati membri a dare priorità agli investimenti nel controllo della velocità e in una comunicazione di qualità sulla centralità della velocità e della sua gestione. Invita gli Stati membri ad applicare sanzioni dissuasive della velocità, compresi sistemi di penalità a punti, e a valutare la possibilità di prevedere corsi di sensibilizzazione sulla velocità per riabilitare i recidivi.”

Nello specifico, le città che hanno deciso di aderire sono:

  • Amburgo, in Germania;
  • Amsterdam, nei Paesi Bassi;
  • Barcellona, in Spagna;
  • Bilbao, in Spagna;
  • Bruxelles, in Belgio;
  • Copenaghen, in Danimarca;
  • Graz, in Austria;
  • Madrid, in Spagna.
città 30
Pixabay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts