La certificazione LEED, arrivata in Italia nel 2009, è un documento che attesta la sostenibilità di un edificio. Si tratta, infatti, di un protocollo adottato con lo scopo di favorire il risparmio energetico ed idrico di una struttura, riducendone al contempo le emissioni di anidride carbonica. In Italia, il numero di edifici con certificazione LEED è in continua crescita. Ad oggi, il numero totale si aggira intorno ai 441.
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Certificazione LEED: cos’è e come si ottiene
Circa la metà dei consumi totali di energia a livello mondiale deriva dagli edifici. Per evitare eccessivi sprechi, sono nati, nel mondo, numerosissimi protocolli per l’edilizia sostenibile. Fra questi, il più diffuso è certamente quello LEED. La certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) nasce negli Stati Uniti nel 1993. Grazie all’impegni del Green Building Council Italia, poi, questo tipo di protocollo si è diffuso anche in Italia. La certificazione di sostenibilità di un edificio può riguardare tanto le residenze private, quanto le strutture commerciali. Si parla, però, di una sorta di programma volontario: nessun ente, infatti, rilascia questo tipo di certificazione. Saranno i proprietari dello stabile a doverne chiedere riconoscimento, così da poter conferire alla propria struttura un valore aggiuntivo, oltre che green. In base a quali criteri si riceve la Certificazione LEED? Il protocollo d’assegnazione prevede un punteggio che va da un minimo di 40 ad un massimo di 110, assegnati sulla base del rispetto di alcuni requisiti fondamentali:
- Innovazione
- Materiali e Risorse
- Priorità Regionale
- Qualità degli ambienti interni
- Energia e Atmosfera
- Sostenibilità del Sito
- Trasporto ed Ubicazione
- Efficienza delle Risorse Idriche
Con il raggiungimento del punteggio massimo, inoltre, si ha accesso alla Certificazione LEED Platinum. In linea generale, poi, esistono due livelli intermedi, oltre al minimo raggiungibile (40 punti):
- certificazione ambientale argento, raggiungibile attraverso un punteggio che va dai 50 ai 59 (c.d. Certificazione Silver)
- oro, con un punteggio tra i 60 ed i 79 (c.d. Certificazione Gold)
Come vengono assegnati i punteggi? Il criterio che influisce di più nell’attribuzione del punteggio è quello energetico. Quest’area, infatti, può arrivare a ricoprire fino al 30% della valutazione, mentre l’area regionale ha un peso inferiore al 4%.
Gli edifici con Certificazione LEED in Italia
Fino a poco tempo fa, gli edifici dotati di Certificazione LEED in Italia erano estremamente ridotti. Nel corso del tempo, poi, questa certificazione è diventata abbastanza diffusa. Quanti sono gli edifici LEED in Italia? Stando agli ultimi dati diffusi dal Green Building Council Italia, si parla di:
- 144 progetti che hanno già ricevuto la certificazione
- 297 edifici in attesa, ma per i quali c’è già la certezza di acquisizione
Le strutture in esame sono perlopiù di nuova costruzione oppure edifici che hanno da poco subito interventi di ristrutturazione sostanziale. Oltre alle abitazioni provate, inoltre, si contano:
- 10 Certificazioni LEED for school
- 3 Certificazioni LEED Health Care
- 32 attestazioni che riguardano edifici commerciali
La maggior parte di queste certificazioni sono state rilasciate nelle regioni del Nord Italia. Al primo posto per numero di Certificazioni LEED si posiziona la Lombardia, seguita dal Trentino-Alto Adige, dal Veneto e dalla regione Lazio. Fra gli edifici italiani si trovano:
- la sede dell’Università Ca’ Foscari. Il 19 Novembre 2018 ha ricevuto la c.d. Certificazione Silver
- le scuderie del Monastero della rocca di sant’Apolinnare. Questo sito ha ottenuto un punteggio pari a 72, aggiudicandosi, così, la Certificazione Oro
- Villa Monica (con Certificazione LEED Platinum). Si tratta della prima casa italiana ad aver ottenuto la certificazione
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Villa Monica è un edificio costruito su un lotto di circa 315 mq. Si tratta di un’abitazione realizzata interamente in legno XLAM. Ogni pannello XLAM è composto da strati di legno incollati fra loro in modo da risultare estremamente flessibili. L’XLAM è composto dal 99,4% di legno e dallo 0,6% di colla. Grazie alle sue caratteristiche, è considerato un materiale in grado di supportare pesi elevati e di resistere alle scosse sismiche.
- Nell’ambito della gestione dei rifiuti, l’Università Ca’ Foscari ha introdotto la sostituzione dei questionari cartacei (che a Ca’ Foscari raggiungevano le 60.000 copie per anno), con rilevazioni telematiche che permettono una riduzione di 300 kg di carta annui. Anche il libretto universitario cartaceo è stato sostituito da quello telematico, con un risparmio economico pari a 80.000 euro all’anno.
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