Progettare una scala a chiocciola
La scala a chiocciola non è una scala qualunque, con le sue forme contenute può essere la soluzione utile per creare collegare due piani la dove non si ha sufficiente spazio. Per progettare una scala a chiocciola serve meno spazio rispetto a quello necessario per una scala tradizionale. In più la scala a chiocciola con la sua forma sinuosa, può anche rappresentare un valido elemento d’arredo.
Scala a chiocciola: materiali e struttura
La scala a chiocciola con il suo tipico andamento a spirale, non è solo una valida soluzione per superare i dislivelli all’interno di un’abitazione, ma anche un interessante elemento d’arredo.
Affinché risulti in linea con il contesto in cui si inserisce, è bene progettare una scala con uno stile affine a quello della casa in cui si colloca.
Una scala a chiocciola rispetto ai modelli tradizionali, consente un notevole risparmio, sia in termine economico che di tempi per l’installazione.
I modelli più diffusi sono quelli composti da un palo centrale che rappresenta la struttura della scala a chiocciola, a cui si collegano i gradini realizzati a sbalzo o in appoggio su altro su sostegno. In alternativa, esistono anche le scale a chiocciola autoportanti, dette a struttura aperta. Prive cioè della colonna centrale che le sostiene, con i gradini assemblati singolarmente in successione alla pedana.
La versione più diffusa di scala a chiocciola è quella composta dal palo centrale in metallo e dai gradini in legno massello, lamellare o multistrato. Gli stessi gradini però possono anche essere realizzati in vetro stratificato, in metallo verniciato o in acciaio inox.
Indicazioni tecniche per una scala a chiocciola
Per realizzare una scala a chiocciola, occorre considerare diversi aspetti e fattori. Per quanto riguarda lo spazio utilizzabile, bisogna avere a disposizione almeno 130 cm di diametro, dato che la misura minima richiesta dalla normativa per una scala a chiocciola è di almeno 120 cm. Il diametro massimo può invece arrivare fino a 240 cm. Ma in questo caso si tratta di scale ampie che consentono il passaggio di 2 persone.
Per le dimensioni della scala a chiocciola si devono tenere in considerazione il D.M. 236 del 14/6/1989 ed i Regolamenti Edilizi Comunali in cui sono riportate le misure minime degli elementi strutturali e le necessarie autorizzazioni per l’installazione.
Il linea generale uno dei riferimenti più importanti sono le norme UNI per le scale prefabbricate.
Nello specifico secondo la normativa, una scala a chiocciola deve avere un passaggio utile minimo di 70 cm in contesti definiti “privato principale” e almeno 50 cm in contesti “privato secondario”. La scala a chiocciola può avere una pianta circolare o quadrata. La forma dipende anche da quella che viene realizzata per il foro nel solaio.
Quando si progetta una scala bisogna sempre prestare attenzione a coniugare necessità estetiche, funzionali e strutturali. Definire la tipologia, la forma, il materiale, la struttura e collocarla nella posizione corretta. Tutte scelte che incidono fortemente sulla qualità finale del progetto.
Gli aspetti di cui tenere conto, poi, sono legati anche alla sicurezza evidente ad esempio se si deve decidere di non installare la ringhiera o il passamano.
Altro aspetto da considerare sono l’alzata esatta della stessa scala e il numero di gradini che andrà a costituire ogni singolo avvitamento. Una scala a chiocciola circolare in pianta altro non è che un cerchio diviso in quadranti. Ogni scalino rappresenta un quadrante e per determinare il numero di questi si devono considerare alcune formule matematiche come la formula di Blonde.
In una scala circolare il numero dei gradini dipende dal diametro e dall’altezza dell’interpiano ed ogni pedata è uguale all’altra. Nelle scale a chiocciola a pianta quadrata invece, i gradini non sono tutti uguali e nella tipologia prefabbricate, per motivi di semplicità costruttiva oltre che di economia dei costi, si tende a limitare il numero per giro.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Stando ai dati dell’Osservatorio Findomestic di Maggio 2022 cresce negli italiani l’interesse per il settore casa. Dai dati si rileva che il 37,8% del campione di intervistati ha intenzione di acquistare arredo nei prossimi 3 mesi.
- Sempre secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic di Maggio 2022 con un +4,5% si rileva un andamento in positivo anche per la propensione all’acquisto di case e appartamenti e di conseguenza le intenzioni di ristrutturare (+2,7%).
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