C’è una notizia che primeggia in ogni giornale, telegiornale e mezzo di comunicazione: l’aumento del prezzo del gas. Ma chi decide effettivamente quanto debba costare il gas in Europa?
Negli ultimi mesi gli italiani hanno potuto verificare a proprie spese l’ingente aumento della bolletta del gas. In particolare dall’inizio della guerra che vede coinvolti sul fronte la Russia e l’Ucraina ogni giorno si sentono notizie ai telegiornali che informano di nuovi rincari. Ma esattamente chi è a decidere il prezzo del gas nel vecchio continente?
Chi decide il prezzo del gas?
In genere le aziende energetiche concordano i prezzi di vendita del gas e di conseguenza ne firmano dei contratti di fornitura. C’è però anche la possibilità di acquistare il metano anche al di fuori dei citati contratti. In quest’ultimo caso si parlerà di un mercato definito “spot”. Ad oggi il più importante mercato di questo genere è la borsa di Amsterdam dove si forma il cosiddetto Title Transfer Facility (TTF), ovvero l’indice di riferimento del gas europeo. È quindi possibile affermare che il prezzo del gas in Europa si decide in territorio olandese. Più in particolare dove è presente la sede l’Intercontinental Exchange (ICE). Oggi infatti il mercato fa capo proprio all’ICE che gestisce lo scambio dei contratti del gas all’interno del TTF, ovvero questo mercato virtuale per lo scambio del gas naturale che funge da hub per tutta l’Europa.
Ecco perché il prezzo del gas è aumentato così tanto nell’ultimo anno
Di quanto è aumentato il costo del gas?
A febbraio 2022 il prezzo del gas aveva un costo medio mensile pari a 0,889 euro/standard metro cubo (€/Smc), ovvero 83,07 euro/megawattora (€/MWh). A marzo 2022 era stato registrato un aumento del costo medio mensile pari a 1,342 €/Smc e quindi 125,42 €/MWh. Poi per i due mesi successivi vi è stata una contrazione del prezzi. Per aprile e maggio rispettivamente di 0,993 €/Smc e 0,956 €/Smc, ovvero 92,80 €/MWh e 89,34 €/MWh. Una riduzione solo temporanea che già a giugno è venuta meno poiché il costo mensile medio è tornato a raggiungere 1,112 €/Smc e quindi 103,92 €/MWh. Per giungere poi al rincaro più alto degli ultimi mesi, difatti a luglio 2022 è stato registrato un costo medio mensile di 1,746 €/Smc per ben 163,17 €/MWh. Purtroppo però il costo del metano non arresta la sua ascesa.
Il prezzo del gas sfonda quota 300 euro
Secondo i dati forniti dal Title transfer facility olandese al 25 agosto 2022 il costo del gas ha ufficialmente superato i 300 euro per megawattora. In particolate pare essersi attestato a quota 310 euro. Questo è in assoluto il prezzo più alto registrato fino ad oggi nella storia. Basti pensare che prima dell’invasione dell’Ucraina per mano della Russia il prezzo del gas oscillava da 20 a 30 euro per megawattora. L’ingente aumento del costo ha avuto inizio con la comunicazione, da parte compagnia energetica di stato russa Gazprom, di una interruzione temporanea del funzionamento del gasdotto Nord Stream, principale collegamento energetico tra la Russia e l’Europa. Tale interruzione è prevista tra il 31 agosto e il 2 settembre e la motivazione ufficialmente fornita riguarderebbe lavori mi manutenzione del gasdotto.
Vivere senza gas e senza bollette in casa: prepariamoci a una vita sostenibile
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Non è solo il gas ad aver subito rincari. Già dal 2021 anche la bolletta della luce è aumentata in tutta Europa. Analizzando i dati relativa al primo semestre del 2021, in particolare, è risultato che sono aumentati i prezzi dell’elettricità per i clienti domestici in ben 16 Stati membri. I dati Eurostat dicono che l’incremento maggiore, pari al +15%, è stato registrato in Slovenia, segue la Polonia con il +8% e dalla Romania con il +7%. Mentre per quanto riguarda i prezzi più alti in cima alla lista si posiziona la Germania (31,9 euro), poi la Danimarca (29,0 euro), segue il Belgio (27,0 euro) e infine l’Irlanda (25,6 euro).
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